Una settimana fa vi abbiamo presentato Oppaidius Summer Trouble!, la visual novel ecchi tutta italiana sviluppata da Vittorio Giorgi. Oggi siamo nuovamente qui per parlare di questo progetto vincente (ha già ampiamente superato la cifra richiesta sul noto sito di crowdfunding) e lo faremo leggendo le parole dello sviluppatore.
Ciao, Vittorio: questa intervista serve a presentare la tua visual novel Oppaidius Summer Trouble! Ma, prima di tutto, che ne dici di darci qualche informazione su di te, così da permettere ai nostri lettori di conoscerti?
Salve, sono Vittorio, ho disegnato vari fumetti in passato, e ora sto realizzando “Oppaidius Summer Trouble!”, che è il mio primo videogioco da creatore. Il disegno e i videogiochi sono le mie due più grandi passioni, e questo progetto le unisce.
Se un lettore scoprisse proprio in questo momento Oppaidius e ti chiedesse di spiegargli in poche parole di cosa si tratta, come presenteresti l’opera?
Si tratta di una “visual novel” di stampo nipponico, una specie di “libro game” interattivo. Si segue una storia e si decidono le risposte del protagonista, innescando così dei bivi nel gioco. Quando da ragazzino negli anni ’90 vedevo sulle riviste di videogiochi i primi giochi giapponesi “proibiti” per PC Engine, mi emozionavo e fantasticavo su quelle ragazze con i capelli colorati in modo assurdo… ho cercato di trasmettere quelle stesse “emozioni” con Oppaidius.
Provando la demo è che chiaro che Oppaidius risulta essere una fusione tra uno stile nipponico (il titolo stesso lascia pochi dubbi) e uno stile tipico delle commedie italiane anni ’80 e ’90. Ritieni che uno dei due elementi sia preponderante sull’altro o pensi di aver definito un equilibrio preciso?
Dei tantissimi commenti che ho ricevuto su Oppaidius, questo è il primo che cita le commedie italiane di quando ero ragazzino, e ovviamente mi fa molto piacere che qualcuno abbia notato quello “spirito” nel gioco… Non c’è un elemento preponderante, fin dal primo momento ovviamente il Giappone è stato d’ispirazione, ma non ho mai pensato di voler fare qualcosa di “giapponese al 100%”, sia perché ci sono già i giapponesi per questo, sia perché non ne sarei stato capace!
Se dovessi scegliere una singola opera (videogame, film o anime) che ti abbia ispirato alla creazione di Oppaidius, quale sarebbe?
Ogni giorno gioco, guardo e leggo molte cose, quindi mi è difficile dire cosa mi abbia ispirato di sicuro, ma se devo scegliere una opera direi la saga di Phoenix Wright di Capcom, per la caratterizzazione dei personaggi, e per come sono animati.
Come tu stesso affermi, Oppaidius non è un hentai (ovvero un’opera contenente scene di sesso esplicite) ma c’è il rischio che i meno informati bollino la tua visual novel come tale. Come ti poni di fronte a questo tipo di pregiudizi da parte di un fetta di pubblico che guarda con diffidenza tutto ciò che si rifà al mondo nipponico? In fase di ideazione del progetto questa idea ti ha scoraggiato in qualche modo? O hai fiducia che ci sia un pubblico ben informato e ben disposto verso questo tipo di prodotto (i risultati di Kickstarer già fanno propendere verso questa opzione)?
Questa sorta di pregiudizio che riguarda i prodotti giapponesi non l’ho mai compresa appieno, in Italia abbiamo una tradizione incredibile di fumetti erotici, con alcuni dei migliori disegnatori al mondo in questo campo… non vedo perché un italiano dovrebbe provare “diffidenza” verso prodotti simili giapponesi!
Per il resto, fin dal primo momento, ho sempre voluto fare il gioco che mi interessava, e personalmente non sono molto “incline” ai contenuti per adulti, cercavo più di fare qualcosa di “piccante”, senza curarmi troppo del riscontro del pubblico. Difatti avevo scelto un goal iniziale relativamente basso perché pensavo che in pochi sarebbero stati interessati. Né io, né Matteo [ndi: Matteo è un “caro vecchio amico” di Vittorio e si sta occupando della programmazione del gioco], che mi ha affiancato dalle prime fasi dello sviluppo, ci aspettavamo minimamente il riscontro che il gioco e la campagna Kickstarter stanno avendo.
Dalla pagina Kickstarter di Oppaidius possiamo leggere che, ad oggi, hai lavorato principalmente nel mondo dei fumetti: qual è la più grande sfida con cui ti sei ritrovato a confronto nell’iniziare a lavorare su un videogame?
Sono due approcci completamente diversi, ovviamente. Dal punto di vista del disegno, nel gioco ho dovuto disegnare vere e proprie “animazioni”, e si è trattata di una sfida completamente nuova, per me. Nel fumetto, le vignette sono “statiche”, devi dare l’idea del movimento in modo differente.
Leggere i nomi di compositori del calibro di Norihiko Hibino (MGS), Masashi Kageyama (Benkei Gaiden) e Tsuyoshi Kaneko (Yakuza) è di grande effetto: da fan, più che da sviluppatore di un gioco, quanto sei contento di questa collaborazione?
Come dicevo prima, ho da subito cercato di fare il gioco che avrei voluto giocare io, e la colonna sonora è stata immediatamente una delle mie priorità . Ho avuto la fortuna di aver avuto un contatto con alcuni musicisti giapponesi di cui sono grande fan, e che hanno partecipato a giochi leggendari, e sapere che faranno parte di Oppaidius è una delle cose che più mi rende orgoglioso del progetto, ovviamente.Â
C’è qualcosa che vorresti aggiungere per convincere i lettori a supportare la tua opera su Kickstarter?
“Oppaidius Summer Trouble!” è un gioco creato con amore e passione enormi. Ad esempio, anche i frame di animazione che nel gioco appaiono solo un secondo e una sola volta, hanno lo stesso numero di layer di colori (tanti!) dei frame base… spero vogliate dare un’occhiata alla demo. Grazie mille!
Non non possiamo fare altro se non invitarvi a nostra volta a supportare questo progetto indipendente italiano visitando la pagina Kickstarter di Oppaidius Summer Trouble!
Simone Pettine
15 Novembre 2017 alle 17:50Simone Scannella che te possino oh solo tu potevi intervistare per una roba del genere XD
Simone Scannella
15 Novembre 2017 alle 21:18è un prodotto originale per gli standard che abbiamo in Italia, e Vittorio Giorgi potrebbe aiutare a rendere meno di nicchia un genere da molti bollato o evitato a prescindere, ma che in realtà fornisce spunti (in questo caso sicuramente comici) molto interessanti, e regalerà risate e momenti divertenti a chi non giudica senza riserve un videogioco simile…e quindi perché no? 😀 Dai che ti ci puoi divertire anche tu XD