Nel nostro consueto appuntamento mensile con un film classico, vi presentiamo la recensione di School of Rock, una commedia musicale che ha abbattuto molte barriere mantenendo intatto il proprio fascino
TITOLO ORIGINALE: School of Rock. GENERE: commedia, musical. NAZIONE: USA. REGIA: Richard Linklater. CAST: Jack Black, Mike White, Sarah Silverman, Adam Pascal, Miranda Cosgrove, Joan Cusack. DURATA: 105 minuti. DISTRIBUTORE: Paramount Pictures. USCITA: 2003.
Dewey Finn (Jack Black) è un adepto dell’heavy metal, che aspetta da anni una svolta per la sua carriera da musicista. Il suo stile poco commerciale, però, lo porta ad essere cacciato dalla sua stessa band che viene ingaggiata da un’importante etichetta. Si trova così a sbancare il lunario suonando in vari pub, ma senza svoltare mai. Squattrinato e vicino ad essere cacciato da casa, accetta, spacciandosi per il proprio coinquilino, un posto di insegnante supplente nella quinta elementare di una prestigiosa scuola. Qui si riscopre insegnante, e con le sue divertenti e trasgressive lezioni di rock e di vita, trasforma la sua classe in una banda di vispi rockettari, tra lo sgomento della preside e dei genitori.
Scritta (e interpretata) da Mike White e curiosamente diretta da un cineasta indipendente (Richard Linklater), School of Rock è un po’ commedia, un po’ musical e un po’ film di formazione. Il risultato è stato un eccellente prodotto, simpatica, intelligente commedia per famiglie. Nonostante lo scarso successo al box office italiano, la briosa recitazione e lo stile musicale ineccepibile gli hanno permesso di non passare inosservato anche nel corso degli anni.
Lo style rock | Recensione School of Rock
School of Rock è una vera e propria ode allo spirito del rock’n’roll. Una sorta di L’attimo fuggente, declinato su tonalità più energiche e popolari. Lo fa con leggerezza, come dovrebbe fare un film dedicato al rock. Un vero esempio per chi, magari assuefatto ad altri generi che vanno per la maggiore in TV o in radio, non ha avuto modo di confrontarsi con il vero rock. Con la sperimentazione, con l’energia, con i sani eccessi. Senza predicare, veicola voglia di libertà, di musica e di trasgressione creativa, in un’epoca sempre più grigia, controllata, diffidente.
Il rock non eliminerà i tuoi problemi. Ma ti permetterà di ballarci sopra.
(Pete Townshend)
Da questa pellicola traspare una passione sana e straripante per un’ideale di vita e di libertà propri del genere. L’utilizzo dei classici del rock è ragionato, prova di una cultura autentica. Al contrario di molti biopic, che oggi stanno vivendo un’epoca d’oro, non si usano solo successi mainstream. Soprattutto, le canzoni più note non sono viste come specchietto per le allodole. Tra gli AC/DC e i The Doors, i Clash e i The Who, trovano spazio anche canzoni inedite. Il tutto suggella, in quasi due ore di visione, gli eventi chiave di una vicenda incentrata sulla crescita e sul superare le possibilità.
Una meritata menzione d’onore va alla presenza delle musiche dei Led Zeppelin. La band è stata sempre restia a far utilizzare le loro canzoni nei film, sottoponendoli a un vaglio di qualità molto severo. Ma tutti coloro che hanno collaborato alla creazione di School of Rock le volevano. Tanto da avviare una sorta di petizione culminata con una pubblica implorazione da parte della star Jack Black, pubblicata tra i contenuti extra della pellicola. Una piccola ciliegina sulla torta.
Una commedia per tutti | Recensione School of Rock
La colonna sonora rappresenta la maggior parte del film, ma non è tutto. Linklater, infatti, nuota anche nelle acque della commedia. Nelle quali si muove con assoluta sicurezza. I tempi comici sono eccellenti, e il divertimento è assicurato per tutta la famiglia, rifuggendo dalla volgarità di molte commedie coeve. Di fatto School of Rock è stata la commedia dell’anno. La proposta di una puntigliosa lezione di storia del rock alla lavagna, a cui fa da contraltare una di matematica cantata, non ha poco di geniale.
Indispensabile, a tal proposito, anche la partecipazione di un Jack Black in stato di grazia. Da cultore del rock, interpreta il protagonista con una partecipazione ed una intensità encomiabili. Scatenato, senza freni, riesce ad essere al contempo svitato, rigoroso, brillante. L’aderenza tra l’attore ed il personaggio che interpreta è encomiabile. Già conosciuto per i suoi ruoli comici, con School of rock ottiene la sua consacrazione come attore poliedrico.
Fra tanto, non possono passare inosservati alcuni gioielli stilistici. Ci riferiamo, in particolare, ai titoli di testa, realizzati “in tempo reale” con rara consapevolezza della scenografia, e a quelli di coda, messi in sovrimpressione ad una lunga sessione di prove della novella band. E poi, la sequenza con la quale Jack Black introduce se stesso ed il suo “programma scolastico” agli attoniti studenti, vale da sola il prezzo del biglietto. Nonostante la parte della commedia sia preponderante, la componente emotiva non è messa mai in secondo piano. Anche con spunti di riflessione, più volte si mette sul tappeto il rapporto genitori-figli. E quella stessa ancestrale volontà di ribellione che, forse, originò il rock in primo luogo.
Musical moderno | Recensione School of Rock
Oggi i film più o meno musicali vanno molto di moda, ma un tempo meno. Qualcuno potrà ricordare Moulin Rouge, oppore Almost Famous. Film di assoluta qualità, ma piuttosto unidirezionali. School of Rock spicca tra questi, perché riesce a divertire e far riflettere, senza farsi sovrastare dalla parte musicale. Che pure, ovviamente, fa andare avanti la trama. Così, oltre al successo globale immediato, si è accaparrato lo status di film cult per generazioni di rockettari.
Il successo dell’operazione fu tale da generare un musical a Broadway, prodotto da Andrew Lloyd Webber, e una recente serie tv. Era in cantiere anche un sequel, che non ha mai visto la luce per via di una sceneggiatura ritenuta troppo forzata da Black e Linklater. In realtà, la qualità dell’originale non sono mai stati raggiunti. Forse la magia in questa commedia musicale è troppo delicata ed è destino rimanga intatta in questa iconica pellicola.
Un naturale successo
Forse in origine School of Rock è stato pensato solo per un pubblico appassionato del genere. In realtà l’operazione si è trasformata in un vero e proprio cult globale per via di una carica scoppiettante, una comicità per tutte le stagioni e un percorso di formazione che utilizza delle magnifiche canzoni per raccontare una ricerca di libertà e di riscatto. A ricordarci che, piccolo o grande, ogni sogno valga la pensa di essere inseguito.
Punti a favore
- La colonna sonora epica
- Jack Black e i suoi giovani colleghi
- Il sottotesto di film di formazione
Punti a sfavore
- Niente di rilevante
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