Retrogaming e sequel vanno d’accordo e a dimostrarlo è Donkey Kong Country 2: Diddy’s Kong Quest
Siamo verso la fine del 1995 e sul mercato videoludico mondiale si è affacciato un altro protagonista che avrebbe dato i natali a grandi saghe, ed altrettanto intensi platform, come Crash Bandicoot, Spyro, MediEvil e così via. Naturalmente ci stiamo riferendo alla prima PlayStation di casa Sony, ma teniamo conto che quelli erano ancora gli ultimi mesi dei 16 bit.
Questo era infatti un terreno di gioco dove si stavano affrontando altre due case videoludiche, da una parte c’era infatti il Super Nintendo Entertainment System e dall’altra il Sega Mega Drive, grazie alle loro due mascotte più celebri come Super Mario e Sonic.
La Grande N, però, aveva anche un altro personaggio che, partendo dai cabinati, è giunto allo SNES. Un primate forte e cocciuto che sfoggiava con fierezza, ed un pizzico di ignoranza, una sgargiante cravatta rossa. Ovviamente il nostro amico verrà ripreso anche in seguito con altri titoli a lui dedicati ed apparizioni, ma questa volta Nintendo e Rareware hanno pensato bene di focalizzarsi sul suo fido amico. Tra novembre e dicembre del 1995, infatti, arriva sugli scaffali di tutto il mondo Donkey Kong Country 2: Diddy’s Kong Quest.
Un titolo che, in pochissimo tempo, è diventato il secondo gioco più venduto del 1995 assieme ad un altro sequel, ovvero, Super Mario World 2: Yoshi’s Island. Un gioco dove, ad essere protagonista della vicenda, era un “comprimario” ed è ancora oggi un grande classico del retrogaming. Indossate dunque il vostro berretto portafortuna, erano sempre gli anni Novanta, fate una bella scorta di banane, rispolverate il vostro SNES e torniamo nella nostra isola delle scimmie preferita!
Una prima grande avventura per i piccoli
Al pari del primo capitolo della saga, anche qui si devono ringraziare Tim Stamper e compari della Rareware, si è cercato di rendere ancora meglio una simil tridimensionalità all’interno di una console a 16 bit con due dimensioni a disposizione. Naturalmente la missione è perfettamente riuscita ed il gameplay è risultato molto più fluido e colorato andando a sposarsi benissimo con la fantastica colonna sonora di David Wise.
Inoltre, doppio bonus, il titolo ha permesso alla piccola scimmietta con il cappello, di comparire in tutta una serie di grandi giochi della Nintendo. Dal suo titolo di corse su kart fino alle avventure in 3D sul Nintendo 64 passando poi per i vari giochi sportivi, i capitoli di Mario Kart e persino quelli di Super Smash Bros.
Insomma, la coppia di primati che spaccano tutto ha superato la prova del tempo ed ancora oggi sono tra le icone più amate dai fan della Nintendo assieme al mitico Super Mario, al prode Link, all’intrepida Samus, al simpatico Kirby e così via. Ma passiamo ora a vedere come si è “comportato” il nostro amico nella sua avventura!
Storia e personaggi: Retrogaming – Donkey Kong Country 2: Diddy’s Kong Quest
Come avrete ben capito, qui siamo di fronte ad un’altra epica avventura in stile platform dove i protagonisti sono, per l’appunto, il nostro buon Diddy e la fidanzata Dixie (l’anno successivo avrà anche lei il suo titolo su SNES con Dixie Kong’s Double Trouble!) alle prese con delle nostre vecchie conoscenze. Prima di tutto, questa volta è il buon Donkey a venir rapito dai coccodrilli pirata e portato sull’Isola dei Kremling. L’unico modo per renderlo libero parrebbe il pagamento di un riscatto, tutte le banane dell’isola dei nostri eroi, ma la famiglia non ci sta affatto.
Ad ogni modo, nonostante le rimostranze dei familiari, toccherà alla nostra coppietta ricoprire il ruolo di salvatori e farla pagare a Kaptain K. Rool ed alla sua ciurma di scagnozzi antropomorfi. Una storia piuttosto semplice, e che ci fa ricordare la Principessa Peach in quasi tutte le sue apparizioni da rapita, ma che comunque è risultata più che sufficiente per coinvolgere i giocatori.
Il nostro piccolo eroe già lo conosciamo un po’, possiamo dire la stessa cosa della sua fidanzata Dixie? Probabilmente no! Prima di tutto va detto che la si può riconoscere per il suo vestitino rosa, anche lei porta il cappello, e per la lunga treccia bionda che le consente di planare, afferrarsi gli uncini ed anche lanciare degli oggetti contro i nemici. Il tutto condito dalla consueta gomma da masticare sempre in bocca.
Proseguendo poi nel gioco ci si troverà davanti ad altri personaggi che si riveleranno particolarmente utili nel corso della nostra avventura. Potremo infatti salvare la nostra partita grazie all’anziana insegnante del Kong Kollege, scoprire alcuni trucchi grazie a Cranky nel Monkey Museum e fare dei simpatici mini giochi con Swanky. Non mancheranno poi i consueti animali già visti nel capitolo precedente uniti a delle novità come, ad esempio, un simpaticissimo serpente che ci consentirà di fare dei salti altissimi e raggiungere anche le piattaforme più distanti.
Modalità di gioco: Retrogaming – Donkey Kong Country 2: Diddy’s Kong Quest
L’avventura, da giocare in singolo, in coppia o contro, si articola lungo Kremling’s Island partendo dal vascello pirata ed esplorando i vari scenari e livelli di cui si compone il titolo. Ovviamente anche per i due fidanzatini ci si potrà “scambiare di posto” andando a riprendere e migliorare le movenze che hanno caratterizzato il capitolo precedente.
Infatti, se prima cambiava relativamente poco, qui ci si potrà lanciare a vicenda in alto o a lato per raggiungere bonus o altre piattaforme. Questo si rivelerà un punto chiave per collezionare le lettere, le banane, ma soprattutto i token per sbloccare mini giochi, ottenere più informazioni sulle aree successive, comprare oggetti utili e così via.
Fate poi particolarmente attenzione ai barili con la B! che indicano le diverse zone bonus oppure a quelli che conferiscono una momentanea invincibilità in pieno stile Super Mario. Del resto, stiamo sempre parlando di un titolo Nintendo! Da ricordare poi che, a seconda di chi completerà il livello, ci saranno due esultanze diverse. Lui farà un piccolo rap con tanto di stereo gigante sulla spalla mentre lei si esibirà in un breve assolo di chitarra elettrica, praticamente l’incontro di due diversi mondi della musica.
Un piccolo grande assente nello SNES mini
Dopo il successo riscontrato sul Super Nintendo Entertainment System, il titolo è poi sbarcato anche su Game Boy Advance nel 2004 mentre, nel 2007, era tra i giochi disponibili su virtual console. Il punto che ha lasciato un po’ di stucco tutti i fan, soprattutto durante quest’ultimo E3 dove non è stato annunciato alcun nuovo gioco “scimmiesco”, sono stati i titoli già caricati nello SNES mini.
Ricco di titoli eccezionali ed imprescindibili come Super Mario World, The Legend of Zelda: A Link to the Past, Secret of Mana, EarthBound, Star Fox, il primo capitolo dedicato ai due primati, una manciata di quelli di Kirby e così via pare che questa avventura e la terza non abbiano trovato spazio al suo interno. Davvero un gran peccato poiché, in fin dei conti, il controller dello SNES è l’elemento perfetto per rivivere tutte le emozioni di questo grande platform degli anni Novanta.
In conclusione
Tirando le somme finali, Donkey Kong Country 2: Diddy’s Kong Quest, è un titolo che sembra non “soffrire” così tanto i suoi 26 anni. Un gameplay ancora più fluido e completo, colori accesi, strategie folli, difficoltà crescente ed una coppia irresistibile di protagonisti. In fin dei conti è tutto quello che è servito per appassionare una generazione intera di giocatori ed appassionati di retrogaming!
Quindi, se anche voi volete dare uno sguardo a queste folli e “bananose” avventure al giusto prezzo, cliccate qui, mentre, per essere sempre aggiornati sui videogiochi di ieri e di oggi, vi aspettiamo sempre qui su tuttoteK!
Lascia un commento