I ricercatori del Blavatnik Institute della Harvard Medical School (HMS) e del Brigham and Women’s Hospital stanno adattando uno strumento di rilevazione degli anticorpi. Esso servirà per studiare le conseguenze delle infezioni causate dal Covid-19 e magari portare alla creazione di un vaccino contro il Coronavirus
Lo strumento, chiamato VirScan, rileva gli anticorpi nel sangue delle persone che indicano infezioni attive e passate da virus e batteri. È stato sviluppato nel 2015 da Stephen Elledge, il professore di genetica e medicina di Gregor Mendel presso HMS e Brigham and Women’s, George Xu e Tomasz Kula. Vediamo i dettagli.
VirScan: vediamo tutti i dettagli su questo rilevatore di anticorpi che potrebbe aiutare nella creazione di un vaccino contro il Coronavirus
Poiché una persona impiega dai 5 ai 10 giorni per sviluppare anticorpi, VirScan verrebbe utilizzato per analizzare i campioni di sangue delle persone che si riprendono dall’infezione. Questo per scoprire come il virus influenza il sistema immunitario e l’epidemiologia della malattia. I risultati potrebbero portare a migliori stime della reale infezione e dei tassi di mortalità. Così da individuare i casi che potrebbero informare sullo sviluppo di un vaccino contro, ad esempio, il Coronavirus. Potrebbero anche rivelare nuove intuizioni sui fondamenti dell’immunità umana. Stephen Elledge afferma quanto segue:
La situazione in questo momento è estremamente difficile, ma è bello essere in grado di applicare tutti questi nuovi metodi a un importante problema di salute umana.
Come funziona VirScan?
VirScan verifica la presenza di anticorpi contro più di 1.000 diversi ceppi di virus e batteri che potrebbero aver infettato una persona, sia durante i test che decenni prima. Ciò differisce dai tipici esami del sangue che che cercano un patogeno alla volta.
Il CDC e altre strutture di test stanno cercando la presenza del virus, il che è fondamentale. Il nostro test è in grado di rilevare se il sistema immunitario di qualcuno ha coinvolto il virus. Possiamo dire quando qualcuno ha ospitato il virus ma non ce l’ha più.
Afferma Elledge. Per creare VirScan, Elledge, Kula e Xu hanno creato una libreria di brevi frammenti proteici derivati dalle superfici dei virus (epitopi). Se una persona ha riscontrato un particolare ceppo virale, il suo sistema immunitario ha generato anticorpi contro di esso. Tali anticorpi riconosceranno quindi l’epitopo nella libreria VirScan e si legheranno ad esso, dando un risultato positivo. Bisogna chiarire però che VirScan non può essere utilizzato come test diagnostico in tempo reale.
La nostra speranza è che questo strumento possa aiutare nella ricerca di un vaccino contro il Coronavirus. E voi cosa ne pensate a riguardo? Fatecelo sapere. Ma per non perdervi nessuna novità sull’universo scientifico continuate a seguire le pagine di tuttoteK.
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