Questa di Orico IV300 doveva inizialmente essere una normale recensione, purtroppo però durante il percorso qualcosa è andata male. Scopriamo perchè
In corso d’opera abbiamo dovuto cambiare i connotati di questo articolo, che originariamente doveva essere una normale recensione.
Dal prodotto che ci era stato presentato, ci siamo trovati difronte a qualcosa che aveva dell’incredibile, cerchiamo di fare il punto della situazione.
Orico IV300: una recensione finita male
Il prodotto in questione è il recente SSD portatile di casa Orico, il modello Orico IV300. Quando ci è stato mandato abbiamo da subito iniziato a testarlo nell’utilizzo quotidiano, per poi passare successivamente ai test veri e propri.
Quello che però fin da subito si è visto, è che le velocità in scrittura/ lettura non erano neppure lontanamente vicine a quanto dichiarato dalla società. Inoltre, erano presenti diversi rallentamenti importanti. Così tanto importanti da portare a bloccare l’intero processo di Windows Explorer.exe. Questi lag, accompagnati da veri e propri blocchi totali del drive, portavano dunque ad una lentezza eccessiva persino durante la navigazione stessa tra le cartelle.
Questi problemi, hanno portato ad interrompere prematuramente i test, per cui questa non è una vera e propria recensione, ma un recap dell’accaduto.
I test che siamo riusciti a raccogliere
Inizialmente, credevamo che il problema fosse relativo alla gestione termica, davvero pessima. Ed effettivamente tutto lo suggeriva, le temperature a contatto erano così elevate, che vi era quasi il rischio di scottarsi. Abbiamo provato a rilevare le temperature con un termometro ad infrarossi.
Come strumento, non è certamente da considerare attendibile scientificamente al 100%, ma ci da un idea molto generale di quelle che erano le temperature a contatto. Inoltre, dalle dieci scansioni di prova eseguite, le prime cinque mostravano addirittura un segnale di errore per le elevate temperature.
Le velocità rilevate invece, prima di crash del sistema e che il drive iniziasse a disconnettersi di continuo, sono state le seguenti.
La scoperta inaspettata durante la recensione di Orico IV300
Da questa strana situazione, prendiamo la decisione di guardare sotto la scocca, così da toccare con mano l’ingegneria che dietro a questo prodotto. E proprio qui che scopriamo qualcosa di incredibile.
Prima però, diamo uno sguardo a cosa dice Orico in merito al suo dispositivo.
Quello che ci troviamo davanti è un drive difficilmente identificabile e, dall’indubbio protocollo NVMe. Ma soprattutto, non abbiamo trovato traccia del controller citato, ovvero il modello JMS583 prodotto da JMicron.
Quello che potete vedere dalle immagini è già abbastanza chiaro.
L’hardware adottato in questa soluzione – non sappiamo se è un problema della nostra singola unità oppure dell’intera catena produttiva – è letteralmente diverso da quello dichiarato. Non vi è il Master Control (deputato a pilotare la logic-board) JMS583 Revision A2, come ovviamente neanche sul drive sopra alloggiato, che, per giunta monta un controller SM2263XT.
Il drive poi, sembra avere un’interfaccia SATA, e il controller della sua logic board è un “Realtek RTL9210B”. Sono diversi i componenti che vengono spesso utilizzati in combinazione con drive SATA, come le memorie stesse.
In conclusione
Il messaggio che, a nome di tuttoteK vogliamo far passare è chiaro: noi abbiamo una missione, raccontare la tecnologia con passione, competenza e soprattutto responsabilità. La stessa responsabilità che abbiamo quando dobbiamo consigliare un prodotto all’acquisto. Mai, avremmo pubblicato oppure omesso una vicenda così eclatante, il rispetto verso i nostri lettori è per noi al primo posto.
Vi chiediamo dunque di condividere questo articolo, e farlo conoscere a più persone. L’unione tra consumatori, può a volte, cambiare le sorti di un prodotto in bene, o in male.
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