Sangue di Mezzanotte racconta una storia fantasy in una veste molto scorrevole. Scopriamo, in questa recensione, cosa si nasconde dietro un titolo così particolare
Quando si parla di narrativa con personaggi fantasy, normalmente si pensa a letture rivolte ad un pubblico giovane. In realtà, ciò non sempre è vero: Sangue di Mezzanotte (opera prima di Valeria Augieri) è un libro adatto a tutte le età, soprattutto in virtù delle sue diverse chiavi di lettura e dei livelli di approfondimento. Scopriamone le motivazioni nella recensione.
Trama | Recensione Sangue di Mezzanotte
Molta carne al fuoco, una trama che si sviluppa rapidamente. Senza voler fare spoiler, vi proponiamo l’estratto del libro:
Jennifer è una ragazza speciale, bella, brava a scuola, la preferita dei professori, ha due migliori amiche fantastiche e lavora in un pub la sera. Le uniche cose che le mancano sono un fidanzato e una famiglia. La sua vita scorre semplicemente. Poi un giorno, all’improvviso durante una cerimonia studentesca, si presenta la sua vera famiglia, quella da cui era scappata, i suoi fratelli e le loro mogli, vampiri e streghe. A casa di Jenny fa il suo ingresso anche sua sorella, divenuta un fantasma. La famiglia Biscardi, potente e temuta da tutti, riunita quasi al completo. Tutto cambia per Jennifer d’ora in poi… L’autrice ci dona un romanzo avvincente, mostrandoci un mondo mutevole, ferito e diviso tra umani cacciatori, vampiri, streghe, fantasmi, licantropi e sirene.
Diversi livelli di lettura | Recensione Sangue di Mezzanotte
Un libro che esplora un mondo fantasy partendo da una vita ordinaria con un ritorno inaspettato, con tanti risvolti in un crescendo di situazioni. Di sicuro, chi è appassionato del genere, non sarà sorpreso di trovare come protagonisti cacciatori, vampiri, streghe, fantasmi, licantropi e sirene. Il modo in cui vengono introdotti i vari personaggi, gli stereotipi e le discriminazioni di cui sono tutti vittime a rendere questa lettura intrigante. Di forma Sangue di Mezzanotte è un libro adatto a chiunque prestandosi a diverse chiavi di lettura. Conclusioni diverse a seconda del vostro livello di approfondimento del testo. Di fatti, ad una lettura più innocente, ci troviamo davanti ad un racconto breve che incarna in pieno il genere di cui fa parte, restando piacevole tutto il tempo e mai noioso, concludendosi in un paio d’ore.
Scavando più a fondo, ed effettuando una lettura più attenta e meno innocente, per il tramite delle differenze fra le varie “razze” presentate nel libro, si affrontano temi molto maturi. Parliamo della discriminazione dovuta agli stereotipi, la paura nel rivelare un segreto, il dramma di una vita che non può finire, ed anche messaggi positivi legati alla volontà di sacrificarsi per gli altri e non solo. Al lettore il gusto di approfondire la lettura e cogliere tutti i messaggi nascosti del libro.
Valeria Augeri, l’autrice di Sangue di Mezzanotte
Nata il 23 febbraio del 1997, vive a Bisignano (CS), con i genitori e la sorella minore. Studia scienze della comunicazione e Dams, Sangue di Mezzanotte è il suo primo libro.
Un titolo chiave
Il titolo ha un ruolo chiave nel libro, con un periodico rimando che lega ogni capitolo ed ogni storia, forse ridondante ma proprio per questo in grado di segnarne il ritmo. Essendo un testo relativamente breve, 187 pagine, la presenza di un ritmo così incalzante fa si che venga letto tutto di un fiato. Proprio in virtù dei tanti personaggi introdotti, le tante storie che si intersecano, resta tanto spazio che si può riempire con ipotesi di ogni genere, ma che avremmo voluto, anche a costo di una lettura più pesante, “toccare con mano”.
Sicuramente un libro da avere, un interessante inizio e tanto potenziale per una nuova autrice che sicuramente ha ancora tante storie da raccontare.
Punti a favore
- Lettura scorrevole
- Adatto a tutti
- Innovativo
- Intenso...
Punti a sfavore
- ...ma breve
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