Il primo Knack non aveva convinto. Con questo secondo tentativo l’esclusiva Sony è riuscita a meritarsi le attenzioni del pubblico? Scopriamo com’è Knack 2!
Come vi abbiamo già detto nella nostra analisi della demo di Knack 2, il primo Knack aveva difetti “pesanti”. Questo secondo titolo cerca di farsi perdonare e di ampliare la formula fin troppo esile del predecessore. In una certa misura c’è riuscito, sebbene ancora non possiamo annoverarlo tra i migliori giochi di questa generazione.
Knack 2 è un action platform sviluppato da SCE Japan Studio. A capo del progetto troviamo ancora una volta Mark Cerny.
Knack 2: dove ci eravamo lasciati?
Knack 2 riparte un po’ di tempo dopo le vicende del primo capitolo. Il gioco inizia spiegandoci in termini molto generici che Knack e Lucas hanno salvato il mondo. Lucas è un ragazzo, l’assistente di Doc: uno scienziato che ha creato Knack a partire dall’antica tecnologia dei reperti.
Le vicende si aprono su Newhaven, la grande città in cui vivono i nostri eroi. La metropoli è sotto attacco da micidiali robot e Lucas si autoaccusa per il disastro in corso. Superata questa prima fase, che funge da tutorial, torneremo a sei mesi prima: come siamo arrivati a un’invasione robot? Perché è colpa di Lucas?
La verità è che la narrazione è il punto più debole del gioco. Knack è completamente privo di personalità e si limiterà a dire qualche parola nel corso del gioco, giusto per ricordarci che non è muto. I comprimari umani sorreggono le varie vasi con dialoghi e commentando quel che accade: purtroppo il tutto risulta estremamente piatto e poco incisivo. In generale, le vicende che spingeranno Knack e compagni a errabondare da un luogo all’altro non ci interesseranno molto. Non si riuscirà a creare un legame con i personaggi e le loro avventure.
Knack 2: poca tecnica e poco stile
Parliamo allora delle ambientazioni di gioco: un altro punto debole di Knack 2. A livello tecnico il gioco risulta più che sufficiente, soprattutto per quanto riguarda i personaggi principali e gli effetti di luce e particellari legati alla trasformazione di Knack. Texture e modelli poligonali non saranno mai di pessima fattura, ma al tempo stesso non ci sono scorci particolarmente interessanti.
Parlando invece dello stile delle ambientazioni e dei nemici, bisogna affermare che il team di sviluppo non era particolarmente ispirato durante i lavori. I nemici sono tutto sommato abbastanza vari, tra goblin, robot e animali strani, ma non c’è nulla di effettivamente unico e particolare. Le ambientazioni, godibili con i loro colori accesi, saranno perlopiù ambienti naturali, più qualche location urbana: tra boschi, grotte e deserti, saranno poche le sezioni che attireranno il nostro occhio.
In generale, l’aspetto visivo di Knack 2 è leggermente sotto la media. Il frame rate, perlomeno, è liberamente selezionabile tra 30 fissi o variabili. Io ho optato per la stabilità. Su PS4 Pro è possibile attivare anche l’HDR.
Anche il doppiaggio e le musiche non eccellono, risultando abbastanza generiche.
Knack 2: le principali componenti di gioco
Knack 2 si divide in platform, combattimenti e sezioni puzzle. A queste vanno aggiunte rare fasi stealth e ancora più rare fasi in cui si guidano dei mezzi armati. In generale il mix di elementi è regolare e ben gestito. Vediamo però con un po’ più di precisione le varie componenti.
Si salta un po’ di più, fortunatamente
Le fasi platform di Knack 2 sono in generale abbastanza semplici. Ci verrà chiesto di saltellare da una piattaforma all’altra, secondo i canoni più classici del genere. La telecamera è fissa e si comporta mediamente bene. Queste fasi sono godibili e le saltuarie morti a cui andremo in contro non creeranno mai problemi, grazie agli ottimi checkpoint che non ci obbligano a ripetere lunghe sezioni.
Va detto che se si è in cerca di un platform profondo e difficile, certamente non possiamo trovarlo in Knack 2.
Un po’ di esplorazione e un po’ di enigmi
Oltre a saltare, le ambientazioni saranno cariche di fasi da puzzle game molto all’acqua di rose. Dovremo generalmente spostare casse, attivare interruttori e sfruttare i pezzi che Knack può abbandonare dietro di sé per gestire contrappesi e pulsanti a terra. Sarà anche importante buttare un occhio al circondario in cerca di stretti passaggi nascosti in cui Knack può infilarsi per trovare una cassa. Dentro questa troveremo un pezzo di uno dei gadget: ottenuti tutti i pezzi di un gadget otterremo una nuova capacità.
Queste sezioni di gioco sono semplici ma godibili nel mix generale.
La portata principale è una macedonia di pugni e calci
Il vero elemento di gioco principale è però il combattimento. Knack dispone di varie mosse fin dall’inizio, tra calci, pugni e parate. I combattimenti sono movimentati e ben equilibrati: come è stato detto nell’anteprima, a Facile o Normale tutto scivola liscio senza particolari problemi, mentre a Difficile le cose si fanno più interessanti. Quest’ultimo è il livello di difficoltà per cui ho optato: sono convinto che sia la soluzione migliore per la maggior parte di giocatori. La difficoltà è, in questo caso, uno stimolo a sfruttare tutte le mosse di Knack e a impegnarsi un po’ di più, guadagnandoci di conseguenza in divertimento. La nostra vita è a ricarica automatica: ottima scelta che elimina qualsiasi frustrazione in caso di una lunga sequela di combattimenti impegnativi.
Ci saranno anche dei boss, purtroppo sono solo quattro e solo due sono un minimo interessanti a livello di meccaniche.
Tante mosse per Knack!
Nel corso del gioco romperemo cristalli solari che ci doneranno una barriera extra. Cristalli speciali appariranno in punti specifici: rompendoli diverremo invulnerabili e otterremo delle super mosse per fare piazza pulita dei nemici. Sono fasi poco gestibili poiché il cristallo sparirà automaticamente poco dopo: sarebbe stato più interessante poter decidere in quale fase del combattimento sfruttarlo. Così com’è sono solo fasi in cui ci si ritrova a schiacciare i tasti il più velocemente possibile per usufruire del bonus temporaneo.
Altra varietà verrà donata dall’aumento delle dimensioni di Knack. Da meno di un metro a ben dieci: sebbene il combattimento non cambi, le differenze di dimensioni sono stilisticamente interessanti e sarà soddisfacente vedere nemici che fino a poco prima erano enormi e potenti, cedere con pochi colpi. A tutto questo vanno aggiunti i Knack speciali: in punti specifici Knack avrà accesso a materiali come ferro e ghiaccio che doneranno capacità uniche.
Le mosse a disposizione di Knack continueranno a aumentare nel corso del gioco. Alcune ci verranno donate automaticamente, altre dovranno essere sbloccate spendendo punti abilità. Vediamo come funziona.
Knack 2: diventare più forti, passo per passo
Sconfiggendo nemici e trovando scrigni specifici, otterremo punti esperienza: questi si trasformeranno un punti abilità da spendere per accaparrarsi un’abilità all’interno di quattro rami. Purtroppo, non è possibile ottenere le abilità nell’ordine in cui più si vuole: per sbloccare il ramo successivo, è prima necessario ottenere tutte le abilità del precedente. Questa scelta è certamente stata pensata per mantenere più equilibrato il gioco: è una soluzione comprensibili e che paga, ma non sarebbe stato male avere totale libertà.
Le abilità sono potenziamenti di quelle che già possediamo (più danno, più velocità, etc.) ma anche nuove mosse: è positivo che per tutto il gioco si ottengano nuove soluzioni di combattimento. Queste abilità garantiscono una maggiore varietà. Potenzieremo anche le nostre super mosse, trovando speciali steli nel corso del gioco.
I gadget sono pochi, ma le abilità legate ad esse sono utili. Oltre a questi, sempre tramite gli scrigni, potremo sbloccare versioni di cristallo di Knack. Ogni versione di Knack possiede capacità uniche da sfruttare: altra varietà, sempre gradita.
Knack 2: finito il gioco, inizia il gioco
Knack 2, certamente, non manca di contenuti. Il mix di combattimenti, piattaforme e puzzle è ben gestito e resiste per tutto il tempo. Finita la storia, però, non dovremo solo cercare gli scrigni che ci siamo persi tramite l’utile mappa del mondo che ci permette di rigiocare un singolo livello.
Si sbloccheranno infatti cinque sfide a tempo che ci chiederanno di percorrere delle sezioni platform e tre arene di battaglia in cui sconfiggere più nemici possibili a ondate. Ottenere il punteggio massimo in queste fasi richiederà di sfruttare i Knack speciali e tutte le abilità sbloccabili, oltre che tentare più e più volte.
Inoltre, ogni livello della storia propone tre sfide (finire entro tot tempo, trovare tutti gli scrigni, abbattere i nemici in un modo specifico…): non sono semplicissime da completare.
A tutto questo si aggiunge la modalità cooperativa: un secondo giocatore si può aggiungere in qualsiasi momento per aiutarti. Sono presenti alcune mosse combinate che rendono la cooperazione utile e divertente. È una buona aggiunta, perfetta per chi gioca con fratelli e sorelle o per il genitore che vuole seguire il figlio piccolo mentre gioca.
Di sicuro Knack 2 cerca di non farci andar via finita la storia.
Knack 2: chi dovrebbe comprarlo?
Knack 2 è un titolo che manca di un po’ stile e carattere, ma che si fa giocare con tranquillità e gusto. Di certo, gli amanti degli action platform troveranno in Knack 2 molte ore di divertimento soprattutto se sono interessati a completare il gioco al cento per cento. Io ho avuto bisogno di circa 12 ore per completarlo a Difficile: va detto che sono morto molte volte e ho trovato la maggior parte degli scrigni. Chi normalmente gioca di fretta e a bassa difficoltà impiegherà meno di dieci ore.
Se non si è veri fan del genere, però, è possibile che il gioco risulti un po’ ripetitivo, soprattutto nelle fasi finali.
Concludiamo ringraziando Sony Playstation per averci gentilmente concesso il codice per recensire Knack 2.
Voi, invece, che ci dite? Avete intenzione di giocare a Knack 2? Ditecelo nei commenti!
Punti a favore
- Buon mix di generi
- Buona varietà nei combattimenti
- Tanti contenuti
Punti a sfavore
- Graficamente poco ispirato
- Narrazione banale
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