In questa recensione vi parleremo di Elden Ring, il nuovo action RPG open world sviluppato da FromSoftware e pubblicato da Bandai Namco
Dopo un’attesa che è sembrata durare un’eternità abbiamo finalmente avuto modo di provare Elden Ring, il nuovo action RPG targato FromSoftware. Negli ultimi anni la software house nipponica ci ha abituato a degli standard molto elevati con i suoi titoli e per questo motivo tutti si aspettano grandi cose dal loro nuovo gioco. In questa recensione cercheremo di parlarvi di Elden Ring nel modo più accurato possibile e, ovviamente, non vi faremo alcun tipo di spoiler per quanto riguarda storia e ambientazioni.
Un mondo in frantumi
Elden Ring è ambientato nell’Interregno, una vasta terra magica governata dalla regina Marika. Un tempo questo luogo era fiorente ma, dopo l’assassinio del primo semidio, si è scatenata una violentissima guerra che ha devastato ogni cosa. Ora che il mondo è sprofondato nel caos è necessario eleggere un nuovo Lord Ancestrale e per svolgere questo ruolo sono stati risvegliati i Senzaluce, individui immortali che un tempo vennero esiliati dall’Interregno.
Parlare della storia di un titolo FromSoftware non è mai facile, dato che si basano principalmente su una narrazione silenziosa che non è adatta a tutti. L’unico modo per capire appieno la trama del gioco è infatti quello di leggere le descrizioni di tutti gli oggetti e prestare molta attenzione ai luoghi che visitate. Però, che vi piaccia o meno questo modo di raccontare una storia, è innegabile che sia estremamente azzeccato per Elden Ring. Grazie alla scarsa presenza di video e sequenze scriptate è infatti possibile esplorare l’Interregno con i propri ritmi e senza interruzioni, una cosa che non accade quasi mai nei videogiochi moderni.
Una formula arricchita – Recensione Elden Ring
Il gameplay di Elden Ring non si allontana molto da quello dei Souls di FromSoftware. Alla base del gioco sono presenti come al solito tutti gli elementi che contraddistinguono i Soulslike, come ad esempio le cure limitate, il rischio di perdere tutti i punti esperienza (Rune) accumulati in caso di morte e la presenza di checkpoint (Luoghi di Grazia) dove curarsi e compiere altre azioni che riportano in vita i nemici una volta utilizzati. Inoltre anche il combat system risulta molto simile a quello delle precedenti opere From, dato che ancora una volta si basa sulla gestione della stamina e sul corretto tempismo di attacchi e schivate.
Ovviamente però in Elden Ring sono presenti anche diverse nuove meccaniche, come ad esempio il salto. Saltare vi sarà utile principalmente durante l’esplorazione, ma vi permetterà anche di eseguire potenti attacchi dall’alto capaci di sbilanciare facilmente gli avversari. Inoltre è stato introdotto anche un nuovo tipo di contrattacco che si differenzia dal classico parry: il contrattacco in difesa. Questa tecnica consiste nel bloccare un colpo avversario con lo scudo per poi contrattaccare immediatamente con un attacco pesante, infliggendo così gravi danni e sbilanciando il nemico.
In Elden Ring inoltre è stata introdotta anche una sorta di evoluzione del sistema di abilità delle armi di Dark Souls 3. Esplorando il mondo di gioco è possibile infatti entrare in possesso di numerose ceneri di guerra, cioè oggetti in grado di applicare delle nuove abilità agli equipaggiamenti. Questa nuova meccanica aggiunge davvero tanta varietà ai combattimenti e vi permetterà di creare combo uniche in base alle vostre preferenze.
Infine un’altra meccanica molto interessante che arriva direttamente da Sekiro è lo stealth. In Elden Ring infatti è possibile accovacciarsi per muoversi senza dare nell’occhio e colpire alle spalle gli avversari ignari della vostra presenza. Inoltre potrete addirittura sfruttare elementi come l’erba alta e i cespugli per nascondervi in modo ancora più efficace dalla vista dei nemici.
Vastità e densità – Recensione Elden Ring
Adesso è arrivato finalmente il momento di parlare dell’aspetto più importante del gioco: la struttura open world. Negli ultimi anni i titoli di questo genere ci hanno abituato a immensi mondi aperti che però finivano spesso col risultare vuoti oppure pieni di futili attività secondarie. Elden Ring invece non soffre affatto di questo problema dato che, nonostante il mondo di gioco sia davvero molto vasto, allo stesso tempo è anche estremamente denso di contenuti.
Esplorando l’Interregno infatti vi imbatterete di continuo in dungeon, accampamenti, fortezze, catacombe e tanti altri punti d’interesse. Questi luoghi spesso risultano abbastanza simili tra loro per quanto riguarda la struttura, ma si contraddistinguono tutti per delle particolarità che li rendono unici. Inoltre sono anche sempre estremamente ben contestualizzati nel luogo in cui si trovano e non sembrerà mai che siano stati posizionati li solo per riempire un vuoto. Esplorare questi luoghi poi non sarà una perdita di tempo, dato che quasi sempre nascondono al loro interno tesori unici estremamente preziosi.
Oltre a questi piccoli luoghi di contorno, in Elden Ring sono presenti anche diversi Legacy Dungeon. Questi dungeon generalmente sono importanti per portare avanti la trama principale del gioco e per questo motivo sono molto più grandi e complessi rispetto agli altri. I Legacy Dungeon infatti sono costruiti con talmente tanta cura da non avere nulla da invidiare ai livelli principali degli altri titoli di FromSoftware. Questi luoghi nascondo al loro interno tantissimi tesori, segreti, NPC e informazioni, e per riuscire ad esplorarli completamente potreste impiegare anche diverse ore.
Scenari mozzafiato – Recensione Elden Ring
Come avevamo già detto durante la nostra anteprima, Elden Ring è un titolo che pone molta enfasi sull’esplorazione e sul sense of wonder. Infatti il mondo di gioco, oltre ad essere estremamente vasto e denso di contenuti, è anche incredibilmente vario e affascinante. Viaggiando per l’Interregno infatti vi troverete davanti a dei luoghi e a delle situazioni talmente tanto diverse tra loro che, nonostante abbiano perfettamente senso nel contesto di Elden Ring, sembreranno quasi provenire da giochi completamente differenti.
Le vaste aree del gioco sono valorizzate anche dal meteo dinamico e da un ciclo giorno/notte che influisce non solo sull’illuminazione, ma anche sulla presenza di determinati nemici. Inoltre tutto il mondo di gioco è reso estremamente vivo grazie alla presenza di una gran varietà di animali selvatici e materiali da crafting ben contestualizzati. Tutti questi elementi possono essere molto difficili da memorizzare, ma per fortuna potrete contare su una mappa molto dettagliata che potrete arricchire con un gran numero di segnalini.
FromSoftware oltretutto ha escogitato diversi metodi molto efficaci per rendere l’esplorazione più fluida e meno frustrante a causa della tipica difficoltà dei suoi giochi. Ad esempio sconfiggendo folti gruppi di nemici potrete ripristinare gli usi degli oggetti curativi e continuare ad avanzare senza correre il rischio di finire le risorse. Come se non bastasse poi in giro troverete anche delle statue di Marika, cioè mini checkpoint che vi permetteranno di non essere costretti a rifare tutto il percorso in caso di morte.
Libertà massima – Recensione Elden Ring
Esplorare il mondo di Elden Ring è un’esperienza davvero appagante e non lo è solamente per i motivi di cui vi abbiamo parlato nei precedenti paragrafi, ma anche e soprattutto per la totale libertà offerta al giocatore. Sin dall’inizio della vostra avventura infatti potrete saltare in groppa al vostro fidato destriero e andare ovunque vogliate a vostro rischio e pericolo. Giocando a Elden Ring infatti scoprirete presto che le limitazioni imposte al giocatore sono davvero minime e che addirittura molti Legacy Dungeon non andranno esplorati obbligatoriamente per raggiungere il finale.
Tutta questa libertà rende Elden Ring un gioco estremamente rigiocabile, dato che ad ogni nuova partita avrete la possibilità di seguire percorsi completamente differenti. Inoltre la possibilità di non dover affrontare per forza subito determinati pericoli è in grado di semplificare molto anche l’esperienza dei nuovi giocatori, dato che avranno sempre la possibilità di raggiungere nuove aree per potenziarsi. Certamente esiste il rischio di finire presto in luoghi estremamente ostici ma, dato che potete teletrasportarvi in ogni momento verso qualsiasi Luogo di Grazia scoperto, non finirete mai col restare bloccati.
Ondate di boss – Recensione Elden Ring
L’Interregno è certamente un luogo stupefacente, ma è anche colmo di pericoli letali. Ogni luogo che visiterete sarà infestato da un gran numero di soldati folli o creature da incubo che non vedono l’ora di uccidervi nel modo più brutale possibile. I titoli FromSoftware sono famosi da sempre per la loro difficoltà superiore alla media e ovviamente anche Elden Ring non è da meno. I nemici comuni che si incontrano di consueto per le strade del regno sono abbastanza pericolosi, ma la minaccia maggiore con cui avrete a che fare sono ovviamente i boss.
Nelle precedenti opere targate FromSoftware i boss rappresentavano un aspetto davvero molto importante del gioco. Ogni bossfight era un momento estremamente teso che lasciava nel giocatore una sensazione di soddisfazione unica al momento della vittoria. Questo aspetto ovviamente è presente anche in Elden Ring, ma purtroppo soffre un po’ a causa dell’enorme numero di boss che incontrerete durante la vostra avventura.
Nell’interregno sono presenti tantissime bossfight sia all’interno che all’esterno dei dungeon e spesso vi ritroverete anche a combattere più volte gli stessi nemici. Una così grande abbondanza di bossfight col tempo finisce col sminuire il ruolo dei boss, rendendoli poco più che dei semplici avversari potenti. Ovviamente questo problema non è particolarmente grave visto che sono presenti comunque molte bossfight di grande impatto, ma in ogni caso pensiamo che vada leggermente a danneggiare l’esperienza.
Il solito multiplayer – Recensione Elden Ring
Di base il multiplayer di Elden Ring è estremamente simile a quello degli altri Soulslike di FromSoftware. I giocatori possono comunicare con gli altri lasciando a terra dei messaggi precostruiti in grado di aiutare o sviare le altre persone, e ovviamente possono anche interagire in maniera più diretta. Lasciando a terra degli appositi segni dorati o rossi è possibile infatti essere evocati nel mondo di un altro giocatore per aiutarlo oppure per affrontarlo in un duello. Questi segni di evocazione però non saranno sempre visibili e per trovarli dovrete utilizzare un oggetto consumabile specifico. Volendo inoltre è anche possibile invadere il mondo di un altro giocatore per cercare di ucciderlo, ma in questo caso ci sono delle piccole differenze. Infatti in Elden Ring è possibile invadere solamente la partita di qualcuno che sta già giocando in cooperativa.
In Elden Ring inoltre sono presenti diverse migliorie pensate per rendere più comodo il gioco online. Ad esempio ora è possibile impostare più di una password per la vostra partita e inviare i propri segni di evocazione in specifiche zone calde dove c’è una grande presenza di giocatori.
Purtroppo però il multiplayer di Elden Ring si porta dietro anche tutti quei problemi che erano presenti nei vecchi giochi. Ancora una volta infatti quando si cerca di evocare qualcuno si rischia sempre di incappare in noiosissimi errori. Per non parlare poi delle invasioni, che molto spesso soffrono di gravi desync che rendono estremamente frustrante il PVP.
Arte pura – Recensione Elden Ring
Nel complesso dal punto di vista tecnico Elden Ring si comporta abbastanza bene. La nostra prova è avvenuta su PS5 e dalle opzioni è possibile scegliere tra una modalità che predilige la qualità grafica e una che invece punta principalmente sulle prestazioni. Purtroppo anche con la modalità prestazioni che dovrebbe garantire un frame rate stabile, il gioco finisce col soffrire in diverse aree di cali di FPS. Per fortuna non abbiamo mai visto cali gravi come quelli del CNT ma, considerando che Elden Ring è un titolo cross-gen, ci aspettavamo una stabilità molto maggiore.
Nonostante qualche problema tecnico il gioco riesce comunque a brillare grazie ad una direzione artistica davvero sbalorditiva. I titoli FromSoftware hanno sempre vantato una cura enorme per il comparto artistico ma, considerando le dimensioni di Elden Ring, questa volta siamo rimasti davvero senza parole. Ogni singolo elemento del gioco, dalle strutture fino agli equipaggiamenti, è trattato con una cura che è davvero difficile ritrovare in un open world, specialmente considerando la grandissima varietà di ambientazioni presenti nel titolo. Per non parlare poi dei nemici, tutti estremamente vari e con dei design a dir poco ispirati.
Conclusioni
Adesso è arrivato finalmente il punto della nostra recensione in cui tiriamo le somme su Elden Ring. Tra tutti i titoli sviluppati da FromSoftware negli anni, questo è sicuramente il più grande e complesso. Il gameplay del gioco è davvero divertentissimo e, nonostante prenda tantissimo dagli altri giochi FromSoftware, si differenzia con delle semplici aggiunte che lo rendono molto più fresco e dinamico.
Il maggiore punto di forza di Elden Ring però è il modo in cui è gestito l’open world. Il mondo di gioco è davvero immenso e allo stesso tempo è anche densissimo di contenuti estremamente curati e diversi tra loro. Durante la vostra avventura infatti vi imbatterete in innumerevoli situazioni, luoghi e avversari differenti che continueranno a lasciarvi a bocca aperta anche dopo tantissime ore di gioco. Insomma, Elden Ring è certamente uno dei migliori titoli open world degli ultimi anni e siamo sicuri che saprà tenere i giocatori incollati allo schermo per centinaia e centinaia di ore.
Elden Ring è ora disponibile per PC, PS4, PS5, Xbox One e Xbox Series X | S. Se siete interessati a restare aggiornati riguardo tutte le novità sul mondo dei videogiochi e tanto altro ancora, allora continuate a seguirci qui su tuttoteK. Inoltre, in caso vogliate acquistare qualche gioco a un prezzo vantaggioso, vi suggeriamo di dare un’occhiata alle tante offerte presenti su Instant Gaming.
Punti a favore
- Storia e ambientazioni molto affascinanti
- Gameplay divertente e appagante
- Mondo vasto e ricco di contenuti
- Tanti dungeon estremamente curati
- Elevata libertà e rigiocabilità
- Artisticamente sbalorditivo
Punti a sfavore
- Fin troppe bossfight
- Il multiplayer continua ad avere problemi
- Qualche incertezza tecnica
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