Siamo nell’epoca della tecnologia. Viviamo una vita in continua connessione e nello stesso momento siamo sconnessi dalla realtà. Un alveare di informazioni ci sommerge in ogni istante, ogni momento e in ogni luogo. Ma così facendo non ci accorgiamo che siamo vittime di un sistema che ci vuole come automi! Vittime inconsapevoli delle I.A. che stanno pian piano prendendo il sopravvento
Prima che pensiate ad un articolo scritto da un pazzo amante dei complotti, cercate di leggere il testo fino in fondo. Leggete fra le righe e sopratutto non fatevi influenzare da pregiudizi sterili e inutili.
Ma cosa è realmente una I.A., la cosiddetta Intelligenza Artificiale?
Cominciamo con lo spiegare in maniera abbordabile a tutti cosa sia una I.A.
Per I.A. si intende una “macchina” in grado di elaborare un numero non indifferente di informazioni e agire di conseguenza. Un computer in grado di assorbire un numero incredibile di nozioni e sfruttarle per uno scopo ben preciso. Per fare un esempio di I.A. (anche se molto limitante) si potrebbe prendere Siri. Per chi non lo sapesse Siri è l’assistente virtuale presente da qualche anno a questa parte sui dispositivi Apple. Le si possono fare delle domande e, se nel database Siri avrà le risposte, lei ve le fornirà. Può aprire determinate app per conto vostro, mandare messaggi e inviare chiamate. In poche parole si ha una sorta di segretaria tascabile. La cosa che più però potrebbe stupirvi è che Siri risponde anche a domande di uso comune. Ad esempio, dichiarando il proprio amore al dispositivo si può ricevere una risposta del tipo: è carino da parte tua ma il nostro è un amore impossibile.
So bene che le risposte date sono presenti in un archivio e se si tenta di fare una discussione più complessa Siri non avrà molto da dirci. Nonostante ciò un po’ di perplessità rimane nel vedere ricambiati (o meno) i propri sentimenti da un insieme di silicio, rame e vetro.
Anche se ancora lontani da un futuro che rassomigli a quello creato dalla Marvel con Age of Ultron, qualche segno di cedimento c’è!
Le intelligenze artificiali stanno prendendo forma sotto molti aspetti. Abbiamo delle auto che parcheggiano, frenano o addirittura percorrono tratti di strada senza bisogno dell’ausilio dell’uomo.
Addirittura gli sviluppatori di Facebook (da mesi al lavoro sul progetto) hanno creato due diverse I.A. in grado di comunicare fra loro in lingua inglese. I dialoghi erano semplici e poco articolati, ma ad un certo punto un errore umano nella programmazione ha fatto sì che i due Bot cominciassero a dialogare in una lingua creata da loro stessi.
Se per un piccolo errore, una semplice svista, i due computer sono riusciti a sviluppare un linguaggio proprietario e incomprensibile, quanto è lontano il punto di non ritorno? Non vorrei sembrare fatalista o paranoico, ma in un mondo dove la società può fare a meno della biancheria intima ma non del proprio smartphone, quanto sarebbe catastrofico un’intelligenza in grado di pensare e prendere decisioni? Cosa accadrebbe se questa fittizia intelligenza decidesse che Darwin aveva ragione e che per la sopravvivenza e il bene superiore delle macchine la razza umana sarebbe un intralcio?
So bene di essere stato catastrofico e che questo articolo si addice più ad un romanzo di fantascienza, ma mi piacerebbe conoscere il vostro punto di vista sull’argomento.
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