Sotto la guida di Thiago Motta, il Bologna ha ottenuto risultati eccezionali: per la prima volta in 60 anni è arrivato in Champions League e conquista la medaglia di bronzo in Serie A. Tuttavia, la partenza dell’allenatore alla Juventus mette a dura prova il futuro del progetto in questione.
Bologna sta vivendo uno dei periodi migliori della sua storia moderna. Sotto la guida di Thiago Motta, il club ha fatto una vera svolta, qualificandosi per la Champions League per la prima volta in 60 anni. Del resto i “rossoblù” sono vicinissimi a conquistare la medaglia di bronzo in Serie A, un traguardo che i bolognesi non ottengono da 57 anni. Il successo del Bologna è frutto del lavoro certosino di Motta, che è riuscito in poco tempo a costruire una squadra offensiva e riflessiva, capace di competere ad armi pari con i giganti del calcio italiano.
Sviluppo progressivo e lotta per le medaglie
I progressi del Bologna sotto Thiago Motta sono stati progressivi. Nella sua prima stagione, lo specialista italiano è riuscito a portare la squadra nella top 10 della Serie A, un risultato che il club non aveva ottenuto negli anni precedenti, accontentandosi di 12-13 posti. Una competente campagna trasferimenti estiva ha permesso a Motta di ottenere gli artisti necessari per l’ulteriore sviluppo del progetto, e il “Felsinias” ha fatto un altro passo avanti secondo il parere di winnita it.
Le statistiche testimoniano eloquentemente i cambiamenti qualitativi nel gioco del Bologna. La squadra è diventata una delle migliori in possesso di palla e passaggi del campionato, ed è entrata nella top 5 per numero di tentativi di dribbling e falli guadagnati a partita. Negli indicatori difensivi, i “rosso-blu” sono diventati i migliori della Serie A, realizzando il maggior numero di contrasti a partita. Motta è riuscito a creare velocemente una squadra che univa il calcio offensivo al pressing intenso.
A partire dal quindicesimo turno, il Bologna si è imposto tra i primi cinque e ha progressivamente estromesso la Roma dalla lotta per la Champions League. Il distacco dalla Juventus, principale concorrente nella contesa per il bronzo, era a fine gennaio di 17 punti, ma i felcinesi sono riusciti a superare i torinesi e in un confronto diretto hanno avuto la possibilità di registrare un risultato storico.
Il destino delle medaglie si deciderà nell’ultimo turno
Nel penultimo turno Bologna e Juventus, con 67 punti ciascuna, si sono affrontate in un testa a testa. La squadra di Motta inizia la partita alla grande e all’11’ è in vantaggio per 2:0, e nella ripresa porta il punteggio in maniera schiacciante. I “rossoblu” hanno segnato due dei tre gol schiacciando l’avversario con la pressione, stile tipico di Motta in azione.
Tuttavia, la fine della partita si è trasformata in un vero dramma. La “Juventus” è riuscita a riconquistare in otto minuti, centrando tre volte la porta dei padroni di casa. Per molti versi la squadra torinese è stata aiutata dagli errori dello stesso Bologna, ma resta il fatto che la questione della medaglia di bronzo non poteva essere risolta. Il destino delle medaglie si deciderà nella fase finale, dove il Bologna incontrerà il Genoa e la Juventus ospiterà il Monza.
La partenza di Motta alla Juventus e l’incertezza del futuro
Nonostante i suoi storici successi con il Bologna, Thiago Motta decide di accettare una nuova sfida e accetta di subentrare alla Juventus, dove Massimiliano Allegri era stato esonerato dopo una serie di scarsi risultati e contrasti. Per la “vecchia signora” l’invito di Motta è l’occasione per maturare idee fresche e riprendere la strada delle vittorie.
Ma per il Bologna la partenza di Motta è carica di incertezze. Ci sono molti esempi nel calcio in cui un progetto promettente è stato abbandonato dopo la partenza di un allenatore chiave. I club non sempre hanno abbastanza esperienza, risorse o semplicemente fortuna per mantenere la loro vetta.
Tra i potenziali successori di Motta figurano Stefano Pioli, Maurizio Sarri e Vincenzo Italiano. Ognuno di loro è interessante a modo suo, ma attirarli non sarà facile. Pioli è pronto a lasciare il Milan, ma per lui in lizza c’è anche il Napoli, pronto a sborsare soldi per il mercato. L’Italiano giocherà la finale di Conference League contro la Fiorentina.
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