Ecco la nostra recensione di Monkey King Hero is Back, titolo ispirato all’omonima opera cinematografica, scopriamo tutti i dettagli
Il nostro mondo e l’universo del mercato videoludico, purtroppo, sono pieni di opere e titoli che prendono a piene mani dall’industria cinematografica e viceversa. Diciamo “purtroppo” perchè spesso e volentieri la rappresentazione filmica o videoludica di un’opera non riesce a rispecchiare la validità del prodotto originario. Per farla breve, qualcuno ricorda un film, legato ad un videogioco, davvero memorabile? Per non parlare delle riproposizioni ludiche di molte opere d’animazione.
Monkey King Hero is Back, purtroppo, a nostro avviso, si colloca su questa strada già molto trafficata, non senza però qualche interessante intuizione. Scopriamo tutti i dettagli nel prosieguo della nostra recensione.
Una breve sinossi narrativa
Una volta avviata la nostra partita ci troveremo di fronte un filmato introduttivo, anche abbastanza lungo e articolato, in cui vengono spiegate le origini del nostro protagonista con tanto di animazioni, anche ben realizzate. Sostanzialmente ciò che ci interessa sapere è che il nostro re scimmia, in seguito ad un guanto di sfida lanciato nei confronti degli dei, si trova ad essere imprigionato al di sotto di un’intera montagna. Per puro caso, un piccolo orfanello in compagnia della sua sorellina, rifugiatisi in una grotta per difendersi dall’attacco di alcuni mostri che hanno invaso il loro villaggio, riesce a risvegliare il nostro eroe. Da questo momento in poi inizierà la nostra avventura in compagnia dei nostri amici. Compagnia di amici che man mano nel corso della storia amplieremo.
Knack (non) sei tu? – Recensione Monkey King Hero is Back
Fin dall’inizio il gioco si presenta, dal punto di vista visivo, come un prodotto piacevole. L’idea di immergerci in un film d’animazione è perfettamente resa. Un film d’animazione, però, con delle componenti prettamente ludiche che vanno a collocare Monkey King Hero is Back in una particolare categoria videoludica. Parliamo di un platform con forti elementi action e hack and slash. Infatti, per la maggior parte del tempo ci troveremo a combattere contro varie tipologie di mostri, tra l’altro realizzati con degli ottimi modelli, e a saltellare qua e là per raggiungere diversi punti della mappa.
Sotto questo punto di vista, il titolo strizza un po’ l’occhio alla serie di Knack (parliamo di “serie” considerando entrambi i capitoli e l’eventualità di un terzo titolo) decisamente, però, molto più curata e interessante sotto tutti i punti di vista. Un altro elemento di continuità con Knack, purtroppo, probabilmente, sta nel poco carisma del nostro protagonista, esattamente come nel caso del nostro eroe formato da reperti archeologici che di per sè, riesce comunque ad essere più d’impatto del nostro caro re delle scimmie.
Poche soddisfazioni – Recensione Monkey King Hero is Back
Come già detto in precedenza, per la maggior parte del tempo, ci troveremo a combattere. I combattimenti in questione saranno soprattutto corpo a corpo, in quanto il nostro eroe sarà un vero e proprio maestro delle arti marziali. I combattimenti presentano una buona dose di varietà: si passa dall’utilizzare attacchi veloci ma leggeri ad attacchi più lenti ma in grado di infliggere molto più danno. Colpi aerei e utilizzo di oggetti contundenti, nonchè quick time event piazzati al momento giusto, rendono i combattimenti abbastanza gradevoli.
Il problema, a nostro avviso, sorge nel momento in cui andiamo a colpire i nostri nemici. Le soddisfazioni derivanti da un combattimento sono davvero poche; non vedremo mai il nostro avversario accusare realmente il nostro pugno dritto nella sua mascella. Questo perchè l’animazione di reazione al colpo è pressochè inesistente se non i rari casi. Ciò va a togliere una parte molto consistente del divertimento derivante da un combattimento.
Inoltre, nel caso delle boss fight, non avremo a disposizione la barra della vita del nostro avversario, il che va a minare completamente qualsiasi forma di strategia che avremmo voluto mettere in atto. Le boss fight si trasformeranno in delle semplici situazioni in cui picchiare a testa bassa sperando che, da un momento all’altro, il nostro nemico incassi il colpo decisivo.
Un tunnel chiarissimo – Recensione Monkey King Hero is Back
Il mondo di gioco si presenta, o vorrebbe presentarsi, come una sorta di finto open world. In cui abbiamo sì dei percorsi prestabiliti ma che comunque riescono a darci una sensazione di esplorazione. In Monkey King Hero is Back la sensazione di esplorazione è decisamente molto vaga, se non in alcuni punti. L’esplorazione (se così la si può chiamare) è rivolta solamente al loot di erbe e materiali che serviranno per acquistare cure e altri oggetti utili nei vari “shop” che incontreremo durante il tragitto.
Le aeree in cui andremo ad incontrare i vari nemici sono ciò che un videogiocatore, amante di questo genere, non vorrebbe mai trovarsi di fronte. Fisica completamente assente, muri invisibili e possibilità di interagire solo con determinati oggetti e di raggiungere solo determinati punti ammazzano completamente la nostra voglia di attuare una strategia d’attacco. Il tutto si ridurrà ad un lancio a volo d’angelo nella mischia a tirare pugni e calci a destra e a manca.
Inoltre per accedere ad alcune zone, il titolo necessiterà di caricamenti che cominceranno ad essere davvero tediosi ed eccessivi. È il caso, ad esempio, di alcuni caricamenti che vengono messi in atti solo per attraversare delle porte, tra l’altro già aperte!
A tratti davvero noioso – Recensione Monkey King Hero is Back
Purtroppo, a volte, sarà davvero molto pesante giocare a questo titolo. I momenti tediosi e noiosi saranno molto ricorrenti. Ci riferiamo a delle cut scene non animate ma solamente “fumettose”, se così le possiamo considerare, che andranno ad introdurci alcune fasi della storia. Per non parlare dei momenti in cui ci troveremo a passare da un’area all’altra e per farlo ci toccherà superare un determinato tragitto senza la possibilità di correre e con il nostro piccolo amico che ci parlerà di quanto sia importante essere buoni d’animo e con il prossimo. Infine, c’è da segnalare un probabile bug della nostra versione, ovvero la non possibilità di salvare le nostre partite, nè automaticamente nè manualmente.
Tiriamo le somme
Eccoci arrivati alla fine di questa nostra recensione di Monkey King Hero is Back. La nostra conclusione è che questo titolo non raggiunge la piena sufficienza e se lo fa, lo fa in maniera davvero molto molto risicata. Troppe le pecche e le incertezze di quello che sarebbe potuto essere un gioco interessante che si andasse a collocare in una casella stilistica e di genere rimasta vuota fino ad oggi. Da un amante del genere purtroppo mi tocca non consigliare questo titolo, soprattutto ai giocatori più navigati.
Fateci sapere che cosa ne pensate di questo gioco. Intanto vi ricordo che per essere sempre aggiornati su tutte le novità dal mondo videoludico e non solo rimanete sintonizzati su tuttoteK.
Punti a favore
- Impatto grafico interessante
- Combattimenti variegati...
Punti a sfavore
- ...Ma poco soddisfacenti
- Ambienti poco articolati
- Troppi caricamenti
- A tratti noioso e tedioso
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