L’opera di Astrid Desbordes, con le illustrazioni di Pauline Martin, è un vero e proprio dialogo affettivo tra una madre ed un figlio. Ecco a voi la recensione di Mi vorrai sempre bene, mamma?
TITOLO: MI VORRAI SEMPRE BENE, MAMMA?. AUTORE: ASTRID DESBORDES, PAULINE MARTIN. GENERE: ALBO ILLUSTRATO. CASA EDITRICE: MARGHERITA EDIZIONI. ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2016.
Mi vorrai sempre bene, mamma? si rivolge ai bambini ma strizza l’occhio ai genitori, rappresentati fedelmente nell’essenza del ruolo della mamma. Parliamone meglio in questa recensione.
La trama | Recensione “Mi vorrai sempre bene, mamma?”: dialogo e amore
Il piccolo Ettore, nel suo lettino pronto per dormire, pone alla mamma una domanda semplice ma profonda: “Mi vorrai sempre bene?”
Ascoltando le parole della mamma, Ettore scoprirà le sfumature di un amore grande, in grado di fiorire ancor prima di quel che credeva.
Mi vorrai sempre bene? | Recensione “Mi vorrai sempre bene, mamma?”: dialogo e amore
Questa è la domanda che racchiude il significato del libro, si concentra tutto in queste poche parole e dalla risposta si intuisce facilmente quanto la storia sia di duplice prospettiva. Non parla solo ai bambini ma anche ai grandi portando i genitori a rivivere i sentimenti contrastanti legati alla loro figura e i piccoli al ritrovare il desiderio di rassicurazione tipico della loro età, e non solo.
Le parole che l’autrice consegna, quasi come fossero le sue, alla mamma del nostro Ettore rivelano un messaggio più che illuminante: l’amore di una mamma è incondizionato e costante. E lo si può denotare anche dai disegni dell’illustratrice Martin che vanno ad integrare il significato nascosto dietro quelle parole.
Vengono raffigurate situazione giornaliere, rappresentanti la quotidianità, in maniera intelligente e divertente. Ciò che sottolineano è il contrasto tra la situazione facile, in cui è scontato dire e voler dire “ti voglio bene” e quella più conflittuale, presente nella vita di tutti i giorni, in cui la stanchezza e gli imprevisti la fanno da padrone. Questo ha confermato l’affetto incondizionato e costante della madre.
Per sempre | Recensione “Mi vorrai sempre bene, mamma?”: dialogo e amore
Il “per sempre” nei bambini occupa uno stato temporaneo. Quando provano piacere per una determinata cosa si domandano se sia possibile protrarre quella condizione all’infinito. Si domandano, perciò, se l’amichetto sarà presente per sempre, se la mamma canterà per sempre la ninna nanna ecc ecc …
Queste domande sottolineano la paura che questa condizione muti e la volontà di prendere quei momenti piacevoli dalla vita di tutti i giorni e riviverli. Avviene poiché il bambino vive in un ambiente mentale semantico ove tutto è collegato e concatenato da varie condizioni. Un esempio classico è la punizione oppure il regalo. Ogni bambino sa che se non si comportasse bene non potrebbe mangiare un dolce, uscire a giocare ecc…
Tutto, ai loro occhi, è legato a condizioni ben precise e porta logicamente i bambini a sospettare che anche il bene, inteso come forza, emozione e sentimento, sia soggetto a queste restrizioni. Chiarendo il sentimento che la madre prova, ha sempre provato e sempre proverà, in loro si rafforza l’idea che esista davvero un “per sempre” ed iniziano a rendersi conto della differenza marcata tra i sentimenti e le loro manifestazioni.
Anche se non mi appartieni
Le ultime parole del libro sono queste, dette tra rammarico ed emozioni:
“Ti voglio bene perché sei il mio bambino, anche se so che non mi appartieni”.
Sì, perché la mamma sa che il suo bambino non le appartiene, sa che crescerà e dovrà lasciarlo andare. sa che il compito di un genitore muta nel tempo, che dovrà prepararlo a spiccare il volo e non impedirgli di volare. Quel bene sancirà un distacco inevitabile con il trascorrere degli anni e tale consapevolezza arricchisce l’albo di una delicatezza meravigliosa.
Astrid Desbordes
Astrid Desbordes è nata a Suresnes, Parigi, nel 1974. Inizia a scrivere per adulti sul tema della filosofia e solo dopo si dedica alla letteratura per bambini.
Punti a favore
- Rilassante
- Tenero
- Colorato
Punti a sfavore
- Ripetitivo nel testo
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