Gli appassionati di storia e di fumetto sanno benissimo che la guerra tra galli e romani è stata un’overdose di violenza e strategia tra i due schieramenti. Una sensazione che Gallic Wars Battle Simulator ha provato a rievocare, se ce l’ha fatta o meno lo scopriamo nella nostra recensione
Senza andare troppo indietro nella storia andiamo a pensare ad un altro tipo di guerra, non nuda e cruda come nel Medioevo, ma ad una più colorata e comica come quella descritta dal duo francese René Goscinny e Albert Uderzo. I due, rispettivamente sceneggiatore e disegnatore, sono infatti noti a livello globale per aver creato il personaggio del simpaticissimo guerriero gallico Asterix che, aiutato dal forzuto Obelix e dalla pozione del druido Panoramix, difende strenuamente il suo piccolo villaggio “ora e sempre dall’invasore”.
Partito inizialmente dalle pagine a fumetti, le avventure di Asterix & Obelix sono poi diventate dei cartoni animati, delle trasposizioni su console ed anche dei lungometraggi con degli attori in carne ed ossa (tra questi c’è anche il nostrano Roberto Benigni). Ma visto che si parla di medium videoludico, che possiamo dire della strategia?
Ad esclusione delle buffe avventure dei nostri baffutissimi galli, che si sfidavano a suon di pugni e menhir, lo strategico è un genere che ha visto parecchi titoli avvicendarsi sugli schermi dei videogiocatori. Dalle atmosfere più storiche e realistiche di Age of Empires e Stronghold, con greci, romani, cavalieri medievali, mongoli, conquistadores spagnoli e così via, fino a quelle più incantate e fantasy dei vari capitoli di Warcraft e Warhammer.
Chi poi non aveva una console o un computer abbastanza potente poteva comunque “ripiegare” su giochi con meno pretese o sviluppati da studi indie, ma è anche vero che non sono mancati quelli per cellulari. In generale questa è la sensazione che si avvertirà giocando a Gallic Wars Battle Simulator, ma sarà del tutto vero? Beh, non ci resta altro che lucidare l’elmetto di ordinanza e prepararsi a respingere gli invasori romani nel corso di questa recensione!
Le guerre galliche secondo Mad Gamesmith
Avete presente quando, trovandosi da soli, ci si deve occupare di tutto con le proprie mani? Questa è probabilmente l’idea che ci si fa andando a dare un’occhiata al sito dei ragazzi, anzi del ragazzo, di Mad Gamesmith. Tale Andy, oltre allo strategico di cui parleremo in maniera più approfondita a breve, ha infatti creato due titoli basati sulla fisica, Bouncy Bob e Bouncy Bob 2, uno su un redneck che si esercita al tiro al bersaglio, Redneck Skeet Shooting, ed uno su un cowboy intento a sforacchiare zombie, Drunk Cowboy Zombie Shootout.
Il fatto che sia da solo è poi particolarmente evidente dal sito che risulta essere piuttosto essenziale, ma forse potrebbe essere una scelta voluta in nome di un certo “minimalismo” come si evince dalla descrizione personale del buon Andy.
“Amo i videogiochi, disegnare, programmare e creare cose”
Insomma, le idee sembrano esserci, ma il risultato finale, nonostante si parli di Steam e versioni per PC, Nintendo Switch e Google Stadia, rimane sempre quello di un gioco per smartphone o poco più. Cambieranno le carte in tavola con questo simulatore di battaglie galliche? Scopriamolo assieme!
Prossimo obiettivo del giorno Roma – Recensione Gallic Wars Battle Simulator
Se il mitico Diego Abatantuono, nel cult Attila flagello di Dio, voleva conquistare Roma alla guida del suo gruppo di sgangheratissimi barbari, o “sbabbari” che dir si voglia, anche durante il corso della recensione di Gallic Wars Battle Simulator l’obiettivo è il medesimo. Attraverso una serie di battaglie selezionabili su una mappa di guerra, opportunamente divisa in quadrati e con le informazioni del caso sulle truppe nemiche, noi andremo a vestire i panni di un esercito di galli pronti a marciare fino a Roma.
Naturalmente, lungo la via, non mancheranno truppe su truppe di legionari romani pronti ad impedircelo in tutte le maniere possibili. Da grandi spazi aperti, intervallati da fiumi ed una boscaglia di qualsivoglia spessore, fino alle cittadine più caratteristiche, tutto può diventare un campo di battaglia dove non sarà fatto alcun prigioniero. Del resto, erano gli stessi romani a dire “si vis pacem, para bellum” che, parafrasato, vuol dire “se vuoi la pace, preparati alla guerra”.
Modalità di gioco – Recensione Gallic Wars Battle Simulator
Ad ogni partita l’obiettivo sarà sempre lo stesso, cercare di muovere le proprie truppe lungo la mappa per arrivare a Roma sbaragliando le truppe avversarie. Naturalmente occorrerà un minimo di strategia per scegliere contro quanti romani scontrarsi lungo la via, di solito ci sono tre o più opzioni a disposizione, e pesare le ricompense in caso di vittoria (bonus e truppe aggiuntive). Ma andiamo avanti con un po’ di calma.
Prima di tutto va detto che le fasi in ogni partita sono essenzialmente tre. Dopo aver osservato il territorio e capito dove andranno a posizionarsi le truppe, i romani saranno nei rettangoli rossi mentre i nostri galli saranno in quelli verdi, bisognerà dislocare i soldati a nostra disposizione sul campo di battaglia.
Fornendogli anche l’orientamento, guarderanno dunque nella direzione da noi scelta, le fasi che dovremmo compiere sono le seguenti: schieramento, pianificazione ed azione. Durante queste è poi possibile “arricchire” il terreno di scontro, o le truppe stesse, con dei bonus come delle specie di granate naturali che esplodono al contatto con il nemico, dei cespugli dove nascondersi per tendere delle imboscate, degli ostacoli da piazzare per rallentare il nemico, delle trappole mortali e persino delle palle infuocate o delle catapulte che scatteranno al “segnale d’inizio” del tafferuglio.
Non vanno poi dimenticati i quattro gettoni bonus massimo che possono venire assegnati prima di far partire la campagna. Storpiando infatti i nomi degli amici dei già citati Asterix & Obelix, infatti, si potrà scegliere se dotare le truppe di un morale più elevato, di ricompense maggiorate, di più oggetti a disposizione oppure di un potenziamento generale dei nostri soldati.
Questi sono a loro volta divisi in tre classi quali lo spadaccino, il lanciere e l’arciere. Se il primo è quello più comune e sempre reperibile, è anche il più facile da uccidere, il lanciere riesce a resistere agli urti con il suo scudo, ma cede facilmente se colpito ai lati, mentre l’arciere scocca le sue frecce tenendosi ad una distanza di sicurezza.
Va bene, quindi bisogna fare un esercito tutto di arcieri? Sicuramente si potrebbe registrare un iniziale vantaggio colpendo a distanza, ma questi ultimi finiscono le loro frecce dopo poco e si danno alla fuga lasciando gli altri fanti a combattere da soli. Che figura! Ovviamente anche gli arcieri romani adottano la stessa strategia, ma non è mai bello vedere le proprie truppe fuggire dallo scontro. Chiarito questo punto, possiamo dunque ritornare alle tre fasi del gioco.
Nello schieramento andranno messe le truppe sul campo indicando anche la direzione ed il colore del battaglione, nella pianificazione andranno selezionati i movimenti dei soldati tramite bandierine da aggiungere alla mappa e nell’azione si darà il via alle danze. Ovviamente, se doveste notare che il nemico vi sta accerchiando o parte da un’altra postazione (infatti si potrà conoscere solo una posizione piuttosto generica oltre al numero preciso di fanti) allora potrete cliccare sull‘icona delle due spade incrociate per far sì che la strategia vada al diavolo e tutti i soldati vadano ad attaccare le truppe più vicine a loro.
Se poi uscirete vincitori da una battaglia, verrete premiati con dei soldati extra e con dei bonus per continuare nella vostra campagna contro la grande Roma. Da notare che, mano a mano che si procederà, anche la difficoltà andrà a crescere al pari del numero di legionari romani pronti alla lotta!
Uno strategico non esente da lacune – Recensione Gallic Wars Battle Simulator
A dispetto di quanto indichi la dicitura “simulatore di battaglia”, qui sembra che si abbia a che fare con una demo poiché il gioco in toto è davvero breve. Oltre ad avere una grafica un po’ “sorpassata”, comunque non esente da sangue, grida di battaglia e clangore delle armi, le stesse meccaniche di gioco e le scelte sono molto limitanti. Oltre ad avere solo tre classi di combattenti, ricordiamo spadaccino, lanciere ed arciere, una volta impostato un movimento tramite il sistema di bandierine non è possibile cambiarlo in tempo reale se non con l’opzione delle due spade incrociate (già citata qualche riga fa).
L’azione può dunque essere ben pianificata, ma se delle truppe romane arrivano da un piccolo lato della mappa come si fa? Inoltre non va dimenticato che, spesso e volentieri, i rettangoli verdi dove andranno a posizionarsi le nostre truppe sono troppo piccoli e riduttivi. Insomma, il “sovraffollamento” è davvero facile! Purtroppo un’altra sensazione che si avverte nel corso delle partite è quello di un generale senso di vuoto, visto che siamo in tema di romani potremmo quasi parlare di “horror vacui”, con un gameplay, un menu, una grafica e persino una colonna sonora inferiori a molti altri titoli indie.
Tiriamo un po’ le somme
Quello che ci ha lasciato il gioco in questione, oltre ad una sensazione di generale vuoto, è anche quel “non aver fatto un passo in più” che avrebbe potuto cambiare le sue sorti. Giocato su PC risulta alquanto limitante e noioso, ma per i casual gamers o per chi preferisce qualcosa con cui ingannare l’attesa sul treno, ricordiamo che è disponibile anche per Nintendo Switch, allora potrebbe essere anche carino. Purtroppo, a malincuore, ci tocca dire che qui non si raggiunge la sufficienza poiché le pecche sono un po’ troppe per un titolo così. Poteva essere qualcosa di meglio e, di sicuro, più avvincente. Speriamo che, dopo questa versione, ne arrivi una con delle migliorie perché potrebbe anche sorprenderci!
Ad ogni modo, se volete dare anche voi un’occhiata a questo gioco senza pagare il prezzo pieno, vi consigliamo di cliccare qui, mentre, per essere sempre aggiornati sui videogiochi di ieri e di oggi, rimanete con noi su tuttoteK!
Punti a favore
- L'ambientazione è piuttosto interessante
- I bonus in aggiunta sono molto utili
Punti a sfavore
- In generale si poteva fare davvero molto di più
- Il risultato finale è piuttosto scarno e vuoto
- Tecnicamente non all'altezza
- Simulazione molto limitata
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