Sottratti ad Intel oltre 20GB di informazioni riservate, al momento non è chiaro se la causa sia una stata una violazione della sua rete
Vittima di un gravissimo incidente di cyber security questa volta è il colosso di Santa Clara, Intel. Sono stati infatti sottratti alla società un’impressionante cifra relativa a documenti tecnici molto riservati. Documenti questi che non appartenevano solo ed esclusivamente ad Intel, ma anche a diversi partner e clienti.
Sono quindi finiti online oltre 20 GB di dati. Al momento non è chiaro se si tratti di una violazione della rete, e la cifra precisa dei dati sottratti. Le dichiarazioni di Intel al momento negano che si sia trattato di un attacco mirato ai server, le teorie più accreditate vedrebbero soggetti terzi come protagonisti della vicenda, e che avrebbero scaricato e condiviso in rete le informazioni riservate in questione. Senza ovviamente alcuna autorizzazione da parte della società.
Intel: sottratti oltre 20GB di dati riservati
Commenta così, sulla vicenda, un portavoce di Intel:
Stiamo indagando sulla situazione. Le informazioni sembrano provenire dal Centro risorse e progettazione per lo sviluppo di Intel che ospita dati condivisi con i nostri clienti, partner e altre società esterne registratesi per l’accesso. Riteniamo che questi dati siano stati scaricati e condivisi da terzi
Gli oltre 20 GB di informazioni sono stati divulgati tramite alcuni flussi di BitTorrent. La posizione di Intel al momento è ovviamente quella di determinare la provenienza di tali dati, e di quale materiale si tratti con precisione. Specialmente per ciò che riguarda i dati personali appartenenti ai sui clienti. Che per certi versi, rappresenta il danno più significativo.
Exconfidential Lake Platform release, questo il nome assegnato all’intera vicenda, ingegnere informatico svizzero Tillie Kottmann. Anche il primo uomo ad essersi reso conto della situazione attuale. Il noto leaker in questione ha rilasciato in merito le seguenti dichiarazioni:
La maggior parte di queste cose non sono state pubblicate da nessuna parte in precedenza e sono classificate come riservate, NDA o Intel Restricted Secret
Essendo questa, probabilmente, una delle fughe di informazioni più grande mai registratasi in passato, le informazioni hanno visto diverse informazioni riservate, specie di tipo tecnico, venir fuori su svariati prodotti.
Diverse sono le documentazioni relative alla progettazione di schede madri e BIOS. Informazioni di vitale importanza specie per i partner, in quanto permettono di sviluppare codici sorgente per CPU e chipset Intel. Tra i documenti sono stati scovati anche alcuni test e prove effettuate su schede madri e processori a partire dal 2018. Oppure test da Kaby Lake fino ai futuri Tiger Lake, addirittura, anche sensori sviluppati da Intel per SpaceX. Sono stati trovati poi diversi codici di test ed istruzioni di progettazione relativi all’architettura Cedar Island, l’architettura delle schede madri per Cooper Lake, Ice Lake e inoltre Whitley Platform.
Informazioni sulle prossime generazioni di processori Intel che logicamente, potrebbero danneggiare seriamente l’azienda, specie se si parla di backdoor. Altra informazione abbastanza imbarazzante, sono le password utilizzare da Intel, venute fuori dai leak. Password semplici come Intel123 o intel123 o I Accept difatti, pare infatti che venivano usate per la protezione di alcuni documenti riservati. Al momento la situazione è la seguente, di certo nei prossimi giorni Intel cercherà di risolvere la situazione, chiarendo qualsiasi tipo di dubbio.
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