Molte persone affette da Parkinson vanno a sviluppare movimenti debilitanti chiamati discinesia. Il meccanismo che scaturisce è stato svelato da uno studio effettuato in Florida
Fino ad ora il meccanismo alla base di questo indesiderato effetto collaterale era sconosciuto. Una collaborazione internazionale guidata da Scripps Research, in Florida, ha trovato la causa chiave della discinesia. Questa scoperta aprirebbe la strada ad una terapia per fornire sollievo ai pazienti. Vediamo i dettagli.
Parkinson: vediamo tutti i dettagli sullo studioÂ
La terapia sostitutiva con dopamina rende i sintomi del Parkinson migliori rispetto all’inizio della malattia, ma alla fine il trattamento lascia spazio a movimenti incontrollati e a scatti del corpo. Ma perché? Una nuova ricerca mostra che alla base di questo sviluppo c’è la spinta involontaria di una proteina chiamata RasGRP1 in breve. Questa spinta di RasGRP1 produce una cascata di effetti che portano a movimenti anomali e involontari noti come LID, o discinesia indotta da L-DOPA.
Lo studio effettuato ha mostrato che nei topi con deplezione di dopamina e in altri animali, l’inibizione della produzione di RasGRP1 nel cervello durante la somministrazione della dopamina diminuiva i movimenti involontari. Queste riportate di seguito sono le parole di Srinivasa Subramaniam, professore di neuroscienze presso Scripps Research, Florida:Â
I pazienti con Parkinson descrivono la discinesia indotta dal trattamento come una delle caratteristiche più debilitanti della loro malattia. Questi studi dimostrano che se possiamo sotto-regolare la segnalazione di RasGRP1 prima della sostituzione della dopamina, abbiamo l’opportunità di migliorare notevolmente la loro qualità di vita. RasGRP1 è un fattore causale nello sviluppo della discinesia indotta da L-DOPA nella malattia di Parkinson.
Lo studio
La dopamina è un neurotrasmettitore e un ormone che svolge un ruolo chiave nel movimento, nell’apprendimento, nella memoria e nelle emozioni. Il morbo di Parkinson si sviluppa quando i neuroni che producono dopamina in una regione del cervello centrale, denominata substantia nigra, smettono di funzionare o muoiono. È una regione del cervello associata sia all’avvio del movimento e sia alla continuazione di esso, quindi il suo deterioramento provoca un’ampia varietà di sintomi, tra cui rigidità , problemi di equilibrio, difficoltà di deambulazione, tremore, depressione e problemi di memoria.
I medici curano il Parkinson con una terapia sostitutiva alla dopamina, spesso un medicinale chiamato levodopa. Il cervello converte la levodopa in dopamina e, a dosi adeguate, questo porta alla risoluzione dei sintomi. Ma man mano che la dose e la durata aumentano, può svilupparsi un effetto collaterale chiamato discinesia.
Subramaniam e il suo team avevano studiato il problema negli ultimi dieci anni, portandoli alla fine alla scoperta che la segnalazione di RasGRP1 era il principale colpevole. I prossimi passi della ricerca saranno scoprire la strada migliore per ridurre selettivamente l’espressione di RasGRP1 , senza influire sulla sua espressione in altre aree del corpo.
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