La saga The Legend of Zelda è meglio nota per il suo eroe in verde di poche parole (e molte urla): conosciamo meglio il mitico Link
Ora che il mese di aprile è al capolinea, ci separa poco meno di due settimane all’arrivo di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, in cui torneremo a vestire i panni da eroe del leggendario Link. Ma cosa definisce un guerriero così valoroso, in una saga che deve il nome alla principessa da salvare? Sarà il nome, mirato esclusivamente a delineare il suo ruolo di avatar in quanto tale (“link” come collegamento, legame)? Forse è la Spada Suprema, impugnata perlopiù con la mano sinistra? O è il simbolo della Triforza del Coraggio sul dorso della mano? In realtà, la ricerca di un singolo tratto distintivo lascia un po’ il tempo che trova.
Viene facile dimenticarlo, ma il protagonista non è (quasi) mai lo stesso, unico individuo dei giochi precedenti. Molte sono le sue (re)incarnazioni, le vite vissute e persino gli abiti. La sola costante è il suo ruolo di prescelto, per ergersi contro il male che minaccia periodicamente il regno di Hyrule. Può essere questione di un attimo. O meglio, di un atto di eroismo con cui un banale Hylia diviene il salvatore del mondo. Spesso occorre maturare e affrontare le prove di rito, ma lo spirito indomito di un vero eroe porta anche l’individuo più umile per sacrificarsi nel nome del bene comune. Lui simboleggia il coraggio in ognuno di noi.
Linea temporale unificata: studente d’armi rinato come apprendista fabbro – Zelda: Road to Tears of the Kingdom (parte 5: Link, l’eroe)
La genesi di Link lo vede come semplice studente in una Scuola d’armi sull’isola celeste chiamata Oltrenuvola (Skyward Sword), nonché amico d’infanzia di Zelda prima ancora di diventare un eroe (sotto). Ironia vuole che la ragazza interpreti la dea Hylia (di cui è la reincarnazione) nella cerimonia di Battesimo del volo in quell’anno scolastico. Scelto dalla dea, il ragazzo forgia la prima Spada Suprema sotto la guida di Faih, lo spirito che dimora in essa. Durante l’anno indossa l’uniforme da cavaliere, prima versione in ordine cronologico del classico abito verde (indossato da tutti, compreso il bullo Bado). Dopo l’esilio di Mortipher, si crede che si sia stabilito in superficie. Nel canone zeldiano, è il solo Link destrimano.
La prima reincarnazione di Link è anche uno dei pochi discendenti dell’eroe originario a non indossare da subito l’iconico cappello (The Minish Cap). Anche in questo caso è amico d’infanzia per Zelda, attualmente prima delle omonime regnanti nella sua dinastia, ma nasce come apprendista fabbro. A dimorare sulla sua chioma bionda è Egeyo, un Minish tramutato in cappello. Questo Link è il primo a brandire Quadrispada, allo scopo di affrontare Vaati e salvare la ragazza. Solo al termine del viaggio Egeyo dona al giovane una replica del leggendario cappuccio, futuro simbolo dell’eroe stesso.
Linea temporale unificata: scissione del leggendario Hylia e dell’intera cronologia – Zelda: Road to Tears of the Kingdom (parte 5: Link, l’eroe)
Anni dopo gli eventi di The Minish Cap, un’altra Zelda torna al piedistallo dove è stata riposta la Quadrispada (Four Swords). Purtroppo, i timori della ragazza erano fondati: il sigillo con cui il mago dei venti Vaati era rinchiuso ha ceduto. Il rapimento della principessa porta Link a brandire l’arma e dividersi così in quattro, per affrontare il male facendo squadra. Gli abiti degli altri tre, in fatto di gameplay, servono solo a chiarire lo svolgimento delle partite per i giocatori. Tuttavia nell’adattamento manga di Four Swords, a cura di Akira Himekawa, anche le personalità si sono divise. “Verde” è determinato e tenace, “Blu” è l’aggressiva testa calda, “Rosso” è ingenuo e ottimista, e “Vio” è quello calmo e controllato (qui sotto).
L’eroe rinasce durante la guerra civile tra i popoli di Hyrule. La madre lo porta al sicuro nella foresta dei Kokiri, e il nuovo Link cresce convinto di farne parte (Ocarina of Time). Come predetto dal Grande Albero Deku (prima che Ganondorf lo eliminasse), questo ragazzino è destinato a grandi cose. Partito con la fata Navi, il giovane diventa l’Eroe del Tempo, portatore della Triforza del Coraggio. Dopo sette anni di sonno, affronta Ganon impugnando la Spada Suprema. Tanti sono i Kokiri ad indossare i suoi stessi abiti, così come molteplici sono gli esiti di questo scontro per la salvezza di Hyrule…
Linea temporale della sconfitta: erede dei cavalieri reali in viaggio – Zelda: Road to Tears of the Kingdom (parte 5: Link, l’eroe)
L’Eroe del Tempo ha perso. I saggi esiliano Ganon, e le generazioni si susseguono. Un discendente dei cavalieri reali di Hyrule vive con lo zio per anni, per poi trovarlo in fin di vita nelle segrete del castello della principessa in seguito ad un messaggio telepatico di quest’ultima (A Link to the Past). Da quel momento, il viaggio dell’eroe lo vede riprendere in mano la Spada Suprema per poi affrontare e sconfiggere Ganon. Dopo la battaglia finale, Link esprime un desiderio e la Triforza, esaudendolo, rimette in ordine il regno di Hyrule in declino. L’eroe decide dunque di partire per un viaggio personale di addestramento.
Questo stesso eroe, durante il viaggio in mare, si ritrova nel bel mezzo di una tempesta furibonda. L’imbarcazione cede e si ritrova sull’isola Koholint (sotto) come naufrago (Link’s Awakening). La sua nuova avventura lo porta a scoprire il segreto dell’atollo quando sveglia il leggendario Pesce Vento: il mondo onirico nel quale è ambientato il gioco è frutto della mente della creatura. Nonostante questo, l’eroe compie il suo dovere e torna nel mondo reale, aggrappato ai resti della zattera. I completisti vengono però ricompensati più generosamente: una visione di Marin nel cielo limpido, suggerendo che almeno la soccorritrice di Link sia reale.
Linea temporale della sconfitta: Holodrum, Labrynna e Lorule – Zelda: Road to Tears of the Kingdom (parte 5: Link, l’eroe)
L’eroe delle due avventure precedenti ne vive altrettante in un brevissimo lasso di tempo. Dopo aver raggiunto il castello di Hyrule, un contatto inaspettato con la Triforza lo conduce a due regni in cui il suo aiuto è quanto mai indispensabile. Il regno di Holodrum è minacciato dal Generale delle Tenebre, il malvagio Onox, che rapisce la ballerina Din per seminare il caos (Oracle of Seasons). La terra di Labrynna è alla mercé della Sacerdotessa delle Ombre, la perfida Veran, nonostante i tentativi di Nayru di mantenere stabile il corso del tempo (Oracle of Ages, sotto). Onox e Veran stanno in realtà aiutando Koume e Kotake a resuscitare Ganon.
Il rituale incompleto lo riporta tra i vivi senza un briciolo di raziocinio, e forse è anche per questo che Link lo sconfigge senza troppi problemi. Non si sa altro dell’eroe di A Link to the Past, ma un altro emerge tempo dopo come apprendista fabbro. Visitato da un profugo della dimensione oscura di Lorule, quest’ultimo dona a Link un bracciale (A Link Between Worlds). Il regalo di Lavio consente all’eroe di entrare nei muri e, tramite delle crepe magiche, viaggiare verso Lorule, dove riporta la pace. Riparte poi per un nuovo viaggio, camuffando i suoi occhi (simili a una sua controparte in un’altra linea temporale, senza che lui lo sappia) e cambiandosi d’abito.
Linea temporale della sconfitta: il regno di Hytopia e l’ultima avventura nella Hyrule in rovina – Zelda: Road to Tears of the Kingdom (parte 5: Link, l’eroe)
La destinazione dell’eroe è il regno di Hytopia, un luogo modaiolo dove il vestiario è alla base degli stessi rapporti sociali. La principessa Fronzolina, simile a Zelda, viene maledetta da Lady Nonstille con una tuta aderente impossibile da rimuovere (Tri Force Heroes). Il padre chiama a raccolta ogni possibile eroe (sotto), così quello di A Link Between Worlds unisce le forze con i suoi gemelli e, con i poteri conferiti dagli abiti della stilista Madame Constille, pone fine al maleficio della malvagia sorella. Purtroppo, il fatto che esista un Link e si intrattenga così tanto lontano da Hyrule presenta non pochi problemi.
Hyrule è nella sua forma peggiore di sempre, ed è quasi interamente desolata (The Legend of Zelda, NES). Fortunatamente per il mondo, la Triforza della Saggezza è ben nascosta e l’ultima speranza per il regno giace nel fatto che Ganon, risorto, non ci abbia ancora messo le mani. Un viandante in verde recupera i frammenti della Triforza e, con essi, sconfigge Ganon. Tempo dopo, l’eroe compie sedici anni e il marchio della Triforza compare sul dorso della sua mano (The Adventure of Link). Il suo secondo viaggio lo vede risolvere il mistero del Grande Palazzo e ridestare la principessa Zelda dal suo sonno, chiudendo (per ora) l’epoca del declino.
Linea temporale del fanciullo trionfante: il regno di Termina, il Regno del Crepuscolo e il ritorno di Vaati – Zelda: Road to Tears of the Kingdom (parte 5: Link, l’eroe)
Torniamo agli eventi di Ocarina of Time e riscriviamone il finale: l’eroe ha vinto. Link torna nel suo tempo con la Triforza del Coraggio, e insieme a una giovanissima Zelda espone il tradimento di Ganondorf alla corona. Cercando la fata Navi, si allontana dalla foresta e finisce nel mondo distorto chiamato Termina (Majora’s Mask). Con l’aiuto della fata Taya riesce a salvare questa dimensione parallela da un’atroce apocalisse, ma della sua impresa (salvo un’incisione del bimbo sperduto dopo l’abbandono della maschera demoniaca sui ceppi nel bosco, sotto) non rimane alcuna prova. L’Eroe del Tempo, dopo la morte naturale, cerca un successore a cui tramandare le sue tecniche come spirito.
Tempo dopo, un contadino del Villaggio Tauro coltiva due hobby particolari: la scherma e l’equitazione (Twilight Princess). Lo Spirito dell’Eroe gli conferisce la Triforza del Coraggio, ma ben presto si ritrova tramutato in lupo a causa di un sortilegio. Unendo le forze con la principessa del Regno del Crepuscolo, Midna, il nuovo Link entra in possesso della Spada Suprema e pone fine al regno del terrore di un Ganondorf rinato. In seguito alla sua impresa, torna al Villaggio Tauro con i pargoli locali e gli abiti civili con cui ha iniziato il suo viaggio. Il suo discendente impugna di nuovo Quadrispada per sconfiggere Vaati e Ganon una volta per tutte (Four Swords Adventures).
Lina temporale dell’eroe assente: il Grande Mare, il Re Mar e la Nuova Hyrule – Zelda: Road to Tears of the Kingdom (parte 5: Link, l’eroe)
Torniamo indietro un’ultima volta: l’Eroe del Tempo ha vinto. Tornando al suo tempo, abbandona la Hyrule devastata da Ganondorf. Al ritorno di Ganon, l’unica opzione delle dee è ricorrere a un diluvio universale. Sull’Isola Primula, un ragazzo in blu riceve il leggendario abito verde come regalo di compleanno (The Wind Waker). Salito a bordo di Re Drakar (sotto), si imbarca in un’avventura per riportare la sorella minore Aril sana e salva dalla nonna. Ottiene la Triforza del Coraggio in fondo al mare, dove affronta un Ganondorf più saggio e, vittorioso, si aggiudica il titolo di “Eroe dei Venti”.
Partito con la ciurma di Dazel, il pirata in erba cerca un nuovo regno fino a quando non finisce nel territorio del Re Mar (Phantom Hourglass). Dopo aver esplorato il santuario del sovrano, Link e la fata Sciela riescono a salvare Dazel dal vascello fantasma in cui era scomparsa. Passano gli anni, e il pronipote dell’Eroe dei Venti sogna di diventare macchinista per le ferrovie di Nuova Hyrule (Spirit Tracks). Dopo aver ottenuto da Zelda gli abiti leggendari, esplora il mondo con lo spirito della Principessa a bordo del treno di Vittorino. Sconfitto il Re Demone Mallard, sceglie se lavorare come guardia reale o come macchinista, ponendo fine alla terza e ultima linea temporale.
L’ipersonno centenario del Campione in blu
Al termine di una delle tre linee temporali (o tutte quante?), i Campioni appartenenti a diverse etnie uniscono le forze per affrontare l’essenza oscura di Ganon, divenuta una Calamità di nome e di fatto (Breath of the Wild). Purtroppo, la corruzione si estende anche ai Guardiani, creature robotiche nate dal progresso tecnologico degli Sheikah. Zelda guadagna tempo imprigionando la Calamità Ganon per cento anni, mentre Link, membro dei Campioni e rappresentante del popolo Hylia, recupera le forze. L’esperimento di criogenia ha funzionato, ed è riemerso all’Altopiano delle Origini in tempo per tornare in azione.
In seguito alla sconfitta della Calamità Ganon, Link torna in contatto con Zelda e insieme a lei torna ad esplorare il mondo in rovina, con l’intenzione di riportarlo agli antichi fasti. Come abbiamo visto nel trailer di Tears of the Kingdom, tuttavia, Ganondorf è tornato alla forma originaria in veste di re del popolo Gerudo. Mancano praticamente due settimane al day one (12 maggio). Con l’arrivo del gioco avremo modo di capire fino a che punto la corruzione oscura lo ha intaccato, oltre a mandarne il braccio in apparente necrosi (qui sotto). Per quanto riguarda il periodo pre-lancio, l’ultimo appuntamento è per domenica prossima con il Re del Male in persona!
Ora sta a voi dirci la vostra: quanti Link conoscevate? Fatecelo sapere qui sotto, e come sempre non dimenticate di restare su tuttotek per tutte le notizie più importanti per i gamer e non solo. Per i vostri bisogni puramente videoludici, potete invece trovare i migliori sconti in formato digitale su Kinguin.
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