Ad Arcidosso tre tronchi di pini pericolanti sono diventati una biblioteca: ora sono scaffali dove i visitatori del parco potranno prendere e leggere libri
Arcidosso è borgo medievale di poco più di quattromila abitanti nel Grossetano; il paese si trova ai piedi del Monte Amiata ed è uno dei tanti, caratteristici borghi del centro Italia. Eppure, ad Arcidosso sta per essere inaugurata una biblioteca veramente particolare. Una libreria all’aperto, i cui scaffali sono tre grossi tronchi di pino che lo scorso anno il Comune ha dovuto abbattere perché pericolanti.
Tre tronchi di pino sono stati tagliati e convertiti in veri e propri scaffali. La biblioteca sarà ospitata nel parco del Pero, che sorge nel centro della città tra due palazzi ottocenteschi: Pastorelli e la Greca. Un tronco sarà dedicato ai libri per bambini, e includerà volumi di favole e albi illustrati. Un altro, invece, proporrà i grandi classici della letteratura. Nel terzo, infine, troveranno spazio testi che raccontano la storia locale.
I pini sono stati abbattuti, ma i loro tronchi non sono andati perduti; anzi, sono diventati un’occasione per creare opere d’arte. I fusti di tre-quattro metri sono diventati “librerie artistiche” grazie al talento di Andrea Gandini, un giovane scultore romano. Gandini ha scolpito il legno per quattro settimane, e per ogni tronco ha inciso forme diverse.
In uno ha rappresentato una favola tibetana in cui un elefante sorregge una scimmia che a sua volta sostiene un coniglio e una colomba. Per il secondo fusto, invece, ha scelto la forma di quattro libri: quattro grandi classici della letteratura, ovvero la Divina Commedia, Pinocchio, Il piccolo principe e i Fratelli Karamazov. Nel terzo tronco è stata scolpita la rocca aldobrandesca e il profilo del centro storico di Arcidosso.
In ogni tronco è stata ricavata una piccola mensola dove verranno posti i libri; i visitatori del parco potranno prenderli e leggerli a loro piacimento, per poi rimetterli a posto una volta terminata la lettura. Molto più di una comune “little free library” (piccole librerie gratuite o le cassette per i libri all’interno dei parchi pubblici): il lavoro di Gandini ha dato vita a un’operazione sia letteraria che artistica, e tutto riciclando del legno. Il sindaco di Arcidosso, Jacopo Marini, ha invitato gli studenti della cittadina a dare un nome alla nuova biblioteca e ha dichiarato:
Diventando tre opere d’arte i tre pini continuano a vivere. Così si avrà la possibilità di leggere un buon libro e anche l’opportunità di vedere delle opere d’arte.
Il prossimo 26 aprile, inoltre, sarà anche il giorno della Festa dell’Albero. Sempre nel parco di Arcidosso saranno piantati tre giovani arbusti che andranno a sostituire i tre pini abbattuti. Gli alberi scelti sono un ciliegio, un faggio e un ginkgo biloba, un albero con origini antichissime risalenti a 250 milioni di anni fa. Una pianta robusta, che è riuscita a sopravvivere a catastrofi ambientali come lo scoppio della bomba atomica a Hiroshima e Nagasaki.
Siete di Arcidosso o della provincia di Grosseto? Perché non visitare questa nuova, originale biblioteca all’aperto?
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