Mettiamo a tacere una delle questioni più annose per i fan di Zelda: ecco l’ordine cronologico della saga, compreso Tears of the Kingdom
A tutti i lettori che ci seguono, Buona Pasqua e bentornati alla seconda puntata (di sei, come per il nostro appena concluso Mese di Yoshi) del progetto “Road To” dedicato a The Legend of Zelda: Tears of The Kingdom, per un appuntamento che affronta una questione annosa e spinosa per i fan: l’ordine cronologico degli eventi della saga. Come abbiamo specificato nell’episodio introduttivo, la Grande N preferisce che ogni capitolo della serie alluda solo vagamente ai capitoli pubblicati in precedenza. La ragione consiste nell’evitare una sorta di “effetto MCU” (o, per restare nel videoludico, “effetto Kingdom Hearts”) al fine di non alienare i neofiti.
Peccato, però, che la lore della serie sia interconnessa quanto basta per contestualizzare meglio il “tridente” temporale che tocca tutti i giochi. Non c’è manciata di secoli tra la storia di un titolo e quella di un altro che tenga: c’è decisamente un filo conduttore. I fan hanno iniziato a mettere insieme i pezzi quando si sono accorti che Ocarina of Time, il capitolo per Nintendo 64 (e ironia vuole che la console avesse un controller soprannominato tridente, quando il gioco ha diviso la linea temporale in tre), combacia perfettamente con la backstory di A Link to The Past per Super Nintendo. Il colosso di Kyoto ha semplicemente ufficializzato ciò che i fan hanno sempre supposto. Allerta spoiler!
Gli albori di Hyrule – Zelda: Road to Tears of the Kingdom (parte 2: ordine cronologico)
Seguendo l’ordine cronologico, il punto di partenza dopo il creazionismo che abbiamo illustrato nella prima puntata di questa rubrica sono gli eventi di The Legend of Zelda: Skyward Sword. La dea Hylia rinuncia alla forma divina per poter usare la Triforza e impedire al demone Mortipher di mettere la terra a ferro e fuoco. Guidato da uno spirito, il primo Link tramuta la Spada della Dea nella Spada Suprema. Salvo eccezioni come la Quadrispada (di cui parleremo tra poco), ogni nuova incarnazione di Link brandisce quest’arma dall’elsa viola, nota anche come “la spada che esorcizza il male”.
Nonostante la sconfitta di Mortipher, che giurando vendetta lascia in eredità parte delle sue fattezze alle sue reincarnazioni (Ganondorf, Ganon, Vaati, Mallard e altri), la pace non basta. Nuovi maghi bramano al potere divino della Triforza, ma le dee Din, Farore e Nayru mandano degli Spiriti della luce sulla terra, esiliando gli stregoni al Regno del Crepuscolo. Il saggio Rauru erige dunque il Santuario del Tempo, e con esso sigilla l’ingresso della Terra Sacra: una dimensione parallela come il Regno del Crepuscolo, in cui custodire la Triforza. In seguito a questo evento, viene ufficialmente fondato il Regno di Hyrule.
La leggenda dei Minish e la Quadrispada – Zelda: Road to Tears of the Kingdom (parte 2: ordine cronologico)
Un popolo intero di esseri minuscoli, i Minish, donano all’ignoto Eroe degli Uomini un’arma magica, la Spada Minish, mentre la famiglia reale ottiene da loro la sacra Luce Dorata. Questo eroe respinge il male che tormenta Hyrule, ma al suo posto emerge una nuova minaccia: Vaati, stregone dei venti che mira alla Luce Dorata. Durante gli eventi di The Minish Cap, la prima reincarnazione di Link riforgia la Spada Minish per ottenere la Quadrispada, un’arma capace di quadruplicarlo. Vaati viene sconfitto, ma ritorna in tempo per gli eventi di Four Swords, avventura co-op inclusa con il port per GBA di A Link to The Past.
Link utilizza inavvertitamente la Quadrispada per liberare Vaati, ma lo sconfigge con l’aiuto dei suoi tre doppioni generati dalla medesima arma. Con l’aiuto di Zelda, anch’essa ormai reincarnata (e, seguendo l’ordine degli eventi, prima della dinastia a regnare su Hyrule), Link riesce non solo ad esiliare Vaati, ma anche Ganon in quella che sembra essere la sua prima apparizione nella linea temporale. Questo può causare un pizzico di confusione, perché le vere origini del demone dalle fattezze suine e antropomorfe al tempo stesso avvengono in Ocarina of Time, a cui stiamo per arrivare.
Guerra civile di Hyrule e scissione della linea temporale – Zelda: Road to Tears of the Kingdom (parte 2: ordine cronologico)
Le differenti razze di Hyrule sono ai ferri corti, al punto tale da far scoppiare una guerra civile vera e propria. Il monarca riesce a porre fine al conflitto, ed è da questo punto che il regno di Hyrule non è più composto dal solo popolo Hylia. Parleremo meglio delle differenti culture settimana prossima. Aver unito l’intero popolo non impedisce alle mele marce di farsi vive: Ganondorf, unico maschio nato nel popolo desertico delle ladre Gerudo dopo cento anni, come tale ne assume il comando e giura falsa fedeltà alla corona (Ocarina of Time). Tradendo i reali, Ganondorf invade la Terra Sacra ed entra in contatto con la Triforza.
A causa del suo squilibrio, riesce a ottenere solo il potere di Din (la Triforza del potere). Il Link di quest’epoca, detto Eroe del Tempo, dopo aver appreso di non far parte del popolo dei Kokiri (gli eterni bambini della foresta), estrae la Spada Suprema dal suo piedistallo nel Santuario del Tempo. È lui, risvegliatosi sette anni dopo aver ottenuto la Spada, a entrare in contatto con i Sette Saggi, in una Hyrule in rovina. Estrarre la lama ha portato Link nel futuro, nel corpo e nella mente, e ora che Ganondorf ha approfittato dei sette anni per prendere il comando il combattimento tra lui e l’eroe segna la divisione della linea temporale.
L’eroe viene sconfitto: linea temporale della Hyrule in rovina – Zelda: Road to Tears of the Kingdom (parte 2: ordine cronologico)
Durante lo scontro finale, Ganondorf ha dato fondo al potere rimasto nella sua parte di Triforza divenendo l’inarrestabile Ganon. La fine di Link lascia a Zelda e ai Saggi poche altre opzioni, e unendo le forze sigillano il demone nella Terra Sacra. La cosiddetta “Guerra dell’imprigionamento” getta le fondamenta per A Link to The Past, dove Ganon pianifica il suo ritorno da quel che resta del luogo dove è stato rinchiuso: il Mondo delle Tenebre. Nonostante lo stregone Agahnim sia riuscito a riportarlo indietro (con un rituale che per poco non è costato la vita a Zelda), il nuovo Link ha sconfitto Ganon e ha riportato la pace nel mondo recuperando la Triforza.
Partito per un viaggio di addestramento, l’eroe finisce per naufragare sull’isola Koholint (Link’s Awakening). In seguito, visitando il Castello di Hyrule, Link viene guidato dalla Triforza verso i regni di Holodrum (Oracle of Seasons) e Labrynna (Oracle of Ages), impedendo in entrambi che le streghe Koume e Kotake (tutrici di Ganondorf) riportino Ganon nel mondo dei vivi. Ciononostante, la divisione della Triforza è inevitabile: ancora una volta, quella del coraggio resta a Link, quella della saggezza dimora nell’anima di Zelda e, a sorpresa di nessuno, quella del potere attende solo che Ganon torni a incutere terrore.
Il regno di Lorule, Hytopia e la caduta di Hyrule – Zelda: Road to Tears of the Kingdom (parte 2: ordine cronologico)
L’androgino stregone Yuga emerge dal mondo parallelo di Lorule, un regno privo della sua Triforza (che appare come un trio nero di triangoli capovolti). Il suo obiettivo è quello di conquistare quella di Hyrule. Nonostante i suoi sforzi, il pavido mercante Lavio lo ha anticipato mettendo i suoi averi a disposizione del Link rinato. Yuga riesce comunque a resuscitare Ganon a Lorule, e si impossessa di lui (A Link Between Worlds). Dopo essere emerso vittorioso, Link maschera il suo aspetto per riunirsi con altri eroi nel regno modaiolo di Hytopia, salvando la principessa Fronzolina da un maleficio (Tri Force Heroes).
Nell’era successiva, in assenza di Link il Re attinge alla Triforza per riportare il regno agli antichi fasti. Nonostante la prosperità, la morte del sovrano vi mette fine. Il trono è conteso dalla Zelda rinata e dal suo vile fratello. Quest’ultimo esige di sapere dove trovare la Triforza del Coraggio, ma la principessa si rifiuta categoricamente di svelarne la posizione. Il fratello replica colpendola con un sortilegio, che la fa cadere in un sonno profondo. La prosperità del regno è finita. I confini di quella che un tempo era la Terra degli Dei si fanno sempre più stretti, e del mondo resta poco più di un cumulo di macerie.
Il termine della linea temporale dell’eroe sconfitto – Zelda: Road to Tears of the Kingdom (parte 2: ordine cronologico)
L’originariamente glorioso regno di Hyrule è nella sua forma peggiore di sempre. In questo periodo di vulnerabilità (The Legend of Zelda, NES), Ganon si risveglia. Il suo primo bersaglio è la Triforza del potere. La manifestazione fisica della Zelda dormiente divide la Triforza della Saggezza in otto frammenti, per poi nasconderli. L’ultima reincarnazione di Link inizia il suo viaggio nel bel mezzo del nulla, ma in una grotta vicina un eremita gli fornisce una spada per difendersi. Dopo un’estesa (ed estenuante) ricerca, l’eroe raccoglie gli otto frammenti e, dopo averlo messo alle corde, sconfigge Ganon una volta per tutte.
In un’era di relativa stabilità, lo stesso ragazzo affronta diverse prove lasciate in giro per il regno dal sovrano precedente (The Adventure of Link). Il prezzo per il fallimento è caro: l’utilizzo del sangue dell’eroe per resuscitare Ganon (“Game Over: Return of Ganon”). Dopo aver sconfitto un gemello fasullo generato dall’oscurità nel Grande Palazzo, Link risveglia finalmente la principessa Zelda dal suo lungo sonno. I tre pezzi che compongono la Triforza vengono riuniti nel regno di Hyrule, che da allora intraprende un lungo e meticoloso percorso di ricostruzione. La linea temporale dell’eroe sconfitto si chiude qui.
L’eroe trionfa e torna bambino: Termina e il Crepuscolo – Zelda: Road to Tears of the Kingdom (parte 2: ordine cronologico)
Tornate indietro di qualche paragrafo e vediamo lo scontro finale di Ocarina of Time come lo ha vissuto la stragrande maggioranza dei giocatori. Link ha vinto. Una volta riposta la Spada Suprema nel suo piedistallo, l’eroe si ritrova nel suo corpo da bambino. Tornato dalla principessa Zelda, Link ha modo di testimoniare contro Ganondorf, fermandone i piani prima che vengano realizzati. In possesso della Triforza del Coraggio, l’Eroe del Tempo si mette in viaggio per cercare la fata Navi a bordo della cavalla Epona. Una volta raggiunta una delle foreste vicine, però, Link viene disarcionato e si ritrova in un mondo parallelo.
La dimensione di Termina è una deformazione di Hyrule, dando ad alcuni dei suoi abitanti ruoli diversi (Majora’s Mask). Dopo aver preso il ruolo di tre esponenti di altrettante razze per onorarne le ultime volontà, pone fine alla maledizione con cui la maschera di Majora ha messo la luna in rotta di collisione con la terra. Intanto, ad Hyrule, le autorità cercano di giustiziare Ganondorf per il reato di alto tradimento. Siccome il suo possesso della Triforza della Forza (in una linea temporale nella quale non ha mai combattuto contro Link fisicamente) lo rende impossibile, l’unica opzione è esiliarlo verso il Regno del Crepuscolo, dove lo attendono i maghi traditori di molti secoli prima.
Il ritorno di Ganondorf e di Vaati: il termine della linea temporale del bimbo vittorioso – Zelda: Road to Tears of the Kingdom (parte 2: ordine cronologico)
Nonostante alcune alterazioni al viso (specie nel setto nasale e nei capelli), Ganondorf è più in forma che mai (Twilight Princess). Dopo il tempo trascorso nel Regno del Crepuscolo come spirito in compagnia del folle sovrano Zant (devoto religiosamente, e legato, a lui), Ganondorf fa il suo ritorno nel mondo della luce. Nonostante una maledizione che tramuta l’ultimo discendente di Link in un lupo, l’effetto è temporaneo e il piano di Ganondorf per riconquistare il potere finisce per fallire. Dopo uno scontro all’ultimo sangue, Zant si manifesta come allucinazione di un Ganondorf in fin di vita, spezzandosi l’osso del collo per finirlo.
Qualche secolo più tardi, però, Ganondorf si reincarna ancora una volta (Four Swords Adventures). Dopo aver ottenuto un potente Tridente (stavolta da intendersi in senso letterale!), si trasforma nel Re Demone Ganon. Inoltre, il re del male rimette in gioco anche Vaati, il demone al comando dei venti. L’eroe torna dunque ad impugnare la Quadrispada. Il quartetto dei Link riesce a sconfiggere Vaati e ad esiliare Ganon. Per la linea temporale dell’Eroe del Tempo bambino è tutto. La domanda è… se la “Hyrule di sette anni prima” ha sventato i piani di Ganondorf, che ne è di quella dove Link ha sconfitto Ganon per poi tornare nel suo tempo?
L’eroe trionfa e abbandona il futuro: il diluvio universale – Zelda: Road to Tears of the Kingdom (parte 2: ordine cronologico)
Link usa gli ultimi istanti della sua età adulta temporanea per finire Ganon, che ha rinunciato alla forma umana con cui era noto in precedenza. L’eroe torna alla sua età originaria, e in sua assenza la Hyrule conquistata da Ganondorf inizia a rimettere insieme i pezzi. A finire frammentata, però, è la Triforza del Coraggio, che si divide in otto parti. La pace apparente è solo temporanea: tempo dopo, Ganon fa il suo ritorno dal reame in cui è stato esiliato. Non essendoci modo di contattare l’Eroe del Tempo, le dee impediscono la distruzione del mondo giocandosi il tutto per tutto con un diluvio universale.
I picchi montuosi divengono ben presto isole, e Hyrule scompare lasciando il posto al Grande Mare. Ganondorf, visibilmente invecchiato, ritorna in vita (The Wind Waker). Link è ora un bimbo che vive sull’Isola Primula insieme alla sorella Aril, finché non torna a vestire i panni dell’eroe (in senso metaforico e letterale) in seguito al rapimento di quest’ultima. Guidato da Re Dafnes sotto le mentite spoglie di imbarcazione vivente, Link e la reincarnazione di Zelda (la piratessa Dazel) riuniscono ancora una volta la Triforza. Riassunta la forma umana, il Re tocca la Triforza per affondare Ganondorf e la vecchia Hyrule una volta per tutte.
La Clessidra Illusione e la Nuova Hyrule – Zelda: Road to Tears of the Kingdom (parte 2: ordine cronologico)
La principessa Zelda ha fatto la sua scelta: non è rimasto nulla della Hyrule sommersa che valesse la pena salvare. Per questo motivo, tornata ad essere Dazel, lei e la sua ciurma (Link compreso) si sono avviati in cerca di un nuovo mondo da ripopolare. Il viaggio procede fino all’incontro con il Re Mar nell’omonimo santuario (Phantom Hourglass). La Spada Suprema giace sul fondo del mare conficcata nella fronte di un Ganondorf pietrificato, quindi occorre una nuova arma per liberare il Santuario del Re Mar dal maleficio del demone Bellum. La Clessidra Illusione consente a Link non solo di sopravvivere, bensì di ricavare l’elsa della neonata Spada Illusione. (E trionfare.)
Nelle due generazioni a seguire, la missione di Dazel si compie: trovata la terraferma, lei e i suoi discendenti fondano una prosperosa Nuova Hyrule, dove gli Spiriti benevoli e la tribù Lokomo divengono i nuovi alleati della famiglia reale. La nipote di Dazel, ovvero una nuova Principessa Zelda, entra in contatto con Link, aspirante macchinista (Spirit Tracks). La nuova epoca di pace (e progresso, vista la tecnologia a vapore) dura poco, perché il Ministro Mirona resuscita l’antico Re Demone Mallard. In seguito allo scontro i Lokomo tornano in cielo, e il popolo di Hyrule trova una nuova patria.
Dove si collocano però Breath of the Wild e Tears of the Kingdom?
Abbiamo descritto la linea temporale primaria e le tre diramazioni nate da Ocarina of Time. Manca solo la collocazione cronologica degli ultimi due capitoli open-world della serie. Insieme al secondo episodio della collaborazione con Koei Tecmo (Hyrule Warriors: L’era della calamità, più canonico del crossover celebrativo Hyrule Warriors), Breath of the Wild e Tears of the Kingdom si piazzano al termine della linea temporale. Quale? Purtroppo la Grande N è tornata al tempo dell’ambiguità in merito, e Eiji Aonuma è stato volutamente sibillino parlando de “la stessa linea temporale di Ocarina of Time”. E grazie tante, aggiungeremmo.
Da qui, le teorie dei fan si sono accavallate rapidamente, e siccome il nostro incipit ha ricordato che la linea temporale è nata proprio come congettura dei giocatori è possibile che qualcuna riceverà le conferme tanto attese in futuro, se non addirittura in Tears of the Kingdom stesso. L’ipotesi più gettonata, ad oggi, rimane quella di Breath of the Wild al termine di ciascuna diramazione, o di una (logicamente inconcepibile) riunificazione dopo il bivio. Ne riparleremo al termine dello speciale di domenica prossima. Se non altro, la risposta a una domanda la riceveremo di certo: dopo l’informe Calamità Ganon che abbiamo sconfitto nel 2017, la mummia del primo trailer apparteneva a Ganondorf? Lo sapremo a metà maggio.
Ora sta a voi dirci la vostra: vi abbiamo chiarito qualche dubbio sui giochi? Fatecelo sapere qui sotto, e come sempre non dimenticate di restare su tuttotek per tutte le notizie più importanti per i gamer e non solo. Per i vostri bisogni puramente videoludici, potete invece trovare i migliori sconti in formato digitale su Kinguin.
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