Vi capita mai di andare su Netflix e non sapere cosa guardare? Tra film e serie ce n’è davvero per tutti i gusti, ma se volete approfondire tutta la bellezza dell’animazione concentrata in pochi minuti, allora vi consigliamo un cortometraggio come Modest Heroes dello Studio Ponoc
TITOLO ORIGINALE: Chīsana eiyū: Kani to tamago to tōmei ningen. GENERE: Animazione. NAZIONE: Giappone. REGIA: Hiromasa Yonebayashi, Yoshiyuki Momose ed Akihiko Yamashita. DURATA: 53 minuti. DISTRIBUTORE IN ITALIANO: Netflix. USCITA: 2018.
Lo studio, fondato nel 2015 per volontà di Yoshiaki Nishimura e Hiromasa Yonebayashi, nasce ufficialmente dopo che i due avevano terminato di “prestare servizio” presso lo Studio Ghibli del Sensei Hayao Miyazaki.
L’ultimo lavoro con il celebre regista ed animatore nipponico fu infatti Quando c’era Marnie e, proprio da quel film, il duo assolda anche numerosi altri animatori che avevano lavorato per lo Studio Ghibli coinvolgendoli nella loro avventura.
Dopo aver realizzato alcune pubblicità per le ferrovie giapponesi, lo studio Ponoc (tradotto dal croato significa “mezzanotte”) mostra al mondo la sua potenzialità con il lungometraggio Mary e il fiore della strega. Un titolo che, come da “tradizione” Ghibli, è basato su un romanzo al pari dell’iconico Il castello errante di Howl.
Ma lo studio vuole pensare in un’altra dimensione, in una maniera più “piccola”, in tutti i sensi con un cortometraggio collettivo suddiviso in tre storie. Queste rappresentano il primo volume del Ponoc Short Films Theatre uscito nel 2018 in Giappone e, a partire dall’anno successivo, anche sul catalogo Netflix mondiale.
Le tre storie di cui si compone il corto sono intitolate, rispettivamente, Kanini & Kanino (Kanīni to Kanīno), Life Ain’t Gonna Lose (Samurai Egg) ed Invisible (Tōmei ningen). Tutte spalmate in neanche un’ora, dimostrano tutte le capacità dello studio Ponoc che poi si è buttato in un altro cortometraggio sulle Olimpiadi di Tokyo. Ma sport a parte, direi proprio che è arrivato il momento di capire di che cosa parlano questi racconti incantati perciò, si alzi il sipario!
Kanini & Kanino | Gli imperdibili dell’animazione
La prima storia di Modest Heroes mostra subito tutta l’ispirazione che il lavorare con Miyazaki ha portato allo Studio Ponoc. Infatti si respira un’atmosfera che ricorda Conan il ragazzo del futuro e Nausicaä della Valle del vento. Due capisaldi, forse un po’ retro ma non per questo meno intensi, mischiati al documentario Microcosmos – Il popolo dell’erba.
Senza alcun dialogo, solo i nomi pronunciati e qualche esclamazione, la storia narra appunto di un microcosmo all’interno di un fiume con dei protagonisti umanoidi molto, ma molto piccoli. I protagonisti sono i due figli ed i genitori di questa piccola tribù.
Un giorno però, la madre incinta, deve allontanarsi e lascia il padre a badare ai due figlioletti. Tutto sembra scorrere bene, i tre cacciano con il loro bastone a chela di granchio (tenetevelo pure il vostro coltellino svizzero insomma), i pesci si prendono, ma uno di questi, e bello grosso, decide di attaccarli. Una volta disperso il padre, sarà compito di Kanini e Kanino andare a salvarlo (non so voi, ma mi ha ricordato Nemo), ce la faranno?
L’atmosfera generale è puramente sospesa e ovattata, del resto siamo sempre sott’acqua, lasciando che la protagonista sia la natura andando a zoomare su dettagli come lo scorrere dell’acqua, i piccoli granchietti, i ciottoli sul fondale e così via.
Come ciliegina sulla torta c’è poi una musica davvero commovente dove trovano più spazio malinconiche note di pianoforte ed un nostalgico fischio (non ai livelli dei western di Sergio Leone, ma ci siamo capiti) intervallati da melodie, a tratti, più “caraibiche” che ricordano il celeberrimo Super Mario Sunshine.
Life Ain’t Gonna Lose | Gli imperdibili dell’animazione
Tra i Modest Heroes di tutti i giorni ritengo che ci siano sicuramente i bambini con la loro innocenza e con l’idea di tutta una vita davanti alla scoperta del mondo e dei suoi meccanismi. Protagonista della nostra storia è il piccolo Shun che frequenta le scuole elementari e vive con i suoi genitori, solo che ha un piccolo problema che lo fa convivere con una siringa nello zainetto.
Infatti, durante la giornata dei test per le allergie ai bambini (vi prego, evitiamo inutili commenti infuocati in stile no vax, Bibbiano e così via perché non è il caso) scopre che deve convivere con una fastidiosa allergia alle uova tanto che ne prova una ripulsione immediata anche solo vedendole.
Questo lo fa stare male poiché, oltre al rischio di shock anafilattico, il piccolo Shun non può andare in gita con i suoi compagni di classe. Il piccolo però non vuole essere trattato diversamente con i pasti speciali preparati a casa e con i genitori che si preoccupano sempre per ogni sua mossa.
Le giornate si intervallano così, mostrando la crescita di Shun tra i primi dentini che cadono ed il linguaggio che cambia, ma un gelato sembra che complicherà le cose (da notare poi come l’animazione si stravolge come ad evidenziare il malessere) fino al punto che …
Andando ad analizzare la colonna sonora anche qui il è il pianoforte a scandire le note di un’infanzia passata non certo in una maniera così spensierata come si vorrebbe. Infine, per non scomodare nuovamente il Sensei riguardo alle citazioni, stavolta fate correre la vostra mente indietro fino ai tempi de I miei vicini Yamada o a La storia della principessa splendente per i toni più pastello e la generale atmosfera di fanciullezza che si respira in questi pochi minuti.
Invisible | Gli imperdibili dell’animazione
Ultimo dei Modest Heroes è forse uno dei più “letterari” e riscontrabile nella vita di giorni, se riuscirete a vederlo ovviamente. Il corto parte come una tradizionale mattinata dove il nostro protagonista si alza, si cambia, si prepara per andare al lavoro ed esce. Una cosa che egli fa tutte le mattine solo che, quasi come nei libri di Franz Kafka, egli è completamente invisibile!
Il nostro “eroe”, un salaryman come tanti in Giappone, lavora in una concessionaria dove però non viene notato da nessuno nonostante sia comunque vestito e porti con sé un pesante estintore (a cosa gli serve lo si capirà solo più tardi). La stessa cosa gli capita anche quando è in giro per strada tanto che, neanche le porte automatiche, si aprono al suo passaggio.
Come rimediare? Non essere visti, non essere toccati, fluttuare in balia dei venti della vita senza che nessuno ci possa dare un aiuto di qualunque tipo. Ma la vita è strana e, forse, la soluzione sta nelle parole ed in un gesto gentile da parte di un improbabile sconosciuto mentre le lacrime si fondono con la pioggia battente.
Forse tra il trittico qui proposto, Invisible è il più commovente anche perché sorretto dalle idee musicali del dj nipponico Yasutaka Nakata. Per quanto riguarda la citazione di un anime, beh, lo stile ed i movimenti dei personaggi può far venire alla mente Tekkonkinkreet – Soli contro tutti di Michael Arias con una “spruzzatina” del Lupin di Monkey Punch.
Consigli per gli acquisti | Gli imperdibili dell’animazione
Oltre ai diversi titoli già citati nel corso delle tre storie, come i lavori di Miyazaki ed il lungometraggio Mary e il fiore della strega, quello che vi conviene recuperare sono di sicuro tutti i lavori che vi mancano dello Studio Ghibli, incluso Ponyo sulla scogliera come inno all’infanzia, ma non solo. Perché limitarsi?
Per rimanere in tema di cortometraggi, un tassello immancabile è di sicuro Memories di Katsuhiro Ōtomo, inclusa anche la versione cartacea se possibile, per lo sviluppo di cortometraggi animati diretti da più registi.
Infine completate la “ricetta”, e qui bisogna metterci anche un po’ di testardaggine, condite il tutto con quello che il mercato dei DVD ed il catalogo di Netflix sono in grado di darvi. Se andata a frugare un po’ più in fondo, oltre ai titoli più conosciuti e in “tripla A”, scoprirete di sicuro delle autentiche perle dell’animazione che aspettano solo una vostra visione ed interpretazione.
In conclusione
In conclusione, quanto si può esprimere in neanche un’ora? Quanti sono i ricordi e le riflessioni che arriveranno a cascata durante la visione di Modest Heroes? Se si va ad analizzare il tutto in una maniera più approfondita, si potrà scoprire come nella prima storia vengano posti in evidenza i valori della famiglia, nella seconda le piccole imprese ed i “drammi” dell’infanzia e, infine, nella terza, come siamo circondati da molti invisibili attorno a noi.
Quanti protagonisti ed eroi improbabili ci circondano nella vita di tutti i giorni anche se non ce ne rendiamo conto? Del resto, come recitava un famoso pezzo del compianto David Bowie, “we can be Heroes, just for one day”.
Arrivati a questo punto, se volete essere sempre aggiornati sui classici dell’animazione, sulle serie TV del momento ed i film più avvincenti, allora rimanete con noi su tuttoteK per non perdervi neanche un secondo di celluloide!
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