Non rimangono molti dubbi dopo quest’ultima edizione dei Nastri d’argento: “Il traditore” di Marco Bellocchio stravince, più che doppiando tutti gli altri candidati quanto a premi
La 73esima edizione della kermesse si è svolta ieri nella cornice del Teatro Antico di Taormina. Prodotti dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, con il patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali, i Nastri d’Argento 2019 premiano i migliori film italiani usciti tra il 1° Giugno 2018 e il 30 Maggio scorso. Quest’anno ha visto un palmarès di oltre quaranta titoli candidati, tra acclamati successi, opere prime e produzioni low budget.
Nastri d’Argento 2019: premi a senso unico
Tra le conferme, ovviemente salta all’occhio “Il Traditore”. Un ottimo prodotto, che avevamo già da tempo descritto nella nostra recensione. E, d’altro canto, aveva ottenutoi tredici minuti di applausi al Festival di Cannes 2019 (unico film italiano in corsa per la Palma d’oro) e un successo al botteghino. Il film racconta le vicende di Tommaso Buscetta (Pierfrancesco Favino), mafioso e successivamente collaboratore di giustizia. Tra attori, regia, sceneggiatura, montaggio e colonna sonora, guadagna ben sette riconoscimenti. “Il traditore” si conferma così il fenomeno cinematografico italiano della stagione, dopo il record di 11 nomination ai premi dei Nastri d’argento.
Il resto, poi, è tutto al femminile. La migliore attrice protagonista è Anna Foglietta per ‘”Un giorno all’improvviso”. Marina Confalone è stata la migliore attrice non protagonista per “Il vizio della speranza”. Un premio ai Nastri d’argento anche per Paola Cortellesi, per il suo ruolo comico in “Ma cosa ci dice il cervello“. Doppio premio per l’attore Stefano Fresi: Nastro per il miglior attore di commedia (per ben tre film: “C’è tempo”, “L’uomo che comprò la luna” e “Ma cosa ci dice il cervello”) e il premio ‘Nino Manfredi’.
Le sorprese della cerimonia
La miglior commedia quest’anno è stata “Bangla”, dell’esordiente Phaim Bhuiyan: un exploit contro i più blasonati avversari, che potrebbe anticipare nuovi successi. Tra gli altri premi speciali, il simpatico miglior cameo dell’anno di Adriano Panatta, per aver interpretato se stesso nel film “La profezia dell’armadillo”, per il quale è stato premiato anche il figlio d’arte Pietro Castellitto.
Ricordiamo poi che quest’anno per i vincitori dei Nastri tecnici (fotografia, montaggio, scenografia, costumi, sonoro in presa diretta e miglior casting director) la premiazione è avvenuta in diretta, presso il MAXXI dopo il voto di una speciale giuria di qualità. Tutti gli altri Nastri, come sempre, sono stati votati via mail e scrutinati dal notaio Alessandra Temperini.
Nastri d’argento 2019: tutti i premi
- Miglior film: Il traditore, regia di Marco Bellocchio
- Miglior regista: Marco Bellocchio – Il traditore
- Migliore regista esordiente: Leonardo D’Agostini – Il campione
- Miglior film commedia: Bangla, regia di Phaim Bhuiyan
- Miglior produttore: Bibi Film in collaborazione con Rai Cinema – Ricordi?, Una storia senza nome, Lo spietato
- Miglior soggetto: Paola Randi – Tito e gli alieni
- Migliore sceneggiatura: Marco Bellocchio, Ludovica Rampoldi, Valia Santella, Francesco Piccolo, in collaborazione con Francesco La Licata – Il traditore
- Migliore attore protagonista: Pierfrancesco Favino – Il traditore
- Migliore attrice protagonista: Anna Foglietta – Un giorno all’improvviso
- Migliore attore non protagonista: Luigi Lo Cascio e Fabrizio Ferracane – Il traditore
- Migliore attrice non protagonista: Marina Confalone – Il vizio della speranza
- Migliore attore in un film commedia: Stefano Fresi – C’è tempo, L’uomo che comprò la Luna, Ma cosa ci dice il cervello
- Migliore attrice in un film commedia: Paola Cortellesi – Ma cosa ci dice il cervello
- Migliore fotografia: Daniele Ciprì – Il primo re, La paranza dei bambini
- Migliore scenografia: Carmine Guarino – Il vizio della speranza
- Migliori costumi: Giulia Piersanti – Suspiria
- Migliore montaggio: Francesca Calvelli – Il traditore
- Migliore sonoro in presa diretta: Angelo Bonanni – Il primo re
- Migliore colonna sonora: Nicola Piovani – Il traditore
- Migliore canzone originale: A’ speranza – Il vizio della speranza, scritta e interpretata da Enzo Avitabile
- Premio Nino Manfredi: Stefano Fresi
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