Ecco a voi NBA 2K Playgrounds 2: 2K avrà messo del buono in questo arcade? Scopriamo nella nostra recensione
NBA 2K Playgrounds 2 arriva dopo un anno e mezzo dal primo capitolo. Nel mezzo, abbiamo visto il gioco passare sotto le mani di 2K, già produttrice della versione “regolare” dei giochi di pallacanestro, colpita dalla “piaga” delle microtransazioni. Quel che interessa a noi, però, è se l’opera sia di qualità e se riesca a divertire, sia con la singola partita che sul lungo periodo.
Scopriamo tutti i dettagli all’interno della nostra recensione.
Sei SWAG o no? | NBA 2K Playgrounds 2 Recensione
NBA 2K Playgrounds 2 riparte da ciò che era stato costruito con il primo capitolo: una rosa di giocatori dalle fattezze caricaturali, partitelle 2vs2, nessuna regola e nessuna volontà simulativa. Il gioco si avvia regalandoci una manciata di pacchetti di figurine, di due tipi: gli SWAG, contenenti elementi estetici, e i pacchetti giocatori, che ci permettono di trovare i volti più (o meno) noti del Basket americano. Ottenuto un giocatore, possiamo usarlo in ogni modalità: purtroppo la situazione non è semplice come sembra.
Per iniziare, i giocatori partono dal livello bronzo, con statistiche molto basse. Per potenziarli, dobbiamo far loro ottenere esperienza e, sopratutto, completare sfide del genere “segna 10 canestri con tiri in sospensione da due punti in una partita Amichevole”, oppure “afferra un rimbalzo difensivo in una partita Stagione”. Allenare i giocatori, però, non è un processo istantaneo e, ve lo assicuriamo, non potrete potenziarne molteplici a meno di non dedicare al gioco molte ore per un lungo periodo.
Ovviamente, però, è prima necessario trovare i propri player preferiti e per farlo si deve acquistare le bustine con la valuta in game. Quest’ultima si ottiene lentamente e i pacchetti d’oro (che hanno più probabilità di contenere i Leggendari) hanno un costo elevato: i giocatori più frettolosi, che non hanno intenzione di dedicare molto tempo all’opera di 2K, potrebbero sentirsi fastidiosamente spinti a tagliare la testa al toro e sfruttare le microtransazioni (10€ per sbloccare tutti i personaggi inclusi nel gioco e quelli che saranno aggiunti gratuitamente in futuro).
Le statistiche basse, inoltre, limitano le nostre possibilità di successo nelle azioni in campo, costringendoci di fatto a dedicarsi al single player prima di cimentarci nel multiplayer. Non sarebbe nemmeno troppo grave, se non fosse che le modalità di gioco sono limitatissime. In singolo, oltre alle amichevoli e alle poco intriganti sfide da tre punti, abbiamo unicamente una modalità Stagione che si limita a farci giocare 15 partite di fila contro la CPU, senza alcun guizzo, fino ad arrivare ai playoff. Vincere una Stagione ci permette di sbloccare un giocatore e di passare alla difficoltà superiore. Il vero divertimento è legato al multiplayer competitivo che non sblocca alcunché: poco per sorreggere l’opera sul lungo periodo.
Fun or funny? | NBA 2K Playgrounds 2 Recensione
A conti fatti, però, una volta scesi in campo si gioca bene? La risposta è sì. L’azione è rapida, basata sulle statistiche ma comunque necessitante di un po’ di precisione. Il successo di un tiro si basa anche sulla posizione in cui ci stoppiamo e sulla nostra capacità di fermare l’indicatore nella zona verde della barra di caricamento. Possiamo tirare in sospensione, andare a canestro con una schiacciata, esibirci in finger-rolls, alley oop, crossover e finte. In fase difensiva possiamo bloccare i tiri in qualsiasi momento (niente regole, lo ripetiamo) e, oltre a rubare la palla, possiamo spintonare. Quest’ultima mossa, però, annulla i bonus casuali che si attivano con le giocate di qualità: parliamo di bonus alle statistiche, stamina infinita (utile per scattare, rubare palla e fare crossover) o punti extra in caso di schiacciate o tiri da tre.
Questi ultimi elementi aiutano a dare un po’ di varietà alla partita, anche se non sono perfettamente equilibrati. Varietà garantita anche dal punto di vista uditivo grazie alle molteplici telecronache disponibili e alla buona musica, adatta al contesto “street”. Parlando della grafica, invece, non possiamo non apprezzare i molteplici campetti disponibili che ci permetteranno di fare il giro del mondo: peccato che questo avvenga solo online, con il single player assurdamente limitato a due campi (uno per le amichevoli e uno per la Stagione). I modelli poligonali e le animazioni, infine, convincono.
Poco ma divertente può bastare? | NBA 2K Playgrounds 2 Recensione
NBA 2K Playgrounds 2 è un’opera limitata a causa delle poche modalità e della lentezza di progressione dei giocatori, ma al tempo stesso è un valido arcade che, nella singola partita, sa divertire. Non si tratta di un’opera che potrà donarvi molto, ma se cercate qualcosa da tenere istallato sulla vostra console per poterci fare una partita ogni tanto, senza pretendere di sbloccare tutti i giocatori, allora potrebbe fare al caso vostro. Certo, i 29,99€ richiesti sembrano un po’ troppi vista anche la presenza di microtransazioni, ma ognuno farà i propri conti e deciderà se NBA 2K Playgrounds 2 merita effettivamente tale spesa.
Punti a favore
- Divertente
- Visivamente godibile
Punti a sfavore
- Progressi lenti
- Microtransazioni non solo estetiche
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