Vi siete mai sentiti così deboli e impotenti da non poter muovere un passo? Prima o poi nella vita capita a tutti, ma oggi ci limitiamo a parlare di videogiochi che ci hanno veramente fatti sentire al peggio. Scopriamo quali
Un momento ti senti in capo al mondo… e immediatamente dopo, a terra. Letteralmente. Senza armi, senza difese, destinato inevitabilmente a soccombere o a finire in pasto a qualcosa di grosso e schifoso. Oggi parliamo di 7 titoli in cui ci siamo sentiti incapaci di proseguire, o che ci hanno tolto qualunque energia e capacità di resistere. Almeno per qualche minuto
Questo articolo contiene spoiler, perciò attenzione! Ovviamente questi sono solo 7 tra i giochi che ci hanno fatto tremare, ma al peggio non c’è mai fine, perciò rimanete con noi per un prossimo secondo round! Ma ora forza, via ai 7 giochi in cui ci siamo sentiti impotenti!
Clock Tower (7 giochi in cui ci siamo sentiti impotenti | Elenco)
Iniziamo con un grande classico dei videogiochi, e capostipite di una fortunata serie. Clock Tower è l’apoteosi della vulnerabilità e della debolezza. Scissorman può comparire ovunque e in qualunque momento, e proverà un piacere malsano nell’inseguirvi e farvi morire d’infarto (voi, per Jennifer la dipartita è più grafica). La protagonista è una quattordicenne appena arrivata in un’enorme villa, perciò scordatevi armi o capacità di combattere. Non c’è un modo giusto o sbagliato di giocare, e potrete sbloccare diversi finali a seconda di cosa farete e quando. L’ambiente goticheggiante è evocativo e al tempo stesso macabro; il gioco è totalmente privo di musica, perciò vi ritroverete a vagare per la magione in un totale silenzio, spezzato sempre e solo dall’arrivo di Scissorman. State attenti a dove andate e guardatevi sempre le spalle, perché basta pochissimo a farsi affettare in questo gioco.
Siren (7 giochi in cui ci siamo sentiti impotenti | Elenco)
Non c’è niente di male ad avere paura di demoni non morti che lacrimano sangue. Vero? Beh, perché io ne ho avuta. Siren è praticamente essere perennemente in fuga da questi mostri, e correre da un punto A a un punto B sperando che non vi ammazzino – perché se vi prendono siete morti, senza possibilità di scampo, sappiatelo. La cosa veramente orripilante di questo gioco è la devozione che questi esseri schifosi nutrano per la propria setta: da persona agnostica mi hanno sempre fatto un po’ impressione le manifestazioni di fede cieca e senza dubbi, soprattutto quando queste implicano il sacrificio di innocenti. Beh, ovviamente Siren è un gioco e nei giochi succedono sempre cose eccezionali, ma la sensazione di non potere nulla contro il fanatismo irragionevole e violento rimane. In Siren soffrirete una doppia impotenza: quella di fronte a essere soprannaturali ed estremamente pericolosi, e quella contro persone che non vogliono sentire ragioni e che vi uccideranno pur di mettervi a tacere. Ditemi voi quale delle due vi fa più paura.
The Last Of Us (7 giochi in cui ci siamo sentiti impotenti | Elenco)
Non potevamo non iniziare da questo titolo per la categoria “i moderni”. Va beh, qui si gioca sporco. Questo gioco è una sequela di momenti terrificanti: persino con un fucile in mano vi sentirete inermi. I Clickers sono le creature più pericolose del gioco: veloci, sensibili e affamati, questi schifosi non esiteranno a saltarvi addosso e a macellarvi. Nella sequenza in cui Joel finisce in una trappola di Bill, quella dove è appeso a testa in giù come un salame per intenderci, quello è il momento in cui vi sentirete più vulnerabili. Vi ritorverete ondate di infetti che vi vengono addosso, mentre un’impanicatissima Ellie tenta di liberarvi dalla trappola. Sparare all’incontrario è una delle cose più difficili che si possano immaginare, e il gioco si diverte a rendervi la sofferenza lunga e dolorosa. The Last of Us sarà pure una giostra di emozioni, ma questo momento è forse tra i più frustranti del gioco.
The Legend of Zelda: Breath of the Wild (7 giochi in cui ci siamo sentiti impotenti | Elenco)
Breath of Wild dispone di una modalità dove vi verranno portate via armi, armatura e oggetti dall’inventario. Resterete praticamente in mutande, naufragi sulla Eventide Island, e in balia di un gigantesco Hinox a spasso per l’isola e di qualche bokoblin che potrete sconfiggere solo a legnate. Questa sfida vi spingerà a risolvere gli enigmi dell’isola con le vostre sole forze e gli oggetti che troverete sull’isola; sarete liberi di craftare qualcosa, ma partirete senza niente, e questo può creare qualche problema. Il concetto di rimanere senza armi non p una novità, ma la sfida di Eventide Island avrà un effetto più o meno pesante a seconda di quando la affronterete. È quasi consigliabile affrontare la sfida verso la fine del gioco, quando avrete esperienza e un bel po’ di abilità da sfruttare.
Final Fantasy XV (7 giochi in cui ci siamo sentiti impotenti | Elenco)
Ah, il Capitolo 13… Final Fantasy XV ha ricevuto un bel po’ di DLC, compresi dei capitoli dedicati agli altri membri della boy band… ehm, del party del principe Noctis, una modalità multiplayer con un fantastico editor per la caratterizzazione del personaggio, e una versione alternativa del Capitolo 13. Potete trovare guide su YouTube e sul web per risolverlo, e questo vi fa capire quanto traumatico il Capitolo 13 sia stato per alcuni giocatori. Noctis si ritroverà a dover superare un corridoio infestato di nemici simili a zombie! Beh, ma potrete pur sempre nascondervi in nicchie e angoli, è già qualcosa! … no? Il Capitolo 13 è una sorta di Resident Evil venuto male, con meccaniche stealth non all’altezza della situazione e con un contesto emotivamente deprimente. Insomma, iniziate il gioco a bordo di un’auto da urlo, con Noctis e compagnia in giro per il mondo con la radio in sottofondo e diretti a pescare e a massacrare qualche bestione. Quelli sì che erano bei tempi! Ed ecco che tutto va a rotoli nel Capitolo 13, e Noctis ha perso tutte le armi ed è solo come un cane. Ma fosse solo per le armi beh, pazienza. È perdere Prompto, Ignis e Gladio a fare la differenza, ed è forse una delle cose più spaventose che si sia mai vista in un Final Fantasy.
Resident Evil 7 VR (7 giochi in cui ci siamo sentiti impotenti | Elenco)
Un’altra serie di giochi che ci ha traumatizzato talmente tanto che Suspiria di Dario Argento, in confronto, sembra Magica DoReMi. Resident Evil 7 VR è una delle esperienze più terrificanti che potrete fare nella vostra vita videoludica. Ok, è difficile decidere un momento più terribile degli altri, ma forse è quello in casa Barker. Preparatevi a un vero massacro, interiora sparse in giro, gambe tagliate, donne pazze che sbucano dai pertugi e tanto altro. Molto probabilmente prima o poi sentirete la necessità di rimettere, considerando che vi verrà il mal di mare a causa del visore. All’inizio vi troverete pure senza armi e accerchiati da mostri che non vedono l’ora di sgranocchiarvi un po’ e tenersi gli avanzi per dopo. Un gioco veramente disturbante, e purtroppo terribilmente realistico.
Beyond: Due Anime (7 giochi in cui ci siamo sentiti impotenti | Elenco)
Uno dei giochi più straordinari di terza generazione, veramente. Ma questo è anche un titolo che ogni tanto vi colpisce allo stomaco con una scena terribilmente deprimente, giusto per farvi morire un po’ dentro. Intendiamoci, questo gioco tratta di entità paranormali ed è una storia di mistero e bugie, perciò non è proprio un titolo allegrissimo di per sé. Uno dei momenti più tristi è quando la protagonista in fuga, Jodie, si ritrova a essere una senzatetto a rischio congelamento. Verrà salvata per il rotto della cuffia, ma tra le sue “missioni” ci sarà anche quella di racimolare 5 dollari per comprare un boccone. Detta così sembra una cosa banale: niente mostri, niente assassini, niente fantasmi. Ma è proprio questa la cosa più spaventosa. Mano a mano che vivrete con il gruppetto male in arnese di senzatetto, vi renderete conto di come questa sia una realtà per milioni di persone. Non avere un posto caldo dove dormire, non avere cibo, acqua calda, rispetto. Jodie è accompagnata da un’entità paranormale, ma persino i suoi poteri servono a poco contro la miseria e la disperazione. Uno dei livelli più stressanti ed emotivamente difficili di Beyond: Due Anime, ma carico di umanità.
Ho finito questo breve elenco di 7 giochi in cui ci siamo sentiti impotenti. Voi che ne dite? Qual è stato il gioco (o il momento) nel quale vi siete sentiti al capolinea? Raccontatecelo nei commenti!
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