In questa recensione del JBL Charge 4 sviscereremo pregi e difetti dello speaker bluetooth made in USA. Questo nuovo modello della serie Charge di JBL ci avrà convinto? Scopriamolo in questa recensione!
Il JBL Charge 4 arriva negli store dopo il grande successo del suo predecessore (il Charge 3). Uno speaker che porta il peso di un grande marchio sulle spalle e che deve obbligatoriamente fare contenti i fan (e i detrattori) dello storico marchio.
JBL non rinnova non il look ma perfeziona i bassi e aggiunge qualche piccolo ma essenziale particolare al suo Charge 4.
Il Charge 4 si presenta con una struttura resistente, impermeabile offrendo la possibilità di ricaricare il proprio smartphone anche durante l’utilizzo.
Ovviamente non è tutto oro quel che luccica, rimanete allerta e scoprirete tutto quello che c’è da sapere grazie a questa recensione di JBL Charge 4.
Recensione JBL Charge 4: materiali e accessori top
Il JBL Charge 4 offre materiali di prima qualità. Lo speaker risulta resistente agli urti grazie alla struttura metallica che protegge la parte frontale e alla gomma che protegge lati e parte inferiore. Nella parte superiore troviamo (sempre in gomma) i tasti di funzione.
Il classico bottone di play (che se premuto due volte salterà alla traccia successiva), i tasti per il volume e il classico tasto per il JBL Connect. In centro invece troviamo il pulsante per la connessione bluetooth in fianco a quello per l’accensione e lo spegnimento.
Inutile negare che i materiali scelti sono rappresentativi della qualità che da sempre offre JBL che non si smentisce con questo Charge 4.
Sempre in gomma sono la sezione d’appoggio della cassa e lo sportellino che ricopre il vano dei collegamenti.
Al suo interno troviamo una presa di ricarica di tipo USB Type-C, un connettore per Jack da 3.5 mm (per collegare il vostro device in wired) e una presa USB che servirà per utilizzare il Charge 4 come una Powerbank. Il cavo di ricarica è ovviamente incluso nella confezione.
Come il predecessore anche il JBL Charge 4 offre un sistema waterproof che ne garantisce l’impermeabilità fino a un metro di profondità per trenta minuti. Il tutto grazia al sistema brevettato IPX7.
Recensione JBL Charge 4: bassi profondi in stile JBL
In vero e proprio stile JBL, il Charge 4 offre dei bassi profondi e molto facilmente apprezzabili. Anche gli alti sono stati perfezionati rispetto al suo predecessore e le 30 Watt di potenza offrono un buon suono al chiuso come all’aperto.
Nonostante il suono molto buono in alcuni brani c’è parso di percepire qualche punto della traccia ovattato come se l’impermeabilità della cassa costringesse l’audio in pareti invalicabili. Ma come detto è un effetto che si ritrova in una forma più unica che rara.
Il grande vero boccone amaro risiede nella poca innovazione che si riscontra fra il JBL Charge 3 e questo nuovo modello. Nonostante ci sia un miglioramento avremmo voluto avere qualcosa di davvero innovativo e non un perfezionamento del modello precedente. A mio modesto avviso questo modello avrebbe potuto tranquillamente chiamarsi “Charge 3.1”.
Ovvio è che il modello citato è di qualità dimostrata! Infatti il Charge 3 e fra le prime scelte di acquisto nelle classifiche mondiali! E non dubitiamo che anche questo modello saprà regalare le stesse gioie alla casa americana.
Un altro tasto dolente è la mancanza di un microfono dedicato. Questa mancanza impedisce di utilizzare lo speaker per telefonare. Il che obbliga l’utente a fermare la musica e prendere il proprio smartphone in mano per comunicare con l’interlocutore. Un vero peccato, anche se non indispensabile questa feature presente in altri modelli (come il JBL Boombox) sarebbe stata davvero gradita.
Recensione JBL Charge 4: qualche piccola mancanza in questo Charge 4
Una funzione che invece troviamo presente ma non proprio utilissima è quella di poter collegare fino a 100 speaker insieme per creare una vere e propria discoteca. Almeno che non siate dei veri e propri fan sfegatati o abbiate molti amici con la passione per questo marchio non credo userete mai al massimo questa peculiarità.
Un modo intelligente di usare questa opzione è quello di collegare due casse in stereo (scenario molto più plausibile). Per farlo potete scaricare e utilizzare una App dedicata che però non vi servirà ad altro se non a utilizzare questa funzione, controllare lo stato della batteria e abilitare (o disabilitare) i suoni accensione, spegnimento e pairing.
Ovviamente per sapere a che percentuale di autonomia (che è di circa 2oh alla massima carica) potete dare uno sguardo ai led posti sulla base d’appoggio della cassa.
Ecco le caratteristiche di questo speaker
- Versione Bluetooth: 4.2
- Impermeabilità IPX7: in acqua fino a 1 metro per max 30 minuti
- Potenza: 30 watt
- Peso 965 grammi
- Batteria da 7800 mAh (circa 20h di autonomia)
Recensione JBL Charge 4: chi dovrebbe acquistarlo?
Il JBL Charge 4 è il degno successore della sua serie. Il prezzo è congruo al pacchetto offerto e la possibilità di poterlo sfruttare in spiaggia, in piscina o all’aperto lo rende davvero invitante.
I difetti che compongono l’ecosistema di JBL Charge 4 non inficiano l’ottima qualità del complesso. Anche se data la forma della cassa avremmo voluto un audio a 360 gradi.
Se pur poche le differenze fra il modello precedente e questo rimangono sostanziali. Anche il prezzo non è molto differente fra l’uno e l’altro modello. Motivo in più per scegliere il Charge 4. Non sufficiente per passare al nuovo se avete il modello precedente.
- Con JBL Charge 4, il diffusore Bluetooth portatile con streaming wireless e un power bank integrato, colleghi fino a 2 smartphone o tablet e riproduci musica con un suono stereo potente e cristallino
Punti a favore
- Ottimi materiali
- Certificazione IPX7
- Ottimi bassi
Punti a sfavore
- Un modello nuovo ma non troppo
- Adatto ad ogni esigenza
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