Gli occhi degli osservatori astronomici e delle sonde puntati su Marte, hanno individuato dei curiosi bagliori verdi, che sono simili alle nostre aurore. Questi potrebbero indicare la presenza di ossigeno sul pianeta rosso
Gli astronomi hanno osservato un debole bagliore verde nell’atmosfera di Marte, probabilmente a causa della presenza di ossigeno. Questo fenomeno è ben noto sulla Terra e tale bagliore è tipico delle aurore e di altri fenomeni negli strati più alti dell’atmosfera, ma non è mai stato individuato prima in un altro pianeta. L’European Space Agency e l’ExoMars Trace Gas Orbiter (TGO) di Roscosmos hanno individuato tale fenomeno e hanno riportato le loro osservazioni su Nature Astronomy. La sonda sorvola Marte da ottobre 2016 e i suoi strumenti monitorano continuamente la composizione dell’atmosfera. Inoltre ha scoperto che la sua chimica cambia con le stagioni.
Il dott. Jean-Claude Gérard dell’Università di Liegi e principale autore della ricerca ha dichiarato:
Una delle emissioni più luminose viste sulla Terra deriva dal bagliore notturno. Più specificamente, dagli atomi di ossigeno che emettono una particolare lunghezza d’onda della luce che non è mai stata vista su un altro pianeta. Tuttavia, si prevede che questa emissione esista su Marte da circa 40 anni e, grazie a TGO, l’abbiamo trovata.
ExoMars Trace Gas Orbiter.
L’atmosfera marziana
L’atmosfera di Marte è solo l’1% di quella della Terra in termini di pressione ed è costituita prevalentemente da anidride carbonica. Secondo lo studio, l’ossigeno rilevato qui è un prodotto diretto di questa anidride carbonica. Una piccola frazione di queste molecole viene “frantumata” dalla luce ultravioletta del Sole, determinando il rilascio di monossido di carbonio e ossigeno. L’ossigeno si vede brillare nella luce visibile ma anche nell’ultravioletto. L’emissione visibile è 16,5 volte più forte di quella UV, qualcosa di molto diverso da quello del nostro pianeta.
Il dott. Gérard ha aggiunto:
Le osservazioni su Marte concordano con i precedenti modelli teorici, ma non con l’effettivo splendore che abbiamo notato intorno alla Terra, dove l’emissione visibile è molto più debole. Questo suggerisce che dobbiamo imparare di più su come si comportano gli atomi di ossigeno, che è estremamente importante per la nostra comprensione della fisica atomica e quantistica.
Un luminescente bagliore verde di ossigeno è visibile sulla superficie terrestre. Sono visibili parti del Nord Africa. NASA
Aurore marziane
Le osservazioni sono state condotte lo scorso anno, tra il 24 aprile e il 1° dicembre 2019, utilizzando l’insieme di strumenti, chiamati NOMAD (Nadir and Occultation for Mars Discovery) e usati per scansionare l’atmosfera di Marte da 20-400 km di altitudine. Gli strumenti erano puntati verso il bordo del pianeta e le osservazioni venivano condotte due volte ogni orbita o circa 24 volte al giorno. L’emissione di ossigeno era presente in ogni singola osservazione.
La coautrice Ann Carine Vandaele dell’Institut Royal d’Aéronomie Spatiale de Belgique, ha affermato:
L’emissione è stata più forte a un’altitudine di circa 80 km e variava a seconda della distanza tra Marte e il Sole, che cambia con il tempo.
Restano ancora molte incognite per quanto riguarda l’atmosfera marziana, ma questo tipo di osservazioni fornisce nuovi modi per sondare l’evoluzione dell’atmosfera del pianeta nel tempo. Non perdete d’occhio la nostra rubrica scientifica.
Lascia un commento