MMark Zuckerberg ne parla da inizio 2019, ma quando tutto sembrava procedere per il verso giusto ecco che arriva la possibilità che Facebook, Instagram e WhatsApp restino separati
All’inizio di questo 2019, Mark Zuckerberg, il noto proprietario di Facebook, ha annunciato di avere in programma un accorpamento e un’integrazione tra Facebook, WhatsApp e Instagram. Secondo le fonti di Wall Street Journal e New York Times, la FTC sta in realtà valutando di bloccare proprio questa integrazione tra le tre piattaforme.
Mark Zuckerberg: tra problemi interni e politica americana
Zuckerberg ha sempre sperato di unire le tre piattaforme di comunicazione per migliorare l’esperienza utente, ma dal punto di vista societario la fusione delle tre piattaforme renderebbe molto più complicato smembrare Facebook. Quest’ultima opzione è voluta fortemente dalla senatrice Elizabeth Warren, nonché una delle più importanti candidate democratiche pronte a contrastare Trump alle elezioni presidenziali del 2020. La stessa FTC sta ancora indagando, inoltre, sullo stato delle acquisizioni di questi servizi e se queste possano essere giudicate come concorrenza sleale.
Il fondatore di Facebook aveva posto la fusione delle tre piattaforme anche su un piano legato alla privacy. Secondo Zuckerberg, infatti, la fusione di Facebook, Instagram e WhatsApp avrebbe portato ad un notevole miglioramento delle condizioni di privacy, perché in questo modo sarebbe molto più facile scambiarsi messaggi e criptati end-to-end con una minore interazione possibile da parte di Facebook.
Facebook, Instagram e WhatsApp secondo l’Antitrust
La FTC vede anche questa ipotesi piuttosto irrealizzabile, così come riconosce di avere poche possibilità di bloccare l’accorpamento. È estremamente difficile, infatti, che l’Antitrust americano e gli antitrust presenti in tutto il mondo decidano di intervenire su acquisizioni già autorizzate e completate. Pertanto l’unica possibilità è che tutti i funzionari dell’agenzia votino a favore della decisione della FTC e successivamente dovrebbe essere necessario presentare in tribunale un fascicolo giudiziario abbastanza convincente e solido per spingere un qualsiasi giudice a procedere contro la società Facebook.
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