Cosa occorre sapere prima che The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom ci travolga come un fiume in piena? Scopritelo insieme a noi
Quello di venerdì prossimo sarà tutto fuorché un day one qualsiasi, e vista l’ormai imminente uscita di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom abbiamo ritenuto utile radunare le informazioni utili per stilare uno dei nostri classici “cosa sapere”. Le labbra di Nintendo sono state parecchio cucite in merito, e anche dopo trailer e video di gameplay i dubbi che aleggiano sono ancora molti. Mentre le teorie si accavallano, però, abbiamo abbastanza carne al fuoco da ricavare un antipasto. E nel caso le puntate del nostro “Road to” pubblicate finora (storia di Hyrule, linee temporali, popoli ed etnie, la principessa e il suo eroe) non bastassero, abbiamo qualcosa che fa al caso vostro.
“Che rottura” – Cosa sapere di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom
Piaccia venire a sapere della cosa o meno, The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom si porta appresso un’eredità… abbastanza fragile da Breath of the Wild. La degradazione delle armi era un caposaldo del predecessore, e come abbiamo avuto il piacere (o dispiacere) di constatare seguendo la presentazione di Eiji Aonuma le armi si romperanno anche nel seguito. Naturalmente esiste una meccanica gustosa per venire incontro a questa scelta di game design, ma per quanto entusiasmanti siano certe alabarde elettrificate vi conviene venire a patti con l’idea di avere sempre bisogno di scorte per ogni arma.
Torna il misterioso popolo Zonai (forse) – Cosa sapere di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom
La lore che connette tra loro i vari titoli di Nintendo tende a non andare quasi mai da nessuna parte, ma le varie menzioni del popolo Zonai da Breath of the Wild potrebbero, da semi narrativi quali erano, decidersi a germogliare. L’architettura lasciata da loro in eredità in certe zone di Hyrule ha aperto molti interrogativi, ma visto che Aonuma si è lasciato sfuggire uno strumento raccolto da Link durante il suo gameplay è possibile che si faccia luce anche su questo popolo perduto. Perché stiamo cercando di trarre qualcosa da un dettaglio da niente, vi chiedete? Siccome l’oggetto nel video veniva chiamato “Zonai Charge”, forse si tratta di qualcosa di più sostanzioso!
Alla maniera di Magneton – Cosa sapere di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom
Gestire le proprie risorse era già importante nel predecessore, ma Tears of the Kingdom fa un passo avanti con il Compositor, con il quale potremo fondere più oggetti per crearne di nuovi. Dagli occhi dei pipistrelli (Keese, per chi è avvezzo allo storico nome inglese) sulle frecce per creare proiettili teleguidati ai martelli ottenuti unendo massi e rami, lo spazio per la sperimentazione è aumentato a dismisura. Non che non ce ne fosse già, viste le prodezze di alcuni giocatori di Breath of the Wild, ma trattandosi di un gioco open world ci sono momenti in cui si raggiunge lo stupore folgorante di chi, a suo tempo, provò Scribblenauts per la prima volta…
Vedi, Rare, è così che si fa – Cosa sapere di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom
Dopo… qualunque cosa fosse Banjo-Kazooie: Viti e Bulloni su Xbox 360, Nintendo ha voluto esplorare il concetto. Con risultati decisamente più soddisfacenti, se ci è concesso un pizzico di campanilismo videoludico. Unire tra loro gli oggetti con Ultramano permette di unire anche alcuni macchinari presenti nel mondo di gioco, risultando in veicoli improvvisati. O anche imbarcazioni e, perché no, pure aerei occasionali. In altre parole, il collante quasi letterale fa a sua volta da collante, stavolta più metaforico, per l’intera esperienza di gioco. Un conto è sfidare le nostre abilità, un altro mettere alla prova la nostra fantasia!
ǝuᴉluO ɥɔʇᴉʍS opuǝʇuᴉN ᴉp oʇuǝɯᴉƃloʌʌɐᴉɹ lǝp oᴉlƃǝW – Cosa sapere di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom
Oltre a Compositor e Ultramano, c’è anche un altro fiore all’occhiello per quel coltellino svizzero che è la Tavoletta Sheikah di Link. Già in Breath of the Wild con lo Stasys era possibile fermare il tempo per alcuni oggetti, ma il sequel preme ulteriormente sull’acceleratore con Reverto. In questo modo, un masso precipitato dalle Isole Celesti si trasforma improvvisamente in un ascensore. L’effetto non teme le grandi altezze da cui piovono le rocce; è possibile ripercorrere a ritroso la caduta nonostante la non poca distanza verticale compiuta dal macigno. E a proposito di ascensori…
Salirò, salirò, salirò, salirò, tra le rose di questo giardino – Cosa sapere di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom
Mentre Fortnite ci ha abituati ad entrare negli edifici passando per il tetto, qui avviene quasi l’esatto opposto. Se c’è un soffitto, con Ascensus è possibile volare verso di esso per poi attraversarlo, come se fossimo dei provetti fantasmi. Rischiamo comunque di diventarlo se sottovalutiamo l’altezza su cui finiremmo poi per trovarci, date le sempre presenti dinamiche termiche a cui fare fronte con un vestiario adeguato. Però l’esplorazione del territorio è decisamente più agevole così, rispetto alla necessità di dare fondo alla barra della stamina. Al punto tale da renderla quasi anacronistica, se ci concedete un piccolo appunto!
“I miei amici sono la mia forza, e io sono la loro” – Cosa sapere di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom
Per la maggior parte, la scorsa avventura di Link lo ha visto fare tutto da solo (un po’ come è ormai costretto a fare per quasi tutta la saga). Non stavolta, o almeno, non quando c’è bisogno di una mano! Abbiamo già visto del materiale in cui Link è affiancato dal principe degli Zora, quindi è lecito supporre che negli scontri chiave del gioco avremo la compagnia dei nostri alleati più fidati. Probabilmente la maggioranza dei boss saranno affrontabili con l’ausilio di questi NPC, sebbene il nostro unico cruccio a questo punto sia il level design dietro queste fasi. Compensare la difficoltà, del resto, sarà stata a sua volta una sfida per Aonuma!
“Riciclo, riciclo, riciclo” – Cosa sapere di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom
Sì, detrattori, vi abbiamo sentiti. La mappa di Hyrule è “la stessa” (virgolette d’obbligo) già vista in Breath of the Wild, ma non senza una dose consistente di cambiamenti. Il riciclo di assetti è usanza comune anche (o meglio, soprattutto) nell’industria videoludica di prestigio, e in passato ha saputo donarci delle vere e proprie perle (come Majora’s Mask, sviluppato in pochi mesi). Come se non bastasse, il materiale promozionale visto finora ha lasciato intendere che la mappa sia praticamente quasi raddoppiata con le sole Isole Celesti. Senza contare quelle scene sotterranee viste qua e là nei trailer…
Dov’è Andre di Astora quando serve? – Cosa sapere di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom
Le armi si rompono, e aggiungeremmo “grazie tante”, ma neanche la Spada Suprema sembra passarsela particolarmente bene. L’arma è forse la più iconica della saga, specie nella sua natura di flagello di ogni male, ma a quanto pare stavolta giocherà un ruolo più centrale anche a livello narrativo. Nei trailer l’abbiamo vista un po’ fuori forma, danneggiata e scolorita. Non sapremmo neanche immaginare il motivo di questa inaspettata fiacchezza, ma una cosa è certa: per quanto concepita come seccatura in fatto di gameplay, la cosa avrà ripercussioni serie sulla trama. Povero Link, aggiungeremmo.
Il bus della battaglia – Cosa sapere di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom
Prima abbiamo fatto un confronto con Fortnite senza neanche ricordarci di tenerlo da parte per quando sarebbe tornato effettivamente utile. Cioè adesso. Siccome nessuno si aspetta che si attenda la ricaduta dei già citati massi come se si dovesse prendere un autobus, nel gioco sono stati aggiunti elementi di gameplay anche per tornare sulla terraferma. Leggasi, ora è possibile fare skydiving alla stessa maniera di Jonesy, Ramirez e compagnia sforacchiante. Decidere la velocità di caduta e aprire la Paravela al momento giusto: la gestione delle grandi altezze, nel gioco, è stata riveduta e corretta. A dovere, verrebbe da dire.
Golem in erba – Cosa sapere di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom
Poco prima che Eiji Aonuma lo gonfiasse come una zampogna con il suo martello improvvisato, il gameplay da dieci minuti ha mostrato un piccolo golem come parte di una nuova categoria di nemici. Le forze oscure a quanto pare non bastavano: ci si mettono pure i robottini del caso, ed è mostrando loro che è saltato fuori il già citato strumento Zonai Charge. Le implicazioni sul popolo Zonai sono tante, ma a partire da venerdì prossimo potrebbero diventare obsolete. Chi lo sa? Nel dubbio, tenete d’occhio queste face nuove, perché è possibile che siano legate a doppio filo con la segretezza di Nintendo…
Ganondorf è tornato a far danni – Cosa sapere di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom
Dopo un lungo tira e molla ed altrettante visioni ripetute del trailer di annuncio del gioco, il video finale di presentazione ha messo in chiaro una cosa sull’antagonista. Ebbene sì: il nostro ultimo oggetto di analisi per la serie “Road To…”, ovvero Ganondorf (tornate su queste pagine domenica 7 maggio!), è tornato con l’intento di riprendere le redini dell’impero del male dopo la breve supplenza della quasi informe Calamità Ganon. Con Matthew Mercer (voce di Chrom) a doppiarlo in lingua inglese (dopo averne vestito i panni nella parodia dark There Will be Brawl), lo storico antagonista è pronto a confondere ancora di più quel groviglio che è la linea temporale della saga.
Paravele a pagamento – Cosa sapere di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom
Tears of the Kingdom vanta il supporto degli amiibo, e se avete imparato qualcosa dall’utilizzo che ne fanno le serie Mario, Kirby ed Animal Crossing è l’importanza di avere qualcosa di correlato alla medesima saga. Va da sé che è tanto meglio se avete degli amiibo dalla serie The Legend of Zelda, per ottenere qualcosa di più dei consueti materiali di rito. Per Breath of the Wild, era possibile avere a disposizione la cavalla Epona, un Link Lupo personale e gli abiti degli altri eroi della serie. Nel seguito, a quanto abbiamo avuto modo di capire, è possibile personalizzare la vostra Paravela.
Il mare di Hyrule è sempre più salato – Cosa sapere di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom
Non vogliamo allarmare nessuno di voi che sia sprovvisto della pecunia per fare proprio il gioco, ma dovreste sapere che i videogiochi di recente hanno iniziato a farsi un po’ più costosi di come li ricordavamo. Mentre PS5 ed Xbox Series X/S giocano al rialzo, Nintendo Switch si è soffermato sulla più (relativamente) tollerabile soglia dei 60 euro per titolo first-party. Non è questo però il caso dei due Zelda open world visti sulla piattaforma, per i quali si vola a quota 70. Naturalmente Doug Bowser di Nintendo of America non ha tardato a precisare che si tratta di un semplice caso di rapporto qualità/prezzo.
E hardware fu
Concludiamo con un promemoria: se volete griffare a dovere le vostre console per esternare la vostra fedeltà al mondo di Zelda, abbiamo buone notizie. Il 28 aprile è infatti uscita una variante a tema di Nintendo Switch OLED, priva del gioco ma dotata di dock e Joy-Con vestiti a festa per l’occasione. In quanto alle altre due aggiunte, ovvero un Pro Controller e una custodia sempre abbinati alla nuova avventura di Link, l’appuntamento con loro è previsto al day one. Ci vediamo, in tal senso, venerdì prossimo, il 12 maggio, per celebrare insieme l’ultimo traguardo di questa leggendaria saga!
Ora sta a voi dirci la vostra: abbiamo scordato qualche dettaglio? Fatecelo sapere qui sotto, e come sempre non dimenticate di restare su tuttotek.it per tutte le notizie più importanti per i gamer e non solo. Per i vostri bisogni puramente videoludici, potete invece trovare i migliori sconti in formato digitale su Kinguin.
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