Gli sviluppatori polacchi di Jutsu Games decidono di realizzare con Rustler un curioso emulo di Grand Theft Auto a sfondo medioevale: scopriamolo assieme in questa anteprima
Andando a spulciare il sito internet di Jutsu Games si possono notare alcune cose. Jutsu è un morfema giapponese che significa: tecnica, metodo, incantesimo o scherzo. Questa particella si può legare ad altre parole per formare significati sempre diversi, ma il suo significato originale rievoca un inganno premeditato, organizzato con cura e con intenzionalità .
I titoli prodotti dal team di sviluppo polacco sono in effetti un po’ strani. Modern Wizard è un gioco di ruolo mobile che va giocato utilizzando il GPS del proprio telefono (“in your neighborhood”, dicono gli autori); 911 Operator e 112 Operator sono invece due gestionali che ci mettono alle prese con i problemi di chi gestisce ogni giorno le linee d’emergenza.
Veniamo quindi al gioco di oggi. Ricordate i primi Grand Theft Auto? Quelli antecedenti alla svolta tridimensionale del leggendario terzo capitolo optavano per una grafica bidimensionale ed una visuale a volo d’uccello. Ebbene, come vedremo in questa anteprima, Rustler si propone di ricreare quel tipo di gameplay… in un contesto medioevale. Andiamo a vedere se, oltre all’intento ironico, c’è anche qualcos’altro.
Veicolare l’ironia con i giochi indipendenti
Titoli come quelli di Jutsu Games possono sembrare ad una prima occhiata dei semplici tentativi goliardici. In un periodo storico che ha visto la nascita e la pubblicazione di Cyberpunk 2077, Prey, The Witcher 3: Wild Hunt e tanti, tanti altri titoli capaci di elevare il media verso una posizione più alta e vicina alla cultura intellettuale, sembra che non ci sia più spazio per l’ironia. Per essere bello come un romanzo il videogioco deve prendersi sul serio, o almeno questa appare essere la tendenza di questi anni.
Non che ci sia necessariamente qualcosa di male in tutto ciò, ma a volte si sottovaluta enormemente la potenza della risata e del divertimento. In ogni opera narrativa degna di questo nome la componente ludica del divertissement non può essere sottovalutata. Persino in Kafka è presente la volontà di ridere, a dispetto di quanto si potrebbe pensare.
Rustler non è Il castello di Kafka, ma in questa anteprima cercheremo di spiegare perché la sua volontà di farci ridere faccia sempre bene ad un’industria che, per emanciparsi, ha dimenticato cosa sia l’ironia. Meno male che ci sono gli indie (se volete conoscere un altro gioco polacco che ci ha fatto ridere amaramente, potreste leggere la nostra recensione di Kosmokrats).
Versi poco poetici – Anteprima Rustler
Al momento in cui scriviamo questa anteprima, Rustler è ancora in accesso anticipato. Il gioco sarà probabilmente modificato nel tempo, ma speriamo che il suo doppiaggio rimanga intatto. Scoprire che i personaggi del titolo di Jutsu Games si esprimono unicamente in versi disarticolati e senza senso (fortunatamente sottotitolati in un buon italiano) ci ha fatto cominciare la giornata con il piede giusto. Nei panni di un losco figuro senza nome dovremo svolgere diversi incarichi in una città senza nome e in un’epoca senza nome.Â
Non siamo dalle parti di Kingdom Come: Deliverance, che si collocava nello spazio e nel tempo in maniera molto pedissequa e precisa. Rustler ricostruisce un medioevo generico, pieno di riferimenti alla cultura pop, in cui i cavalli vanno parcheggiati in zone specifiche (contrassegnate da un cartello blu con la lettera P), i menestrelli improvvisano free style rap dal dubbio gusto e le guardie cittadine hanno persino una sirena sui propri cavalli.
Andando a casaccio sulla tastiera scopriamo che c’è un tasto adibito all’emissione di rutti e peti. Potremo farne in continuazione, in qualsiasi momento, e il gioco la considera come una feature nascosta che non viene esplicitata tramite il tutorial. Gli sviluppatori l’hanno inserita soltanto per ridere e per farci ridere. Francamente, crediamo che ci piacerebbe vederla in ogni titolo da qui in avanti. Anche in quelli che si prendono seriamente.
Per il resto la narrativa di Rustler non va molto oltre e crediamo che sia giusto così. A volte dovremo uccidere un bersaglio specifico, altre volte rubare un cavalo e riverniciarlo presso una stazione “Pimp My Horse“, ma l’unico scopo del gioco è quello di risultare ilare. I personaggi non godono di una grande caratterizzazione e forse il limite principale di Rustler è esattamente questo. A volte anche una risata può essere profonda e sfaccettata.
Il grande ladro di cavalli – Anteprima Rustler
Il gameplay di Rustler, come vedremo in questa anteprima, ricorda veramente quello dei vecchissimi Grand Theft Auto. Il sistema di controllo è quello di un twin stick shooter. Direzioneremo lo sguardo del nostro personaggio con il mouse e lo sposteremo con i classici W, A, S, D. Con un click del tasto sinistro sarà possibile attaccare con i nostri pugni o con una delle altre armi che potremo recuperare in giro.
La struttura di gioco è molto semplice e prevede di accettare delle missioni sparse per la mappa e di risolverle. I compiti sono discretamente vari e sono molto simpatici, nella migliore tradizione dei giochi Rockstar. Non manca una certa interazione con il mondo di gioco. Potremo aggredire i passanti, rubare delle macchin… ehm, dei cavalli, investirli, rompere qualche oggetto e così via.
C’è anche un sistema di sviluppo del personaggio. Esso è relativo al raccoglimento di ferri di cavallo coi quale sbloccare diversi upgrade. L’idea, per quanto un po’ banale, potrebbe inserirsi bene nel contesto del gioco, ma l’impressione è che non possa offrire davvero una profondità maggiore sul lungo periodo.Â
Il feeling delle armi è buono, la varietà di situazioni anche, e in generale ci sembra che il nocciolo del gameplay sia stato ben realizzato. Ci piacerebbe, però, vedere una certa varietà in più nella gestione della componente open world del titolo. La mappa esplorabile non è esattamente grande e in realtà ha poco da offrire, eccezion fatta per le missioni principali. Il grande problema dei giochi “à la Grand Theft Auto” è sempre stato questo, ma Rockstar è stata capace di sopperirvi con un sacco di attività secondarie a cui dedicarsi.
Sebbene l’ossatura del titolo sia abbastanza riuscita, quindi, ci auguriamo che Jutsu Games continui ad espandere Rustler rendendo il suo piccolo mondo sempre più pieno di svaghi secondari, altrimenti potrebbe correre il rischio di risultare soltanto un guscio vuoto e privo di vita.
Una grafica semplice e divertente – Anteprima Rustler
L’aspetto tecnico di Rustler, tuttavia, non è affatto male. Il titolo opta per uno stile cel shading nei modelli dei personaggi, utilizzando comunque delle texture soffuse e colorate per quanto riguarda le ambientazioni e i materiali. Non siamo di fronte ad un prodigio di tecnica, ma l’atmosfera è molto semplice ed è resa in maniera gradevole. Il particolare connubio fra estetica medievale ed elementi presi di peso dal nostro mondo riesce sempre a strappare una risata ed è il risultato di un collage molto intelligente nella sua apparente stramberia.
Anche l’accompagnamento sonoro è abbastanza riuscito. Del meraviglioso doppiaggio abbiamo già parlato, mentre la colonna sonora del gioco è composta da musiche medievaleggianti e particolari brani di beat box; queste due tendenze non sono necessariamente separate fra loro e spesso le potremo ascoltare in contemporanea. Una chicca: picchiando un menestrello è possibile fargli cambiare brano, come se fosse un juke box d’altri tempi.
Una buona base di partenza
Concludiamo questa anteprima di Rustler con un breve commento finale. Il titolo, nello stato attuale di early access, è ancora un po’ acerbo. Il gameplay di base è particolarmente riuscito. Il feeling dei colpi è soddisfacente, i combattimenti sono abbastanza divertenti e l’aspetto generale è piacevole. Tuttavia, la natura open world del titolo rende necessaria l’aggiunta di un substrato di attività secondarie che riuscirebbero a spezzare più facilmente l’incedere degli obiettivi principali, destinati in poco tempo a risultare troppo ripetitivi.
L’esperimento di Jutsu Games ha ancora molte possibilità davanti a sé, e per ora abbiamo deciso di premiarlo per la sua originalità di fondo e per la sua capacità di strapparci una risata con ognuna delle sue caratteristiche. Se foste interessati al suo acquisto o all’acquisto di altri titoli a prezzo scontato, potreste dare un’occhiata ad Instant-Gaming. Per tutto il resto, non dimenticate di seguirci sulle nostre pagine e fateci sapere cosa ne pensate del gioco nei commenti.
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