La gravità è maligna e strapperĂ via i meravigliosi anelli a Saturno. Potete star tranquilli perĂ²: sia voi, che i vostri figli, chi i figli dei figli dei figli dei vostri figli potranno goderseli
Saturno, il sesto pianeta del sistema solare e secondo per dimensioni, è sicuramente il piĂ¹ affascinante di tutti per via dei suoi anelli di polvere e ghiaccio che ruotano vorticosamente creando affascinanti strisce colorate. Questo gigante gassoso è costituito da un’enorme sfera di raggio pari a circa 9,5 volte quello terrestre e una massa pari a 95 volte quella del nostro pianeta data per la quasi totalitĂ da idrogeno. Proprio a causa di questo suo “leggero” sovrappeso rischia di perdere i preziosi anelli, che non hanno eguali nel raggio di miliardi e miliardi di chilometri.
Saturno, il gigante gassoso impreziosito dagli anelli
L’origine degli anelli di Saturno è tutt’ora sconosciuta, esistono due ipotesi egualmente valide. La prima fa coincidere la nascita dell’affascinante disco di polvere e ghiaccio con la morte di uno dei satelliti di Saturno, distrutto da una cometa o da uno scontro con un secondo satellite; la seconda ipotesi invece ritiene che gli anelli si siano formati dal materiale di “scarto” dopo la formazione del pianeta. Sembra inoltre che la composizione chimica del materiale che orbita attorno al pianeta sia molto simile a quella dei prodotti del criovulcanismo osservato in alcuni satelliti di Saturno come Encelado. Il criovulcanismo è letteralmente un vulcano ghiacciato: nei pianeti dove la temperatura è molto bassa il criomagma è rappresentato da acqua, ammoniaca o metano allo stato liquido che a causa delle interazioni gravitazionali con i giganteschi pianeti gassosi vengono espulse verso l’esterno tramite delle vere e proprie eruzioni. Parte del materiale di cui sono composti gli anelli potrebbe provenire dal crivulcanismo.
Crioeruzione su Encelado
La composizione degli anelli di Saturno è per lo piĂ¹ rappresentata da acqua congelata in cristalli e agglomerati di varia dimensione (da qualche centimetro a una decina di metri) che, riflettendo la luce, li rendono visibili da milioni di chilometri di distanza. Nonostante abbiano un’estensione notevole (partono da 6600 chilometri dalla superficie di Saturno e si fermano a circa 120.000 chilometri) sono sottilissimi, appena dieci metri! Alcune osservazioni all’infrarosso hanno evidenziato anche un enorme anello che si estende per circa 4 milioni di chilometri, molto rarefatto e formato da particelle e polveri alla temperatura di circa -157 gradi centigradi. Purtroppo questo gigante non riflette la luce visibile, ma è comunque impressionante.
Rappresentazione artistica dell’anello piĂ¹ esterno di Saturno, detto anello di Febe
Saturno: gli anelli verranno consumati dalla gravitĂ
Di certo un gigante come Saturno è abbastanza vorace, infatti sta risucchiando le particelle degli anelli alla massima velocitĂ prevista in base alle osservazioni delle missioni Voyager degli anni ’70. Oggi le stime sono state purtroppo confermate dagli ultimi dati della sonda Cassini pubblicati sulla rivista Icarus dai ricercatori del Goddard Space Flight Center della Nasa.Â
Secondo i calcoli degli astronomi la pioggia di acqua ghiacciata che dagli anelli precipita sulla superficie di Saturno potrebbe riempire una piscina olimpionica ogni mezzora, ovvero almeno 5 milioni di litri all’ora! Quando si dice “una doccia fredda”. A questo ritmo il materiale degli anelli verrebbe consumato in circa 300 milioni di anni. La sonda Cassini perĂ² ha evidenziato un secondo fenomeno che potrebbe accelerare il processo; infatti all’equatore la gravitĂ di Saturno è piĂ¹ forte, per via della distanza ridotta, e la caduta di materiale sarebbe di conseguenza piĂ¹ massiccia. Questo taglierebbe l’aspettativa di vita degli anelli di Saturno ad “appena” 100 milioni di anni.Â
Le particelle di ghiaccio degli anelli di Saturno
Ogni bambino interrogato sull’aspetto di un pianeta descriverĂ proprio Saturno con i suoi affascinanti anelli; ormai sono entrati nell’immaginario comune e sarĂ difficile rinunciarvi. Tuttavia secondo alcune recenti ipotesi avanzate dagli astronomi, il disco che ruota attorno a Saturno sarebbe un fenomeno di natura passeggera: mentre il pianeta conta circa 4 miliardi di vita, gli anelli sarebbero nati intorno a 100 milioni di anni fa e quindi adesso si troverebbero a metĂ del loro ciclo vitale. Siamo quindi fortunati e dobbiamo ringraziare la natura per essere apparsi proprio in questo periodo e la tecnica che ci ha dato gli strumenti adatti ad osservare lo spettacolo di Saturno con la sua fede congelata che, come tutte le cose, non durerĂ per sempre. Anche uno degli autori dello studio sulla morte degli anni, James O’Donoghue della Nasa, dichiara:Â
Siamo fortunati di poter vedere il sistema di anelli di Saturno. Se gli anelli sono temporanei, probabilmente abbiamo appena perso l’occasione di vedere sistemi di anelli giganti anche su Giove, Urano e Nettuno!
I giganti gassosi sono di sicuro dei corpi celesti affascinati, tra anelli, crioeruzioni, venti che soffiano a migliaia di chilometri orari e colori sgargianti continueranno ad affascinare gli occhi per milioni di anni, ma non per sempre! Dalla sezione scienza è tutto, per altre curiosità dal mondo naturale scorrete gli altri articoli!
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