Quante volte avete voluto essere voi gli allenatori della vostra squadra del cuore? Con We Are Football potete farlo, fischio d’inizio per la recensione
FIFA Manager, Football Manager e gli amanti del retrogaming non potranno certo dimenticarsi di Ultimate Soccer Manager oppure On The Ball. Questi sono solo alcuni dei principali giochi di calcio manageriali che, oltre ad una fantasia sterminata nei titoli, hanno dunque fatto capire a tutti noi com’è davvero “facile” fare gli allenatori da casa mentre si guarda la partita in televisione.
Ovviamente per modo dire visto che, come dimostra la recensione di We Are Football, avere a che fare con il mondo del calcio non è mai così semplice come potrebbe sembrare. Pensate solo a tutte le cose alle quali bisogna prestare attenzione quando si allena un team, anche una squadretta se volete, e bisogna anche affrontare le partite ed il calciomercato. Una mole di stress davvero imponente che non augureremo mai neanche al nostro peggior nemico, ma bando alle ciance. Preparatevi il vostro completo buono, i discorsi migliori, la faccia arrabbiata e addentriamoci tra spogliatoi ed uffici delle società calcistiche.
Gerald Köhler e Winning Streak Game
Avete presente quelle persone che, per tutta una vita, sembrano destinate a fare sempre e solo una cosa? Registi che magari fanno esplodere ogni cosa che si muove, un po’ come Michael Bay, ma anche programmatori che paiono prediligere un solo tipo di gioco. È questo dunque il caso di Gerald Köhler, leva calcistica del ’69 in questo caso, programmatore e game designer tedesco che, fin da giovanissimo, aveva mostrato una particolare predilezione per il gioco del calcio ed ovviamente per la programmazione.
Infatti aveva addirittura programmato dei videogiochi su Commodore 64 per passatempo ed è poi finito per farlo diventare un lavoro portando un titolo come Kicker su Atari ST. In seguito lo ritroveremo tra coloro che hanno adattato la serie Kick Off in lingua tedesca e tra i fautori di giochi come i tre capitoli di ANSTOSS: Der Fußballmanager, una parentesi balistica con Ballerburg, una carrellata di Football Manager ed il titolo che tratteremo oggi. Gioco che è stato sviluppato all’interno della sua società, Winning Streak Games, fondata nel 2018 assieme ai soci Rolf Langenberg e Dirk Winter. Ad ogni modo non preoccupatevi perché, a dispetto di quanto si potrebbe pensare, il gioco che andremo ad analizzare è completamente in italiano.
Primi decisivi minuti – Recensione We Are Football
Una volta avviato il gioco per la recensione, abbiamo subito capito come, per We Are Football, le scelte che faremo si riveleranno decisive per la prosecuzione della nostra avventura calcistica. Volendo potremmo quasi paragonarle ad un gioco di ruolo quando, con un lancio di dadi, cerchiamo di abbinare bonus e malus ai nostri personaggi appena creati. Qui potremmo dunque scegliere il tipo di squadra, italiana o straniera, selezionare il calcio maschile o femminile, e rispondere anche a qualche breve domanda esistenziale sul calcio e su come lo intendiamo. Ad esempio che cosa conta di più in una squadra, se pratichiamo altri sport, qual è il nostro tipo di schema ideale, che lavoro facciamo ed altre domande del genere.
Dopodiché sarà lo stesso sistema a catapultarci subito nel gioco scegliendo, a seconda delle nostre risposte, la squadra che più si adatta a noi ed ai nostri schemi. Possiamo subito notare come praticamente ogni team, sia italiano che straniero dalla Serie A in giù, sia presente all’interno del database. Purtroppo lo stesso non si può dire per i calciatori che, oltre ad avere dei nomi casuali, molto spesso hanno anche quasi gli stessi volti. In ogni caso possiamo porre rimedio a tutto questo con un po’ di compravendita nelle giornate di calciomercato oppure sfruttare l’editor presente nel gioco per creare la nostra nuova squadra del cuore.
L’azione si sposta – Recensione: We Are Football
Vi consigliamo subito di dare una bella occhiata approfondita al tutorial perché, visti i ritmi, il gioco vi “sparerà” letteralmente in faccia tutta una serie di consigli (con un fischietto antropomorfo stile Clippy), impostazioni, dati, appuntamenti da inserire nell’agenda, contratti, richieste dalle altre squadre ed anche imprevisti come vuole la “tradizione secolare” del Monopoly.
Avremo dunque una visuale a forma di agenda che dovremo riempire con gli impegni suggeriti. Ad esempio bisognerà fare una capatina al fan club locale, parlare con la società riguardo ad un eventuale aumento, ingaggiare un altro membro dello staff tecnico, ma soprattutto prepararsi in vista del calciomercato e delle partite.
Per quanto riguarda il calciomercato ci sono due vie. O si fa un po’ di classica compravendita dei giocatori oppure si attende che siano le stesse altre squadre a fare delle offerte per uno dei nostri calciatori. Momenti in cui, se la vostra reputazione è buona, potrete anche tirare un po’ su il prezzo. Anche questo è contrattare! Per quanto riguarda le partite, invece, la cosa più importante di tutte è l’allenamento. Quindi occorrerà scegliere cosa e quanto far fare ai giocatori andando poi a verificare se è necessario potenziare ulteriormente un certo calciatore rispetto ad un altro.
Si scende in campo – Recensione: We Are Football
Se la tensione prima di scendere in campo è palpabile, allora, qui potrete decidere voi stessi come gestirla. Oltre a scegliere la formazione migliore con i vostri giocatori ed impostare lo stile di gioco, dal più difensivo possibile all’aggressivo e meno tattico, potrete anche fare un piccolo discorso di incoraggiamento al team. Questo potrebbe giovare o meno al loro morale perciò scegliete bene cosa dire nell’apposito menù.
Volete poi essere leggermente più sicuri della vostra vittoria in campo? Beh, in questo caso potreste promettere un piccolo bonus extra ai calciatori oppure essere un po’ più “scorretti” e non sistemare, ad esempio, la metà del campo degli avversari quando voi giocate in casa. Ricordatevi poi di tenere sempre sotto controllo i parametri dei vostri calciatori che variano a seconda della posizione in campo. Per fare un esempio banale, un giocatore può essere bravo tra i pali, ma non riuscire ad essere efficace in attacco e così via.
Ad ogni modo, una volta prese tutte queste decisioni tattiche, sarà il momento del calcio d’inizio della partita dove, delle animazioni in 2D ci mostreranno le azioni più salienti. Quindi fasi di gioco come i passaggi, i tiri in porta, i goal, i falli ed anche i cartellini gialli o rossi dell’arbitro. A seconda dei nostri risultati ottenuti in campo potremo dunque guadagnare dei punti che ci permetteranno di allenare in maniera più efficace i nostri calciatori, ottenere diverse abilità, ma soprattutto farci una reputazione che ci porterà a nuovi contratti ed anche una più che discreta sommetta di denaro sonante!
E siamo giunti al novantesimo
Fischio finale, tutti negli spogliatoi, ed anche per la recensione di We Are Football è tempo di riposarsi un attimo e tirare le ultime somme dopo tanto sforzo. Purtroppo la prima cosa che ci lascia un po’ esterrefatti è scoprire che, nonostante il titolo sia del 2021, la grafica non sia davvero niente di che ed anche gli stessi volti dei calciatori sembrano più da titolo mobile. Nonostante il ritmo possa poi essere, sin dai primi minuti di gioco, piuttosto frenetico, dopo neanche un’ora di gioco ed il tutorial si può già cominciare a ragionare in maniera piuttosto autonoma. Certo, come in tutti i manageriali il nostro intervento sulla partita è relativamente minimo, ma anche lì si poteva fare qualcosa di più.
Se non c’è un’azione degna di nota vedremo solo un campo vuoto con la telecamera che si sposta da una parte all’altra, una “scelta registica” che fa anche un po’ di tristezza. Altra scelta piuttosto discutibile sono poi i nomi ed i volti dei giocatori! Infatti, oltre ad essere completamente inventati, non è possibile trovare un corrispettivo nella realtà anche perché, dopo un po’, l’editor dei volti mostra il suo fianco. Per fortuna possiamo scegliere noi come fare la nostra squadra ed orientarci così un po’ meglio.
In conclusione possiamo dire che, magari questo gioco non sarà all’altezza di quelli già citati all’inizio, ma per provare va più che bene. Almeno ci si potrà rendere conto di come, allenare e gestire una squadra di calcio, non è così facile come può sembrare ad una prima occhiata! In ogni caso ricordate che, se volete recuperare dei giochi sportivi al miglior prezzo di sempre, cliccate qui, mentre, per rimanere sempre aggiornati sul mondo dei videogiochi di ieri e di oggi, noi vi aspettiamo qui su tuttoteK cari allenatori!
Punti a favore
- Coinvolgente ed impegnativo sin dai primi minuti di gioco
- Presenza di numerose squadre anche femminili
Punti a sfavore
- La grafica lascia un po' a desiderare al pari della musica
- L'editor di base ci ripropone calciatori inesistenti e molto simili tra di loro
- Si respira un'aria molto da mobile nonostante sia del 2021
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