È tra noi la versione PC di Final Fantasy XII The Zodiac Age, circa sette mesi dopo l’uscita su PlayStation 4: scoprite nella nostra recensione come si comporta questa ennesima fantasia finale
Cospirazione, usurpazione, tradimento, vendetta e riscatto: queste sono le parole esatte per descrivere Final Fantasy XII The Zodiac Age in versione PC, disponibile a partire dal 1 febbraio 2018, ovvero circa 7 mesi dopo uscita della versione per la console di Sony (potete trovare la nostra recensione a questo indirizzo). Siete pronti a riscoprire un vastissimo continente e liberare Dalmasca dalle grinfie dell’impero di Arcadia?
A sostituire la leggendaria Spira di Final Fantasy X e Final Fantasy X-2 che tutti i fan di vecchia data hanno amato, c’è Ivalice, continente diventato teatro di battaglia tra l’impero di Rozarria e l’impero di Arcadia; a dividere questi due imperi ci sono il regno di Nabradia e il regno di Dalmasca. Nell’anno 704 a Rabanastre, capitale di Dalmasca, si festeggia le nozze della principessa Ashelia (principessa di Dalmasca) e del principe Rasler (principe di Nabradia): la cerimonia stipula in pratica un’unione fra i due regni. L’impero di Arcadia, approfittando della situazione, decide di sferrare un potentissimo attacco contro Nabradia riuscendo a sfondare le difese ed arrivare alla fortezza di Nalbina, luogo che delimita il confine tra Nabradia e Dalmasca.
Cospirazione e tradimento… ma una nuova speranza!
Rasler e il capitano Basch, fedele soldato di Dalmasca, decidono di resistere e proteggere la fortezza, ma il potente esercito dell’Impero riusce comunque a occupare la fortezza e a sterminare numerosi soldati tra cui lo stesso principe. Con l’esercito allo sbaraglio e i nemici alle porte del regno, il re è costretto a raggiungere la fortezza occupata e firmare il trattato di “pace” mentre i pochi soldati sopravvissuti, insieme al capitano Basch, tentano di aprirsi un varco tra gli imperiali e raggiungere il loro sovrano.
È proprio qui che inizieremo ad avere i primi approcci con un combat system diverso rispetto agli altri Final Fantasy. In questa fase della storia muoveremo i nostri primi passi e toccheremo con mano le nuove funzionalità di gioco che ci ha offerto Square Enix grazie a dei piccoli tutorial, che ci porteranno fino alla terribile realtà che ci attende: il re, prima ancora delle trattative, è stato assassinato dal fedelissimo capitano Basch.
Il suo presunto tradimento non fa altro che peggiorare la situazione di Dalmasca. Con la morte del proprio marito e del proprio padre, la pricipessa Ashelia abbandona il trono e il regno segnando definitivamente la fine della dinastia reale e la nascita di un nuovo governo guidato dal figlio maggiore dell’imperatore, Vayne Solidor.
Due anni dopo la guerra, tutto sembra essere tornato alla normalità e prosperità; gli affari a Rabanastre vanno alla grande e sembra che la guerra, per una buona parte dei cittadini, non sia mai scoppiata. Vaan, il nostro ladruncolo di quartiere, non la pensa così e decide di riprendere dall’Impero ciò che è di proprietà del popolo. In una delle sue imprese si troverà d’avanti a un tesoro che va ben oltre il denaro: la Magilite della Dea. Avrà inizio per Vaan e i suoi futuri compagni un lungo viaggio che darà una nuova speranza per coloro che bramano da tempo la libertà e l’indipendenza.
Un combat system migliorato che si merita una seconda chance!
Se fino a Final Fantasy X-2 Square Enix ha mantenuto più o meno lo stesso stile di gioco migliorando solamente qualche particolare, nel 2006, con l’uscita dell’originale Final Fantasy XII, la software house nipponica decise di adottare un nuovo e rivoluzionario sistema di combattimento eliminando completamente i combattimenti casuali.
Questa volta non ci saranno transizioni tra la fase esplorativa e quella di battaglia: ogni personaggio sarà libero di attaccare un nemico o evitarlo. Nel momento in cui entreremo in lotta con un nemico apparirà una “linea” che indicherà il bersaglio preso di mira (azzurra se si tratta della mira del nostro personaggio o alleato, rossa nel caso del nostro avversario). L’attacco o la magia non sarà istantaneo, ma avrà bisogno di un “tempo di carica” prima di essere sferrato e verrà indicato da una barra che man mano si riempirà e si scaricherà dopo ogni singolo colpo: un classico sistema ATB, quindi, inserito però in una mappa aperta.
Gambit: privilegio o un nuovo tipo di tattica?
Potremo quindi decidere, personaggio per personaggio, ogni singola azione da compiere in battaglia, ma con questo capitolo Square Enix ha tirato fuori dal cilindro un nuovo strumento: il Gambit.
Il sistema Gambit è un’interessantissima soluzione che regala al giocatore una maggior possibilità di attuare piani tattici per liberarsi dei nemici. Il sistema consente di inserire, tramite un apposito menù, una serie di istruzioni in modo tale che, se si verificherà durante la battaglia una determinata condizione, il personaggio potrà eseguire automaticamente il comando predefinito.
Ogni personaggio avrà a disposizione fino a un massimo di 12 slot, riempibili con svariati tipi di comandi; ovviamente il primo Gambit avrà priorità sul secondo e quest’ultimo avrà priorità sul terzo (e così via), perciò bisognerà fare molta attenzione quando si inseriscono le istruzioni. Un esempio di Gambit può essere: “Utilizza la magia Energia su di un alleato che abbia il livello di HP < del 50%.”
Fammi vedere la Licenza!
Nella versione PS2 originale (e l’unica giunta da in occidente) il giocatore, non appena entrava in possesso di un arma, di un equipaggiamento, magia o tecnica, aveva l’obbligo di sbloccare la Licenza richiesta spendendo i propri LP (punti ottenuti in seguito ad una battaglia, differenti dagli EXP). Le licenze erano, in pratica, caselle di una scacchiera: quest’ultima era identica per tutti i personaggi.
Il “problema” era che questo tipo di sviluppo non permetteva ad ogni personaggio di specializzarsi in un determinato ambito. Fortunatamente Square Enix cambio il sistema con una successiva versione. Questa remastered si basa proprio su tale versione: il giocatore occidentale avrà ora la possibilità di scegliere tra 12 tipi di scacchiere (tra Guerriero Rosso, Mago Bianco, Cacciatore, Samurai, Mago Nero ecc. ). Ogni personaggio potrà specializzarsi in una classe e, successivamente, sceglierne una seconda.
Comparto grafico e sonoro di Final Fantasy XII
Parlando del comparto grafico, il salto in avanti c’è stato e si può dire che Square Enix abbia fatto un discreto lavoro con Final Fantasy XII The Zodiac Age: certo, i dettagli di alcuni personaggi secondari e di alcuni modelli non hanno avuto il ritocco che c’è stato nei personaggi più importanti. Per la versione PC che abbiamo testato per questa recensione, possiamo dire che non c’è una vera e propria differenza tra la versione Windows e la versione dell’ammiraglia di Sony; il framerate può arrivare a un livello massimo di 60 fps che però alcune volte tende avere alcuni sbalzi un po’ fastidiosi che persistono anche dei PC di fasci alta. Ottimo invece il lavoro fatto per il comparto sonoro con musiche completamente ritoccate come nella precedente remastered.
Il gioco propone ovviamente le modalità x2 e x4: ovvero è possibile accelerare il gioco fino a quattro volte la velocità standard. Inoltre, in questa versione PC, è possibile selezionare la modalità “New Game Plus” (una versione semplificata del gioco) e “New Game Minus” fin dal primo avvio: quest’ultima è in pratica di una modalità “hardcore” che impedisce l’accumulo di EXP.
Conclusioni sulla versione PC di Final Fantasy XII: The Zodiac Age
Direi che questa remastered ha dato degli ottimi risultati. Ritengo però che il prezzo di listino, che si aggira a 49,99€, non giustifichi i miglioramenti che Square Enix ha voluto “donarci” con questa remastered. Questo titolo però, con l’arrivo anche su Steam, ha a disposizione una seconda possibilità di entrare nei cuori dei fan; che 10/11 anni fa aveva già tentato di farlo proponendo uno stile di gioco diverso rispetto al solito, ma mantenendo lo stesso spirito che caratterizzava i suoi fratelli maggiori. Se siete interessati al gioco ma siete nuovi del mondo di Ivalice, leggete la nostra guida (senza spoiler, ovviamente) per neofiti a Final Fantasy XII: The Zodiac Age.
Punti a favore
- Trama avvincente e interessate
- Sistema di combattimento rivoluzionario
- Sviluppo Licenze migliorato
- Comparto sonoro spettacolare
Punti a sfavore
- Comparto grafico discreto
- Framerate altalenante in alcune situazioni
- Costo elevato
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