Vediamo nella nostra recensione come CD PROJEKT RED e Saber Interactive sono riusciti nell’ardua impresa di portare l’esperienza completa di The Witcher 3 su Switch
Se già l’esistenza di porting come quelli di Doom o Wolfenstein II su Nintendo Switch soprendevano, quello di The Witcher 3 è tutta un’altra storia. I due sparatutto Bethesda sono infatti abbastanza leggeri, tanto da girare a 60 fps anche su PS4 e Xbox One. Qui invece stiamo parlando di un enorme open-world che mette tutt’ora a dura prova le due console principali nel mantenere 30fps fissi. Vediamo quindi a quali compromessi sono dovuti scendere CD PROJEKT RED e Saber Interactive per raggiungere il loro obiettivo: portare sull’ibrida Nintendo una versione dell’ultima avventura dello Strigo senza alcun taglio nei contenuti.
Trovare i giusti compromessi – Recensione The Witcher 3: Complete Edition Nintendo Switch
Per portare un gioco del calibro di The Witcher 3 su quella che è a tutti gli effetti una console portatile, si è trattato essenzialmente di capire su quali elementi si potessero fare più compromessi, ma soprattutto a che punto fermarsi. Il compromesso più evidente è ovviamente il taglio nella risoluzione, portata a 720p dinamici in modalità docked, e 540p dinamici in modalità portatile. Quest’ultima cifra può spaventare, e complice anche l’anti-aliasing temporaneo il gioco appare inevitabilmente un po’ sfocato, ma grazie alle ridotte dimensioni del display di Switch il risultato finale è più che accettabile.
Altri tagli sono stati effettuati nelle texture, che anche per occupare meno spazio su cartuccia, sono molto simili a quelle di qualità più bassa su PC. Anche qui, il display di Switch rende l’esperienza decisamente più piacevole, mentre in modalità docked il compromesso appare molto chiaro (o molto poco chiaro, che dir si voglia). Densità e distanza di rendering della vegetazione sono poco inferiori alle opzioni più basse su PC, e purtroppo alcune piante di dimensioni ridotte non si muovono più al vento.
Le altre opzioni grafiche sono tutte simili alle versioni più basse su PC, fatta eccezione per la distanza di rendering. Quest’ultima infatti è stata modificata in modo da non causare ad esempio un pop-in eccessivo degli NPC. Il pop-in di oggetti e vegetazione è però un altro compromesso abbastanza evidente, sopratutto mentre si usa il cavallo o durante cut-scenes. In quest’ultime sono in particolare i frequenti cambi rapidi di telecamera da una zona all’altra a mettere a dura prova la console.
Il framerate è abbastanza stabile sui 30fps, con qualche calo non troppo importante giusto in combattimenti con molti nemici o in aree complesse. Cavalcare per Novigrad o la Palude del Gobbo rimane quindi piacevolissimo, con solo sporadici cali di framerate tipici anche delle versioni PS4 e Xbox One. I caricamenti impiegano circa lo stesso tempo della versione PS4, e a volte persino di meno, grazie alla compressione delle texture.
Ciò che rimane invariato – Recensione The Witcher 3: Complete Edition Nintendo Switch
Dopo aver visto quindi i vari compromessi tecnici, è doveroso però fare un plauso agli sviluppatori per il numero di quelli nei contenuti: zero. Questa versione contiene infatti ogni singolo contenuto rilasciato fin’ora su PC e Console, comprese le 2 enormi espansioni Hearts of Stone e Blood and Wine. CD PROJEKT RED ha anche voluto mantenere invariata la densità degli NPC, persino in aree più impegnative come Piazza del Gerarca a Novigrad. Per alleggerire il carico sulla CPU gli sviluppatori hanno dovuto però dimezzare il numero di frame delle animazioni di NPC o nemici nelle lunghe distanze.
Un altro ostacolo difficile da superare è stato sicuramente far entrare sia gioco che espansioni in una singola cartuccia da 32GB. Non ci sarà infatti nessun aggiornamento corposo da scaricare necessariamente per poter giocare il titolo, come accade ad esempio con la trilogia di Spyro. Per riuscire nell’impresa sono state quindi compresse le texture, e le cut-scenes sono state ricodificate in 720p, essendo risoluzioni maggiori comunque superflue. La compressione delle cut-scenes pre-renderizzate si percepisce abbastanza in modalità docked, mentre per fortuna una compressione che quasi non si nota è quella dell’audio.
Il rischio era infatti che l’audio venisse compresso al punto da far risultare fastidioso il gioco con le cuffie, come accade purtroppo per Dark Souls: Remastered. Il punto è quindi che, con i dovuti compromessi, rimane comunque presente ogni singola traccia audio e ogni cut-scene, con anche una qualità poco intaccata.
Chi dovrebbe comprare quindi questa versione?
Per chi non ha mai giocato l’ultima avventura di Geralt e non possiede altre piattaforme, la versione Switch di The Witcher 3 è semplicemente imperdibile. Giocando in portatilità si potrà vivere infatti un gioco che mantiene tutto il suo splendore originale dell’uscita ormai 4 anni fa. Il capolavoro di CD Projekt vantava infatti, oltre a un ottimo comparto tecnico, una splendida direzione artistica, che non risente della potenza ridotta di Switch. Rimangono poi ovviamente la qualità della trama e della narrazione, la bellezza e varietà delle ambientazioni, e la complessità narrativa delle missioni anche secondarie.
Questo porting riesce a convincere anche chi vuole rigiocare il titolo in portatilità, avendolo già giocato per decine e decine di ore su altre piattaforme. A chi non interessa l’aspetto della portatilità risulta ovviamente difficile da consigliare, dato che su TV la bassa risoluzione e gli altri tagli grafici risultano davvero troppo evidenti. Si vede insomma che, come per altri porting simili, il vero punto di forza che giustifica l’acquisto è la possibilità di giocarlo ovunque si voglia.
Ultimo aspetto da considerare è ovviamente il prezzo, che a 59,99€ per un gioco con 4 anni sulle spalle può far storcere il naso. Questa cifra è però invece perfettamente giustificata, oltre che dal lavoro enorme andato dietro al porting, dal semplice costo materiale delle cartucce da 32GB. Questo è un gioco quindi da comprare assolutamente in copia fisica, oltre che per giustificare il prezzo, che rimane ovviamente invariato su eShop, perchè altrimenti è obbligatoria una scheda SD esterna. La versione fisica del gioco include inoltre mappa e compendio cartacei, degli stickers, e fa risparmiare comunque la fatica di scaricare 32GB con la connessione non ottima dello Switch.
Ricordiamo che The Witcher 3: Complete Edition è disponibile su Nintendo Switch dal 15 Ottobre 2019. Per altre recensioni, speciali, guide e news dal mercato videoludico, assicuratevi di passare dalla sezione dedicata sul nostro sito!
Punti a favore
- È l'esperienza completa di The Witcher 3 su una console portatile
- Sullo schermo della console rimane un gioco fantastico da vedere
- Non richiede alcun download aggiuntivo
Punti a sfavore
- Non è il modo ottimale per esplorare il titolo la prima volta
- In modalità docked i compromessi grafici sono molto evidenti
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