Lo Studio Ghibli è il luogo in cui gli adulti possono rifugiarsi e godere di un lungometraggio animato che tutto è tranne che per bambini. Dalle menti di Hayao Miyazaki e Isao Takahata sono usciti fuori capolavori come La Città Incantata e Principessa Mononoke, ecco quindi alcune curiosità su questa casa di produzione
Quanti di voi conoscono Totoro? Le mani alzate saranno probabilmente tante, questo perché il simpatico guardiano della foresta è diventato il simbolo dello Studio Ghibli, casa di produzione che oltre a Totoro ha creato moltissimi altri capolavori che hanno anche portato un Premio Oscar, come nel caso de La Città Incantata. Se non avete mai visto un film Ghibli, ecco a voi uno speciale per neofiti con le pellicole adatte per iniziare.
Siete invece appassionati e volete saperne di più? Allora godetevi questo speciale di curiosità sullo Studio Ghibli!
Uno studio particolare | Curiosità Studio Ghibli
Lo Studio Ghibli non è di certo una casa di produzione normale o lineare come normalmente ci aspettiamo, dalla mente dei fantastici Hayao Miyazaki e Isao Takahata (che ci ha purtroppo lasciati non molto tempo fa) sono infatti venuti fuori lungometraggi animati che difficilmente possono essere eguagliati; ma non sono solo i loro lavori a caratterizzare chi lavora appunto nello studio, lo Studio Ghibli ha tanti aspetti unici.
Una delle tante particolarità è che nei titoli di coda dei film non viene infatti citato solo lo staff che ha effettivamente realizzato la pellicola, in quell’elenco potete infatti leggere il nome di ogni singolo componente dello studio in ordine alfabetico, dalle donne delle pulizie al gatto che lo studio ha adottato. Qui si pensa proprio a tutti!
Tornando ai lavori, non possiamo di certo omettere il fatto che lo Studio Ghibli ha fatto breccia anche nel cuore degli occidentali, non sempre aperti alle novità nipponiche; basti pensare che sul sito Rotten Tomatoes -uno dei maggiori punti di riferimento dell’informazione cinematografica- ben 18 pellicole Ghibli hanno totalizzato un indice di gradimento superiore all’80%.
Guarda verso il cielo | Curiosità Studio Ghibli
Hayao Miyazaki ama da sempre il cielo e gli aerei, temi ridondanti anche nelle sue pellicole come per esempio Porco Rosso, Laputa- il Castello nel Cielo e Si alza il vento. L’amore di Hayao per questo mondo nasce da molto lontano, addirittura è una passione che si porta dietro dall’infanzia in quanto suo padre era un ingegnere aeronautico.
Abbiamo citato Si alza il vento, non possiamo quindi non citare il battibecco che c’è stato dietro a questa pellicola! La Japan Society for Tobacco Control segnalò infatti Si alza il vento, questo perché il protagonista del film (un ingegnere aeronautico, appunto) e molti altri personaggi presenti fumano davvero molto durante la pellicola. Una scena che colpisce molto di Si alza il vento (e probabilmente quella che ha fatto più storcere il naso) è quella che vede il protagonista fumare in casa accanto alla moglie, malata di tubercolosi, perché questa non voleva si allontanasse da lei.
Nausicaä della Valle del vento | Curiosità Studio Ghibli
Quella di Nausicaä (che è solo formalmente un film dello Studio Ghibli, in quanto distribuito pochi mesi prima della fondazione della sua fondazione) è una storia con un forte tema sociale, qui viene infatti raccontato il tema dell’inquinamento e di come l’uomo debba rendersi conto che uno sfruttamento intensivo della Terra porti solo a conseguenze disastrose. Fin qui nulla di che penserete, ma anche questa volta lo Studio Ghibli ha avuto dei problemi.
Da Nausicaä della Valle del vento sono infatti sorti dei problemi quando Miyazaki, irato e infastidito, si rifiutò di concedere i diritti del film agli USA perché il Paese aveva deciso di edulcorare e tagliare la pellicola per omettere le scene di violenza. Questo non andò giustamente bene al regista, in quanto con quelle modifiche si sarebbe perso il senso del film.
La Città Incantata | Curiosità Studio Ghibli
Pensate che i battibecchi siano finiti? Mi dispiace per voi, ma non è così: gli attriti con gli Stati Uniti d’America rimasero, quando infatti La Città Incantata vinse l’Oscar nel 2003 Hayao Miyazaki accettò si il premio, ma non si presentò per ritirarlo. Il motivo esposto dal regista era che egli non aveva intenzione di recarsi in uno Stato che stava portando avanti una sanguinosa guerra contro l’Iraq.
La Città Incantata ha inoltre rischiato di non venire mai alla luce, questo perché dopo Principessa Mononoke Miyazaki ebbe un forte crollo nervoso e decise di ritirarsi dalla scena; fortunatamente cambiò idea e oggi possiamo godere di un meraviglioso lungometraggio la cui produzione è costata ben 19 milioni di dollari!
Ne La Città Incantata vediamo come protagonista Chihiro, una ragazzina molto coraggiosa. La scelta di un’eroina femminile (che si presenta in realtà in molti altri titoli dello Studio Ghibli, Ponyo o Kiki consegne a domicilio per citarne solo due) fu di Miyazaki, il quale voleva creare un personaggio femminile forte in cui donne e bambine si sarebbero potute rispecchiare. Nonno Hayao ha poi, come già detto, ripreso varie volte nelle sue pellicole il tema delle donne coraggiose, e noi non possiamo che ringraziarlo per l’enorme ispirazione che ci ha donato.
Il mio vicino Totoro | Curiosità Studio Ghibli
Come ultimo film non possiamo che citare Il mio vicino Totoro, il cui protagonista ha incantato così tante persone da essere diventato un degno rivale di Topolino, basti pensare che nel 2020 verrà inaugurato in Giappone un parco divertimenti tutto dedicato a questo simpatico guardiano della foresta!
Ma chi è Totoro?
Totoro è la fusione tra un orso, un procione e una talpa, è un guardiano della foresta e il suo nome deriva dalla parola Troll, che però la piccola Mei storpia in Totoro. Adorabile, non è vero?
Ma di Totoro non esistono solo dolci storie, c’è infatti una creepypasta (smentita da Miyazaki) che vuole Totoro uno shinigami, un Dio della morte La teoria nasce dal fatto che la storia si sviluppa nelle campagne intorno a Sayama, città in cui scomparve una ragazza che venne ritrovata morta durante il mese di maggio. E proprio il mese della triste vicenda si lega a Totoro, le due protagoniste hanno infatti il nome legato al mese: Mei sarebbe infatti una storpiatura di May (maggio in inglese), mentre Satsuki significa maggio in lingua giapponese. Ma non spaventatevi, come abbiamo già detto la teoria è già stata smentita, potete quindi godervi la pellicola in tutta serenità!
Queste sono le curiosità che abbiamo voluto condividere con voi riguardo allo Studio Ghibli; ricordatevi di non smettere mai di sognare e di guardare il cielo, perché solo così si resta bambini.
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