I tempi per il riconoscimento del Coronavirus sono un po’ troppo lunghi, ma Alibaba ha la soluzione grazie alla sua intelligenza artificiale
Il Covid-19, conosciuto più comunemente ed erroneamente come Coronavirus, sta mettendo in ginocchio l’intero pianeta non tanto per la sua bassa aggressività, quanto per la sua velocità di contagio. Proprio questa celerità, unita ad una carenza di personale negli ospedali, sta mettendo in ginocchio il sistema sanitario nazionale di molti paesi compresa l’Italia. Dalla Cina, luogo d’origine del virus, arriva però una soluzione per l’individuazione rapida del virus: l’intelligenza artificiale.
Rapidità e accuratezza
Il machine learning ha, negli ultimi anni, fatto passi da gigante divenendo utilissimo nella medicina per l’individuazione, ad esempio, di tumori fin dalle fasi iniziali. Adesso, però, gli algoritmi di Alibaba si sono rivelati fondamentali per l’individuazione rapida del Covid-19: appena 20 secondi per formulare una diagnosi con un’accuratezza del 96%. A sviluppare tali algoritmi è stata la Damo Academy e la ricerca è stata pubblicata da Sina Tech News (tradotto in inglese da Nikkei Asian Review) e ha fatto immediatamente il giro del mondo.
L’istituto di ricerca cinese ha spiegato che il nuovo metodo usufruisce di complessi sistemi di analisi basati sul machine learning ed è stato testato su un campione di oltre 5 mila casi già confermati positivi. Ogni test ha rispettato le linee guida delle ultime ricerche effettuate sull’epidemia che, proprio negli ultimi mesi, si è rapidamente diffusa a livello globale rallentando i vari test di positività.
In quasi tutti i casi analizzati, mettendo a confronto le varie tomografie, l’Intelligenza Artificiale è stata in grado di distinguere i casi di Covid-19 da quelli una più comune polmonite. Tutto questo è stato effettuato in poco tempo e con un piccolissimo margine di errore. Certamente si accorciano di molto i tempi di ricerca del virus, considerando che attualmente un medico impiega tra i 5 e i 15 minuti per leggere una Tac ed elaborarne una diagnosi, con scansioni che a volte richiedono oltre 300 immagini da visionare.
Coronavirus: presto la nuova ricerca arriverà in più di cento ospedali
Dati i successi di questa tecnologia e di altre in fase di sperimentazione, come la rivale di Alibaba Ping An, dal 5 febbraio il sistema sanitario cinese (Chinese National Health Commission), prevede che in aggiunta del classico test dell’acido nucleico venga svolta una Tac per garantire una migliore efficacia nell’individuazione del virus. Queste le parole di Geoff Kau, co-presidente e dirigente del distaccamento Smart City della Ping An:
“Sin dal suo lancio, il sistema intelligente di lettura delle immagini ha fornito servizi a oltre 1.500 istituti medici. Più di 5.000 pazienti hanno ricevuto gratuitamente servizi intelligenti di lettura delle immagini. Il sistema può generare risultati di analisi in circa 15 secondi, con un tasso di precisione superiore al 90%.”
Il nuovo sistema di diagnosi, infatti, è stato già testato in molti ospedali cinesi ed è ufficialmente in funzione nella struttura di Qiboshan, a Zhengzhou, nella provincia di Henan. Questo ospedale è stato creato seguendo il modello dell’ospedale Xiaotangshan di Pechino, completato nel 2003 per fronteggiare la fiorente diffusione della Sars. Il sistema di Alibaba e degli altri concorrenti, secondo quanto riportato dai media asiatici, dovrebbe essere incluso in più di cento ospedali presenti nella provincia dello Hubei, focolaio primario del Covid-19.
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