Reduci dall’exploit di Come un gatto in tangenziale, l’accoppiata (anche nella vita) Riccardo Milani e Paola Cortellesi ci riprova con Ma cosa ci dice il cervello: la recensione sarà nuovamente positiva?
GENERE: Commedia. NAZIONE: Italia. REGIA: Riccardo Milani. CAST: Paola Cortellesi, Stefano Fresi, Tomas Arana, Teco Celio, Remo Girone, Vinicio Marchioni, Lucia Mascino, Ricky Memphis, Paola Minaccioni, Giampaolo Morelli, Claudia Pandolfi, Alessandro Roia, Carla Signoris. DURATA: 100 minuti. DISTRIBUTORE: Vision Distribution. USCITA: 18/04/2019.
Giovanna (Paola Cortellesi) lavora al ministero e conduce una vita grigia. Ma questa è solo una copertura dietro la sua vera identità , quella di agente della Sicurezza Nazionale. Bistrattata dalla madre e dalla figlia per sua monotona apparenza, decide finalmente di riavvicinarsi ai compagni di liceo per trovare nuova linfa. Costoro conducono una vita soddisfacente, eppure c’è qualcosa che non va: tutti subiscono vessazioni da un assortimento di italici prepotenti. Giovanna, mentre dà la caccia a un pericoloso terrorista, decide che non può restare a guardare l’umiliazione e il conseguente abbrutimento del suo Paese.
La scelta per mostrare i grandi difetti degli italiani cade sulla commedia. Una commedia all’interno di una spy story. Una spy story all’interno di una storia di critica sociale e rivalsa. Una matrioska di generi che, comunque, risulta efficace. Vediamo perché.
Ridare linfa alla commedia italiana | Recensione Ma cosa ci dice il cervello
Ma cosa ci dice il cervello ambisce a portare una ventata di aria fresca alla commedia italiana, da tempo asfittica e piatta. Insieme al duo Cortellesi-Milani, Giulia Calenda e Furio Andreotti ricompongono la stessa squadra ammirata in Come un gatto in tangenziale. Il prodotto finale è estremamente godibile e divertente.
La pellicola sa usare tutti i crismi del genere, gestendo bene i ritmi comici senza ricorrere a facili gag. Si affida, invece, a battute inaspettate in situazioni inaspettate. Le risate che ne vengono fuori e che echeggiano in sala sono delle più sincere e durature.
Un occhio all’azione | Recensione Ma cosa ci dice il cervello
Il tutto viene contornato da una spy story che vede Paola Cortellesi come protagonista inaspettata. Si nasconde dietro mille travestimenti, corre tra le strade di Marrakech come Ethan Hunt in Mission Impossible, incontra pericolose spie a Mosca. Questa attitudine di Ma cosa ci dice il cervello può risultare per alcuni godibile, ma in definitiva è il punto debole del film.
La parte di spionaggio passa infatti dalla discreta messa in scena di alcune ambientazioni alla claudicante rappresentazione di altre. In particolare, il quartier generale della Sicurezza Nazionale manca di realismo e nemmeno i dialoghi di Remo Girone possono celare questo dilettantismo.
Su Paola Cortellesi stessa, poi, il giudizio è ambiguo. Vende bene il suo ruolo di spia di rara astuzia e leadership, ma è davvero difficile immaginarla nel pieno dell’azione senza sorridere. Un aspetto positivo è che le sue scene di azione non prevedono inverosimili combattimenti corpo a corpo, ma solo inseguimenti.
Una commedia sociale | Recensione Ma cosa ci dice il cervello
Tra la commedia e la spy story resta spazio per una graffiante critica sociale. Ma cosa ci dice il cervello prende di mira l’endemico malcostume italiano, rovesciandolo a piene mani sul pubblico. Gli “antagonisti” del film sono i soggetti ignoranti e aggressivi, i greggi che seguono le mode e si curano con internet, gli altezzosi riccastri.
Chi ha mai avuto il dispiacere di fare i conti con il traffico romano si ritrova immediatamente nei panni di Giovanna. Il SUV fermo in doppia fila è la prassi in una viabilità sregolata. E questa è solo la punta dell’iceberg di una società che ha ormai perso le basi della convivenza civile.
Non c’è spazio per i buoni sentimenti in questo Paese, ma solo per una cinica divisone tra vessatori e vessati, urlatori e vittime silenziose. Riccardo Milani fotografa ciò con una risata spietata. Uno sguardo critico sul reale, che assume le sembianze di un piccolo bestiario sui difetti di un paese intorpidito. Un affresco spaventoso.
Il messaggio finale, assolutamente condivisibile, è che armandosi di un briciolo di senso del dovere si può vincere la quotidiana battaglia contro una babele di comportamenti scorretti. Anche senza i mezzi della Sicurezza Nazionale in mano alla Cortellesi.
Paola Cortellesi in un cast strepitoso | Recensione Ma cosa ci dice il cervello
Oltre che su una scrittura arguta il racconto può contare anche su una galleria di personaggi straordinariamente caratterizzati. In primis, Paola Cortellesi, nei panni della supereroina che combatte l’inciviltà a colpi di punizioni esemplari e trovate rocambolesche. La sua aria volutamente tra le nuvole la rende ancora più deliziosa.
Le fa compagnia una variopinta pletora di tipi umani personificati da un cast eccellente. L’insegnante serio e perseverante (Stefano Fresi) bullizzato da un figlio di papà . L’hostess esuberante (Claudia Pandolfi) che non riesce a far rispettare basilari norme di sicurezza. La paziente pediatra (Lucia Mascino) vessata dalla tuttologa di turno. L’allenatore di una squadra di pulcini (Vinicio Marchioni) che tenta di arginare la maleducazione di genitori sempre più competitivi e arroganti. E poi, come rimanere insensibili di fronte alla pirandelliana vecchia imbellettata inscenata da Carla Signoris?
In definitiva, non si può che rimanere deliziati dalle interpretazioni degli attori nostrani, sempre credibili, che non hanno nulla da invidiare agli altisonanti nomi delle star internazionali.
Italiani brava gente? | Recensione Ma cosa ci dice il cervello
Alla fine di Ma cosa ci dice il cervello rimane proprio questa domanda. La risposta ci costringe a guardarci allo specchio. In realtà è tutto fondato sulla scelta di vivere in civiltà . Magari qualcuno, dopo aver visto questo film, sceglierà la civiltà .
In conclusione, Milani e la sua squadra si confermano una buona scommessa per il cinema italiano. Ma cosa ci dice il cervello è nelle sale italiante dal 18 aprile. Consigliato per tutte le età , un mix comico educativo sicuramente da non perdere.
Punti a favore
- Paola Cortellesi, deliziosamente stralunata
- La comicità diretta ed efficace
- Un cast italiano di tutto rispetto
- La disincantata critica dell'Italia odierna
Punti a sfavore
- Il messaggio finale è, in realtà , un mero contorno
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