Dopo esserci gustati la demo rilasciata durante lo scorso Nintendo Direct, siamo qui a parlarvi di Project Triangle Strategy, il nuovo T-JRPG di Square Enix, in questa lunga e dettagliata anteprima
Ammettiamo che per ricordare l’anno esatto di uscita di Final Fantasy Tactics abbiamo dovuto cercare nel caro vecchio internet. Ora ci troviamo a scrivere questo articolo seduti in un angolino al buio, sentendoci più vecchi di quanto mai ci saremmo aspettati. Gennaio 1998. Poco più di 23 anni fa Square Enix pubblicò in occidente quello che è ricordato uno dei migliori esponenti del genere, e diretto rivale, all’epoca, dell’amatissima serie di Tactics Ogre, il cui team di sviluppo fu poi ovviamente inglobato in Square Enix. Vi manca Final Fantasy Tactics? Anche a noi, per questo ci siamo fiondati su Project Triangle Strategy come lupi affamati.
Presentato con un trailer durante l’ultimo Nintendo Direct, Project Triangle Strategy, stranamente, non è nelle mani di Acquire (già sviluppatori dell’amatissimo Octopath Traveler, sempre esclusiva Nintendo Switch), ma di ArtDink. Sottolineiamo lo “stranamente” perché, oltre all’essere accomunati dall’estetica e dall’HD-2D che ormai abbiamo imparato ad amare, hanno alle spalle gli stessi producer, Asano e Takahashi. In contemporanea col trailer del Direct, Nintendo ha anche rilasciato una demo del titolo, che per ora ha un nome provvisorio, e noi non potevamo che provarla e dirvi la nostra. Benvenuti alla prima anteprima di Project Triangle Strategy, commentiamo insieme la Debut Demo!
Nebuloso
Questa prima versione di prova gratuita ci permette di saggiare il titolo partendo da due capitoli di mezzo della storia, più precisamente il capitolo 6 e il 7. Proprio come scritto nell’avviso degli sviluppatori ad inizio demo, essendo queste parti centrali della storia, la trama risulterà piuttosto fumosa e contorta da comprendere. L’invito, dunque, è quello di concentrarsi più sulle meccaniche che sul cercare di comprendere gli eventi che, per forza di cose, saranno più intuibili nella versione finale del gioco prevista per il 2022.
In sunto, comunque, ci troviamo nelle terre di Nortelia, un continente in cui convivono tre nazioni differenti: Glenbrook, Aesglast e Sabulos. Ciascun paese vive, sopravvive e commercia in modo diverso, condividendo le risorse proprietarie con le altre nazioni e cercando di mantenere la pace. In passato, infatti, era scoppiata un’imponente guerra detta del Sale e del Ferro, in cui le tre nazioni cercavano di sopprimere le altre commercialmente impadronendosi delle risorse. La guerra finì, la pace fu siglata e per molti anni regnò in tutta Nortelia. Questo fino a quando Gustaldov, il comandante dell’esercito di Aesglast, decide di infrangere gli accordi di pace invadendo Glenbrook.
Ma è una puntata di Game of Thrones! – Anteprima Project Triangle Strategy
Da qui iniziano gli eventi narrati nella Debut Demo di Project Triangle Strategy. Serenoa Wolfhort è il nostro protagonista guerriero, appartenente al casato di Wolfhort e fedele protettore del regno di Glenbrook, nonché migliore amico di Roland, principe di Glenbrook. La narrazione prende una piega piuttosto tetra quando Gustaldov trucida il fratello di Roland davanti ai suoi stessi occhi, indicando che molto probabilmente gli eventi avranno una maturità di fondo davvero impattante. Non vogliamo proseguire oltre con il raccontarvi le vicende perché, nonostante sia vero che alcuni punti siano abbastanza nebulosi, il fulcro è piuttosto palese e interessante da seguire. Nel corso delle due ore o poco più di demo che ci siamo ritrovati a giocare, sembrava di trovarsi di fronte a una puntata ben narrata di Game of Thrones.
La forte caratterizzazione dei personaggi, comunque, è già palese da questa versione di prova. Ampio spazio è infatti stato dato sia a Serenoa, sia a ciascuno dei suoi compagni di viaggio. In particolare Roland, figlio secondogenito di un regno che mai si era sognato di dover riconquistare per il bene della sua gente. La forte importanza data alla mentalità e alla psicologia dei personaggi renderà gli eventi ancor più interessanti, specialmente per quel che riguarda il versante politico della narrativa.
Solid – Anteprima Project Triangle Strategy
Il capitolo 6 ci introduce al sistema di combattimento di Project Triangle Strategy, che alla base è un JRPG Tattico nudo e crudo, ma che mostra già diverse caratteristiche peculiari. I personaggi si muoveranno sulla scacchiera a turni, determinati secondo la loro caratteristica Velocità, potendo muoversi ed attaccare una sola volta per turno, salvo eccezioni. Ogni personaggio è dotato di una classe ed abilità preimpostate in questa versione di prova, utilizzabili attraverso i PT (Punti Turno) e non sappiamo poi se saranno fisse anche nel gioco definitivo o saranno modificabili a piacimento del giocatore.
Siamo abbastanza certi che non sarà così e che ogni pedina avrà la sua “classe” di partenza non modificabile, ma restiamo a vedere come i ragazzi di ArtDink decidono di giocarsela. Dalla demo, però, abbiamo comunque potuto notare una buona varietà nella gestione delle unità. Fra combattenti votati alla mischia, altri assimilabili ai maghi neri, maghi bianchi, assassini e protettori, Project Triangle Strategy sembra voler fare della numerosità delle pedine il fulcro della personalizzazione della squadra. Abbiamo potuto anche reclutare due nuove unità nel corso della demo, simbolo del fatto che, probabilmente, oltre ai comprimari “fissi” avremo modo di ampliare le nostre fila con personaggi più secondari, ma ugualmente utili.
Economia – Anteprima Project Triangle Strategy
Per il resto, la battaglia che abbiamo affrontato nel Capitolo 6 ci ha dato la controprova che Project Triangle Strategy ha già un sistema di combattimento ben rodato e robusto. Dopo una prima fase esplorativa dell’area, in cui è possibile controllare la zona alla ricerca di oggetti e parlare coi nostri compagni di squadra, ci siamo ritrovati nel bel mezzo della mischia. Le abilità a disposizione delle varie pedine sono uniche e tutte piuttosto utili, ed è possibile utilizzare qualche tecnica aggiuntiva per far male alle pedine avversarie.
Potremo, ad esempio, accerchiarle con due nostre unità per colpirle ripetutamente da entrambi i lati come se stessimo giocando a ping pong. Oppure, alcune pedine potranno sfruttare più delle altre l’altezza delle mappe per infliggere ulteriori danni con skill speciali. Il tutto votato alla maggior strategia possibile e a un concetto di “economia delle pedine”, che una volta uccise non possono essere riportate in vita durante la battaglia.
Una bilancia, tante opinioni – Anteprima Project Triangle Strategy
Il capitolo 7, oltre ad un’epica battaglia finale che sfrutta anche fattori ambientali per essere portata a termine più velocemente e con meno perdite, introduce anche un’altra meccanica di gioco che sembra essere piuttosto interessante. In Project Triangle Strategy, infatti, alcune decisioni prese nel corso della narrativa possono variarla considerevolmente. Ci eravamo già accorti della presenza di scelte di dialogo nel capitolo 6, ma nel successivo diventa ancor più lampante quando il nostro gruppo si trova a dover prendere una decisione piuttosto importante.
Prima di passare alla votazione dovremo cercare di portare i nostri alleati a seguire maggiormente la nostra linea di pensiero. Per farlo, verremo invitati a gironzolare per il villaggio di Wolfhort, parlando con gli abitanti e acquisendo informazioni. Queste sbloccheranno ulteriori opzioni di dialogo da utilizzare all’interno della sala del trono, per fare in modo che l’ago della bilancia penda dalla nostra parte. Una meccanica davvero interessante, dobbiamo dire, ma che ci perplime sotto diversi punti di vista. La decisione da prendere nel Capitolo 7 sembra davvero importante ai fini della storia. Non si parla quindi di semplici dialoghi aggiuntivi, ma di vere e proprie diramazioni. Siamo contemporaneamente molto dubbiosi e curiosi di scoprire dove ArtDink vuole arrivare.
Tecnicità precoce – Anteprima Project Triangle Strategy
Tecnicamente parlando vorremmo esprimerci poco. D’altronde, stiamo semplicemente parlando di una Debut Demo, quindi il team ha tutto il tempo di smussare angoli e piccoli difetti. Per ora, possiamo ammettere che esteticamente parlando il titolo è una vera e propria perla e gli sprite disegnati a mano dei personaggi sono dettagliatissimi e inneggianti ai vecchi Final Fantasy Tactics. Le ambientazioni sono molto curate e l’atmosfera di fondo sembra essere cupa e rurale, da quel poco che abbiamo potuto vedere. Dal fronte performance abbiamo potuto notare notevoli cali di prestazioni nella battaglia finale del Capitolo 7, dopo l’attivazione di fattori ambientali che vanno ad inserire particellari. Da quel momento, il nostro Nintendo Switch ha iniziato a soffrire pesantemente, con grandi cali di frame rate. Niente che gli sviluppatori non possano sistemare nel corso del tempo, comunque.
Un plauso anche alla colonna sonora, che se, nella versione finale di Project Triangle Strategy, conterrà tutte tracce di questo livello ci costringerà ad acquistarla separatamente. Abbiamo notato una strana dissonanza fra il doppiaggio inglese e i sottotitoli italiani, questi ultimi di un livello di dettaglio nettamente superiore rispetto al parlato. Che si basino sul doppiaggio originale giapponese o che sia una semplice scelta di adattamento non lo sappiamo ancora, possiamo solo rimanere in attesa.
Attendiamo!
Per concludere questa anteprima di Project Triangle Strategy possiamo dire di essere terribilmente interessati da questo nuovo progetto di Square Enix. Non è soltanto la voglia di rimettere mano su un “Final Fantasy Tactics”, non è solo una questione di nostalgia insomma. Il titolo di ArtDink ha tutto il potenziale di poter diventare un capolavoro del genere, con un solido sistema di combattimento, una sceneggiatura matura e personaggi indimenticabili. Rimaniamo qui seduti, nel nostro angolino, a sentirci davvero tristi e vecchi, ma speranzosi che questa nuova IP sappia farci di nuovo brillare gli occhi.
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