Age of Empires III diventa Definitive Edition e non poteva mancare la nostra recensione a riguardo. Scopriamo la nuova veste dello strategico
La saga di Age of Empires affonda le sue origini fin nel lontano 1997 e ha avuto una sua conclusione nel 2007 con la seconda espansione di Age of Empires III. Nel corso degli anni però, i tre capitoli hanno avuto una nuova vita grazie agli sviluppatori che li hanno adattati a quelli che sono i parametri di gioco odierni. Iniziamo questa recensione di Age of Empires III: Definitive Edition e scopriamo insieme il nuovo look del terzo capitolo della saga.
Un po’ di storia
Come i tanti appassionati sapranno, ogni capitolo di Age of Empires tratta un periodo storico ben preciso. Il primo capitolo spaziava dall’età della pietra al periodo precedente l’impero romano. Il secondo va dal Medioevo al Rinascimento con intermezzi ambientati nel Nuovo Mondo. L’ultimo capitolo invece va dalla conquista del Nuovo Mondo fino alla Rivoluzione Industriale, con uno sguardo agli imperi orientali.
Insomma, non uno strategico in tempo reale qualsiasi, ma bensì un tuffo nella storia con uno sguardo più attento agli episodi che l’hanno caratterizzata. E proprio con l’idea di rendere più veritiero il gioco che gli sviluppatori hanno approcciato a questo “nuovo” Age of Empires III: Definitive Edition. La voglia di rendere quanto più fedele e accurato il gioco si rispecchia nelle unità e negli audio di alcune tribù indiane che hanno trovato una nuova linfa.
Sebbene quindi dovesse essere un semplice restyle, il gioco invece trova qualche piccolo cambiamento alquanto significativo. Ma andiamo con ordine e scopriamo insieme cosa c’è di nuovo.
Molto più di uno strategico – Recensione Age of Empires III: Definitive Edition
Prima di continuare questa recensione è doveroso far presente che non tratterò di quello che è il gioco vero e proprio, ma solamente delle novità introdotte. Non verrà trattata quindi la campagna o il gameplay se non per quanto riguarda appunto quello delle nuove modalità Battaglie Storiche e Arte della Guerra. Dopo questa precisazione possiamo riprendere con la recensione di Age of Empires III: Definitive Edition.
Come detto in precedenza, il gioco si propone come molto più di questo. Infatti, ciò che ha contraddistinto la saga, e aiutato tanti studenti come me nelle ricerche in assenza di Internet, è stata la fedeltà storica e le nozioni che si potevano apprendere. Insomma, un vero maestro anche se in forma digitale e più interessante.
La prima cosa che si può notare e che contraddistingue la Definitive Edition dal sua precedente versione è il layout dell’UI. Qui per fortuna gli sviluppatori propongono una scelta ai giocatori. Sarà infatti possibile scegliere fra un layout predefinito, quello introdotto con le Definitive Edition e quello classico.
Ognuno di questi presenta, come c’è da aspettarsi, le medesime caratteristiche, ma con disposizioni differenti. Il tutto permette un’integrazione migliore al titolo sia per chi è nuovo e magari ha deciso di acquistarlo per curiosità, sia per i vecchi giocatori che hanno consumato mouse e tastiera per giocarci.
Novità nel Nuovo Mondo – Recensione Age of Empires III: Definitive Edition
Come anticipato prima nella recensione, due fra le novità più importanti riguardano appunto le nuove modalità Battaglie Storiche e Arte della Guerra. La prima, come appunto ci sarebbe da aspettarsi, riporta delle battaglie storiche importanti combattute nel corso della storia. Contrariamente alla modalità campagna che prevede un filo logico sequenziale riferito ad ogni singola tribù o personaggio, qui si andranno ad affrontare ogni volta scenari completamente differenti.
Ogni battaglia infatti ci vedrà al comando di un determinato esercito, con ambientazioni e obiettivi completamente diversi fra loro. Affrontarle tutte non sarà di certo una passeggiata, almeno nella difficoltà più impegnativa. In nostro aiuto fortunatamente ritorna il sistema di esperienza che, attraverso un deck preimpostato di carte, ci garantirà un supporto costante durante la nostra avventura.
Raccogliere l’esperienza necessaria per attivare le carte a nostra disposizione sarà alquanto facile. Uccidere e addestrare truppe, sviluppare tecnologie o distruggere costruzioni nemiche ci garantiranno molta esperienza. Anche costruire basi commerciali lungo le rotte servirà allo scopo.
Se quindi Battaglie Storiche possa sembrare più semplice di quanto non lo sia veramente, è in Arte della Guerra che l’abilità del giocatore sarà messa a dura prova. Questa modalità altro non è che una modalità a tempo con alcuni scenari alquanto basilari ed altri più complessi. Arte della Guerra può esser paragonata ad un tutorial se così possiamo dire, proprio come in AoE II lo era la campagna di William Wallace.
Completare tutte le sfide a livello oro non sarà semplice e molto spesso dovrete riprovarci più volte. Anche il minimo errore infatti potrà compromettere le sorti della sfida.
Nuove tribù e piccole migliorie – Recensione Age of Empires III: Definitive Edition
Oltre alle nuove modalità che vi vedranno impegnati, sono state introdotte anche due nuove civiltà che sono gli Incas e gli Svedesi. Anche per queste due civiltà sono state adottate delle carte per personalizzare il proprio deck e la relativa “Città Madre” che per l’occasione è stata rivista e implementata con tutte le popolazioni.
A questi cambiamenti più importanti poi ne sono susseguiti altri più mirati. Oltre alle nuove funzionalità introdotte con le varie Definitive Edition, livelli di zoom migliorati ed estesi, indicatori di portata e progresso degli edifici e così via, sono state eliminate alcune “licenze poetiche” che gli sviluppatori di AoE III avevano adottato all’epoca.
Con la collaborazione dei Nativi Americani e dei consulenti delle Prime Nazioni gli sviluppatori hanno corretto gli errori nelle rappresentazioni delle civiltà indigene, degli eventi e dei personaggi della storia americana. Si è fatto un ampio lavoro quindi non solo dal punto di vista grafico, ma anche storico.
Un’edizione definitiva – Recensione Age of Empires III: Definitive Edition
Il nuovo capitolo della saga continua sulla buona strada tracciata da Age of Empires II: Definitive Edition. Gli sviluppatori infatti sono riusciti a dare una nuova luce a un gioco che già alla sua uscita nel lontano 2005 aveva sorpreso non poco i giocatori. Il supporto al 4K unito al nuovo apparato tecnico/grafico completamente rinnovato danno nuova linfa a un gioco che ancora oggi aveva migliaia di giocatori attivi.
I beneficiari di questo duro lavoro sono sicuramente l’ambiente, le cutscene, le animazioni e il nuovo sistema fisico. Tutto ciò risulta essere come la ciliegina sulla torta per un gioco che già da prima risultava essere molto completo e ben strutturato.
Ma il rinnovamento non si è avuto solo visivamente. Sebbene adesso sia un gioiellino per gli occhi di tutti, è con il comparto audio che si notano ancor di più le differenze. Sia nella parte narrata dei dialoghi che in quella relativa ai suoni ambientali, si può notare l’intenso lavoro svolto adottando dei suoni più realistici e corposi rispetto ai precedenti.
Fuoco alle polveri!
Siamo ormai giunti alla fine di questa recensione su Age of Empires III: Definitive Edition ed è giunto il momento di tirare un po’ le somme. Come abbiamo detto, gli sviluppatori hanno seguito la strada tracciata da AoE: DE e migliorata successivamente dal secondo capitolo. Un gioco che ancora oggi risultava essere “fresco e interessante”, ora rivive sotto una luce tutta nuova.
Partire da un sistema ben impostato è sicuramente una buona base sulla quale costruire e il team di sviluppo ha saputo sfruttare questo trampolino. Dal punto di vista visivo e non solo possiamo notare un cambiamento magistrale, seppur per certi versi risulti essere inferiore a quello che ha caratterizzato AoE II: DE.
Il fatto di includere delle nuove modalità sicuramente stuzzica anche i veterani del genere, ma la difficoltà può lasciare alquanto a desiderare, soprattutto in certe occasioni. Molto apprezzate invece sono state le correzioni apportate alle tribù indigene. Sicuramente un fattore importante per un gioco che fa della storia il suo punto cardine. Ora non ci resta che attendere il nuovissimo Age of Empires IV annunciato qualche anno fa e vedere come evolverà nuovamente il corso della storia.
Per questa recensione su Age of Empires III: Definitive Edition è ormai tutto. Vi ricordiamo che il gioco sarà disponibile a partire da domani 15 ottobre su PC via Steam o tramite Xbox Game Pass al prezzo consigliato di 19,99 €. Per non perdervi future news sul mondo videoludico, continuate a seguire le pagine di tuttoteK!
Punti a favore
- Due nuove modalità...
- Grafica rinnovata...
- Ottimo comparto tecnico
- Gioco saldo e longevo
- Storicamente accurato
Punti a sfavore
- ...con difficoltà discutibile
- ...ma inferiore per alcuni versi a AoE II: DE
Lascia un commento