Il single player: vituperato, denigrato, abbandonato. Ma i giochi single player sono arrivati veramente al capolinea e non hanno più nulla da dire? Le esperienze multiplayer on-line sono veramente superiori e rappresentano il futuro? In una parola: NO. Ma lasciatemi spiegare il perchè
Vi abbiamo già parlato della chiusura di Visceral Games da parte di Electronic Arts in un altro articolo. Come sapete, quindi, ci sono state reazioni a sostegno di Visceral Studio da parte di molti altri sviluppatori.
A far rabbia non è tanto la chiusura in sé, ma il motivo alla base: il gioco di Star Wars che i Visceral stavano sviluppando sarebbe stato troppo lineare e basato sul single player secondo EA. Non si parla di materiale di bassa qualità quindi, ma semplicemente di un gioco dalla forte componente narrativa.
Secondo EA il gioco non avrebbe incontrato i gusti degli utenti e le attuali di tendenze di mercato. Il publisher ha deciso di “congedare” gli attuali sviluppatori per affidare il progetto ad altri e convertirlo in qualcosa di diverso.
Quello che in tutta sincerità penso io è che l’unica cosa che il gioco non incontrasse fossero i propositi di guadagno di Electronic Arts. Perché è chiaro che un videogame multiplayer è in grado di generare profitti per molto più tempo di uno basato fortemente sul single player. Questo grazie alla creazione di una community on-line che per mesi giocherà e manterrà vivo l’interesse sul titolo, magari anche streammando su Twitch.
Ma questo non significa minimamente che un gioco on-line sia superiore ad un’esperienza da vivere solo con se stessi. Sarò Old-School, verrò forse da un’epoca in cui il multiplayer era basato su “il secondo pad lo porto io”, ma preferisco di gran lunga giocare off-line ad un gioco con una solida trama piuttosto che passare serate in rete con qualcosa che non mi arricchisce in alcun modo
È chiaro che questa, come l’intero articolo, è un’opinione puramente personale, ma non mi convincerete mai che un COD od un FIFA siano meglio di The Last of Us o Zelda. Non è un caso se, l’altro giorno, ad una serata on-line di Destiny 2 ho preferito una partita a Sky Force Anniversary (shoot’em up scaricato gratuitamente con il PS Plus di Ottobre). Il punto è che Destiny, e con lui tutti i giochi fortemente basati sull’on-line, dopo poco mi annoiano perché non mi raccontano più nulla.
Io cerco, voglio e pretendo una forte componente narrativa e single player nei giochi e non riesco a capire chi se ne disinteressa. Per me è come vedere un film o leggere un libro: la trama è importante per la qualità dell’opera. Purtroppo il mercato sta prendendo un’altra direzione, e non è solo EA che ha scelto di votarsi al lato oscuro. Square Enix ha dichiarato, non molto tempo fa, che in futuro i giochi single player non saranno più il focus dell’azienda.
Sono quindi assolutamente consapevole di rappresentare ormai una minoranza. Quello che mi chiedo, però, è se la maggioranza sia tale per scelta o per l’imposizione dei publisher, che hanno deliberatamente deciso di non investire più in opere single player tripla AAA.
Vi prego… toglietemi questo dubbio nei commenti!
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