Un nuovo manga dedicato alla musica classica è arrivato questa settimana su Shonen Jump, PPPPPP. Questo titolo, diverso dal solito, riuscirà a sopravvivere nell’ambiente competitivo di Jump?
La settimana odierna si apre con una novità su Weekly Shonen Jump e la relativa piattaforma di simulcast, MangaPlus. Infatti, l’impietosa ascia di Shueisha ha di recente colpito Candy Flurry, il poco convincente battle shonen di Ippon Takegushi e Santa Mitarashi, lasciando un posto libero a una nuova opera.
La politica di “grandi risultati in tempi brevi, o chiusura” ha finora salvato solo una frazione dei titoli di Jump, e ora la staffetta passa all’esordiente Mapollo 3 e al suo PPPPPP.
Quando l’ambiente è così competitivo, ci sono due strade che si possono prendere. Una è andare sul sicuro, proponendo i clichè. Lo ha fatto proprio Candy Flurry, e lo sta facendo ora The Hunters Guild: Red Hunter, altro manga a serio rischio.
L’altro è osare, e proporre qualcosa di completamente originale e diverso, sia dal punto di vista visivo che dei contenuti. Questo è quello che ha fatto il misterioso Mapollo 3 (vincitore del Jump Shinsekai Mangashō l’anno scorso), presentando un’opera musicale, con uno stile unico.
Scrivere su carta di musica è già difficile di suo, ma è possibile, come hanno dimostrato BECK e la trasposizione di Carole & Tuesday. Vediamo quindi insieme se PPPPPP può essere in grado di portare a termine l’impresa, basandoci sul primo capitolo reso disponibile su MangaPlus.
La struggente storia di PPPPPP
Lucky è il settimo di un parto plurigemellare eterozigote, una premessa già di per sè ai limiti dell’incredibile. Figli di un famoso pianista, sei figli si dimostrano fin da piccoli dei talenti naturali nella musica. Ma, tuttavia, non è così per Lucky, e come spesso accade in queste vicende, egli viene rinnegato dal padre e rinuncia a suonare.
Sarà la madre, cagionevole di salute, a incoraggiarlo a non fermarsi, abbracciare il proprio amore per la musica ed entrare in un conservatorio.
Il manga racconta una storia drammatica, riuscendo comunque a mantenersi nel limite che non rende stucchevole la lettura, seppur a malapena. Per raccontare la musica, Mapollo 3 ricorre al concetto di “musica visuale”, tramutandola in immagine. Non è la prima volta che vediamo un espediente simile, che ricorda soprattutto il recente Food Wars! e ha un ampio potenziale narrativo.
La trama a un primo sguardo non sembra avere nulla di originale: il duro lavoro che batte il talento naturale è un topos dello shonen. Ma, soffermandosi, è possibile scorgere qualcosa di più. La mediocrità, intesa come assenza di talento naturale, forse non è qualcosa da lasciarsi alle spalle, ma un vero dono, che permette di esprimersi per quello che si è.
I disegni sono peculiari e un po’ vecchia scuola: una scelta estrema che polarizza il pubblico, e infatti sono già arrivati alcuni commenti negativi a riguardo.
In generale, PPPPPP è un progetto ardito, che rischia di cozzare con i gusti del pubblico di Jump. Eppure, c’è un grande potenziale espresso in quest’opera, al netto delle imperfezioni. Possiamo solo sperare, perciò, che, se anche non trovasse casa nell’ambiente competitivo della rivista, riesca ad avere asilo in un’altra testata.
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