Scopriamo in questa recensione MotoGP 20, l’ultimo capitolo della serie di Milestone che va a evolvere ulteriormente la formula vincente dell’anno scorso
In anticipo di circa 1 mese rispetto al solito, è finalmente arrivato il nuovo capitolo di MotoGP. Con un vuoto lasciato dall’inevitabile posticipo della stagione che si sarebbe svolta in questo periodo, MotoGP 20 dei ragazzi di Milestone non poteva uscire in un momento migliore. Ad alzare ancora di più l’aspettativa per il titolo, sono state poi le ottime premesse poste col capitolo precedente, che necessitavano ancora però di qualche rifinitura. Andiamo a vedere quindi in questa recensione come ha saputo evolversi MotoGP 20 rispetto al capitolo dell’anno scorso, e in quali aspetti c’è ancora margine di miglioramento.
Comparto tecnico
Due anni fa la serie ha adottato per la prima volta l’Unreal Engine 4 come motore grafico, e a partire soprattutto dal dimezzamento degli FPS su console, si è vista la necessità di qualche miglioramento. Anche l’anno scorso le versioni console sono rimaste purtroppo sui 30, ma finalmente con MotoGP 20 si potrà tornare a giocare a 60 FPS. Va sottolineato comunque che l’opzione è disponibile solo sulle versioni aggiornate delle console: PS4 Pro e Xbox One X. La versione che abbiamo testato però è quella PC, e qui i cambiamenti più importanti sono legati quindi più che altro alla qualità grafica.
Il miglioramento rispetto a MotoGP 19 non è troppo netto, e rimane qualche texture a bassa risoluzione unita ad animazioni e modelli dei personaggi a rendere la qualità delle scene di introduzione comunque abbastanza bassa. La situazione cambia, però, qove conta, ovvero una volta scesi in pista. Qui si noteranno subito i miglioramenti nel rendering ad esempio del cielo, dell’erba e degli effetti di post-processing.
L’ottima qualità dei modelli di piloti e moto, e quella più che buona dei tracciati, soprattutto considerando le altissime velocità con cui li percorreremo, contribuiscono ad un impatto visivo davvero piacevole e realistico. Un aspetto sicuramente ancora da migliorare molto è la qualità degli alberi, visibili continuamente e decisamente non all’altezza.
Il gioco presenta anche un’ottima modalità foto, che ci consentirà di immortalare come vogliamo i nostri piloti mentre sfrecciano sull’asfalto. Si possono scegliere infatti posizione e inclinazione della telecamera, apertura, diaframma e messa fuoco, velocità dell’otturatore, esposizione, contrasto e luminosità, e infine vari filtri.
Prestazioni – Recensione MotoGP 20
Abbiamo testato il gioco su un PC con un Intel i5-6600, 16GB di RAM, e una NVIDIA GeForce RTX 2060. Le situazioni più pesanti sono ovviamente quando ci troviamo in mezzo ad un gruppo di altri piloti, ma le prestazioni rimangono ottime anche in quegli scenari. Settando tutte le opzioni grafiche al massimo, e disattivando i limitatori di framerate e V-Sync in 4K infatti il gioco mantiene tranquillamente i 60FPS praticamente fissi.
Soltanto in alcune situazioni (probabilmente di caricamento) il framerate cala molto, ma solo per qualche istante. Scendendo in 1080p, con le stesse impostazioni e sempre V-Sync e limitatori di framerate disattivati, si raggiungono e superano invece tranquillamente i 144 FPS, ugualmente stabili.
Gameplay e l’evoluzione di A.N.N.A. – Recensione MotoGP 20
Abbreviazione di Artificial Neural Network Agent, A.N.N.A è il sistema di controllo automatico dei piloti basato sull’IA neurale introdotto l’anno scorso. Quest’anno A.N.N.A. torna in versione evoluta, ma purtroppo alcuni dei problemi evidenziati in MotoGP 19 permangono. Primo fra tutti è sicuramente l’eccessiva aggressività dei piloti, che a volte si getteranno su di noi senza alcuna considerazione per le proprie vite. Nel complesso però il comportamento dei piloti controllati dall’IA è convincente, considerando anche il nuovo necessario adattamento alla gestione dei consumi di gomme e serbatoio.
Per quanto riguarda il gameplay si tratta di un’ottima evoluzione della già consolidata formula dei capitoli precedenti. La novità più importante è sicuramente l’aggiunta del carburante, che dovremo imparare a gestire prima e durante la gara. Se metterne troppo poco potrà ovviamente lasciarci a secco durante la gara, metterne troppo aumenterà invece il peso della moto.
Questo farà sì rallentare la moto e consumare di più le gomme, ma la renderà comunque anche più stabile. Il carburante è solo uno degli innumerevoli aspetti personalizzabili riguardante l’esperienza di guida, che si potrà adattare anche in modo più automatico indicando semplicemente all’Ingegnere di Pista quale aspetto vogliamo cambiare. Potremo ad esempio indicare che non ci troviamo bene con la precisione della moto in curva, e provvederà lui a fare tutte le modifiche necessarie.
Per aiutare i giocatori alle prime armi manca sempre una qualunque forma di tutorial, ma ci sono diverse semplificazioni per la guida attivabili. Diventando sempre più abili si possono poi disattivare progressivamente i vari aiuti, arrivando ad una simulazione davvero difficile e soddisfacente. Diventerà infatti assolutamente fondamentale anche conoscere bene tutti i tracciati presenti nel gioco, in modo da perfezionare i tempismi per le staccate.
Modalità di gioco e personalizzazione – Recensione MotoGP 20
MotoGP 20 presenta le modalità veloci, la migliorata modalità carriera, la sempre apprezzata modalità storica, e le modalità in multigiocatore. Con le modalità veloci potremo gareggiare nel Gran Premio, nelle prove a tempo, e nel Campionato. La modalità storica ci permetterà invece di ottenere ricompense completando sfide con i piloti storici della MotoGP. La modalità carriera, vero fulcro del gioco, ci permetterà infine di impersonare un nostro pilota e scegliere il team di professionisti con cui scalare le classifiche di Moto3 e Moto2, per poi arrivare finalmente a campione del mondo di MotoGP.
Manca un vero editor del personaggio, per il quale oltre a nome, età, nazionalità, e sesso, potremo scegliere solamente il volto tra una selezione anche abbastanza ridotta. Ma alla fine, con un casco sempre in testa, non è poi un problema così grande. Per fortuna, come gli anni scorsi, non manca invece un ottimo editor per gli elementi realmente visibili. Potremo infatti creare e personalizzare a fondo caschi, numeri e adesivi, oltre ovviamente ai colori di livrea, guanti, saponette, stivali, e tuta.
Accendiamo i motori
Concludendo questa recensione, MotoGP 20 evolve ulteriormente i già ottimi risultati raggiunti col capitolo precedente, imponendosi senza dubbio come uno dei migliori giochi di guida a due ruote sul mercato. Gli italiani di Milestone continuano a portare alto il nome della licenza che detengono, e con l’assenza della stagione reale, non potevamo chiedere di meglio.
Ricordiamo che MotoGP 20 è disponibile per PC, PS4, Xbox One e Nintendo Switch dal 23 Aprile. Per altre recensioni, news, guide e speciali sul mondo videoludico, passate per la sezione dedicata sul nostro sito!
Punti a favore
- Tornano i 60 FPS su console
- La qualità grafica è abbastanza migliorata
- Eccellenti i modelli di moto e piloti
- Altissimo livello di personalizzazione dell'esperienza di guida
Punti a sfavore
- La qualità delle scene d'intermezzo rimane bassa
- A.N.N.A. ha ancora margine di miglioramento
- Nessun tutorial per i giocatori alle prime armi
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