Non tutte le ciambelle escono col buco e, anche se il risultato è molto buono, c’è sempre margine di miglioramento: vediamo oggi cosa ne penso di The Surge e di Dragon’s Dogma! Sarete della stessa opinione?
E siamo qui per il secondo appuntamento con la lista dei giochi che gioverebbero di un seguito. La scorsa settimana vi ho parlato di The Order 1886, lo sfortunato gioco di Ready at Dawn, e di Knack 2, il discreto secondo tentativo di Mark Cerny e SCE Japan Studio.
Ora però dobbiamo scoprire quali sono i prossimi due giochi che gioverebbero di un seguito. Pronti? Via!
The Surge – Giochi che gioverebbero di un seguito
Dark Souls (ma più in generale i souls-like di Miyazaki) ha ispirato moltissime opere. Pensiamo a Lords of the Fallen e a Nioh o ricordiamoci di Salt and Sanctuary, se vogliamo esplorare il mondo indie. Un altro gioco che tenta la via dei souls-like è The Surge, un’opera ad ambientazione fantascientifica che cerca di proporre una propria visione del genere di appartenenza.
The Surge varia la propria natura, rispetto al “padre”, sotto più punti di vista. Niente caratteristiche da potenziare ad ogni level up, ma potenziamenti da inserire e togliere liberamente, con un numero di slot massimi che dipende dal livello. Oppure, niente distinzione tra attacchi leggeri e pesanti, ma solo movimenti verticali e orizzontali, il tutto finalizzato a colpire una specifica parte del colpo del nemico. Infatti, in The Surge il nostro obbiettivo non è semplicemente sconfiggere l’avversario, ma cercare di recidere una parte del corpo (tra arti, testa o busto) per ottenere dei materiali di potenziamento o l’arma impugnata.
Caratteristiche molto interessanti che però non riescono mai ad arrivare a totale compimento. A questo sommiamo un ambientazione ben realizzata ma non molto originale e un level design che soffre non dal punto di vista “geometrico” ma dal punto di vista visivo, rendendo complicato capire dove ci si trova e dove si sta per sbucare.
Ne abbiamo parlato nella nostra recensione (che potete leggere a questo indirizzo): “Se ci si diverte a farmare materiali e ad esplorare ambienti intricati dotati di un grande fascino fantascientifico, The Surge fa per noi: se invece questi due elementi sono quelli che meno apprezziamo di questo genere, allora potremo anche ignorare il gioco poiché troveremo poco altro di realmente intrigante.”
Un prodotto quindi che può dare qualcosa (è così è stato per me) ma che certamente non assurge (capita?) a capolavoro. The Surge risulta essere il perfetto videogame che gioverebbe di un seguito. Acquisita esperienza con la materia, è possibile potenziare il sistema di level up e di gestione del personaggio, così come la varietà di nemici e boss. Ne uscirebbe un gran gioco, in grado di rivaleggiare con i pesi massimi del settore.
I più informati ora staranno pensando: “guarda che The Surge 2 è stato effettivamente annunciato!”. Be’, avete ragione, ma dovete considerare due dettagli: questo articolo è stato scritto ben prima del reveal ufficiale del nuovo capitolo, quindi potremmo dire che è anche merito mio; con maggiore serietà, invece, ricordiamoci che questo articolo tratta di giochi che “gioverebbero” di un seguito. Il discorso è valido in ogni caso.
Dragon’s Dogma – Giochi che gioverebbero di un seguito
Nuova giostra, nuovo giro. Ora si sale su Dragon’s Dogma, probabilmente uno dei giochi di cui i fan hanno più richiesto un seguito. Nato nel 2012 per PlayStation 3 e Xbox 360, Dragon’s Dogma è, in poche parole, un action GDR dall’ambientazione fantasy e occidentale, prodotto e sviluppato da Capcom.
Tra le caratteristiche più peculiari troviamo la possibilità di scalare i mostri (ma solo quelli veramente grandi), come ciclopi, chimere o grifoni. In generale, in Dragon’s Dogma si combatteva contro vari tipi di creature dal sapore abbastanza classico ma sempre gustoso. Si fondava su un sistema di classi multiple; esisteva l’arciere, il guerriero e il mago: all’inizio del gioco dovevamo scegliere una classe ma avanzando è possibile ottenerne un’evoluzione, anche “combinando” due job diversi. L’arciere e il mago, ad esempio, creano l’arcermago che è in grado di attaccare con frecce magiche, dotate di potenti effetti elementali.
Il gioco si divideva, in maniera abbastanza classica, in una mappa di gioco open world liberamente esplorabile e in dungeon chiusi da affrontare per completare missioni. Ciò che non può essere spiegato facilmente in poche righe è che Dragon’s Dogma era divertente e dotato di una valida atmosfera. Personalmente, andando anche un po’ a memoria, non ho trovato la narrazione troppo intrigante, ma il mondo di gioco nel complesso aveva attirato la mia attenzione.
Oltre a una trama non perfetta (il plot twist finale l’ho intuito tre minuti dall’inizio del gioco), l’opera si perde un po’ nelle fasi avanzate con qualche errore abbastanza sciocco. Nello specifico, dopo che il mondo si è aperto nella sua totalità, ci si ritrova a viaggiare da una parte all’altra per completare le classiche missioni secondarie. La mappa di gioco non è enorme quanto quelle di un TES o di un The Witcher 3, ma rimane un open world dalle dimensioni più che discrete: purtroppo la mancanza di una viaggio rapido utilizzabile liberamente rendeva abbastanza tediosa l’esplorazione e la navigazione nel mondo di gioco.
Quello che abbiamo avuto tra le mani, in ogni caso, era un gioco di alto livello, soprattutto considerando che si trattava di una nuova IP. Un seguito potrebbe solamente migliorare la situazione: con piccoli accorgimenti e un qualche tocco stilistico più convincente potrebbe mettersi a fianco dei GDR più belli di questa generazione.
Accadrà? Mai dire mai, la voce dei fan è stata più volte ascoltata e di certo Dragon’s Dogma è stato molto amato. Anche la continua ripubblicazione della versione “Dark Arisen” (che propone una corposa espansione da end-gam) del gioco è certamente un buon segno. In Capcom ricordano il nome di Dragon’s Dogma: dobbiamo solo sperare che non faccia la fine di Deep Down.
Giochi che gioverebbero di un seguito
E con questo si conclude la seconda coppia di giochi che ritengo gioverebbero di un seguito. Vi siete trovati d’accordo? The Surge e Dragon’s Dogma hanno margine di miglioramento? Io voglio sempre essere positivo e penso che una seconda chance non debba essere negata a nessuno.
La nostra ricerca di giochi che gioverebbero di un seguito però non si ferma: se troveremo altre opere interessanti su cui speculare, vi proporremo una terza parte di questo articolo. Nel frattempo, diteci quali potrebbero essere altri giochi validi tramite un commento!
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