Recensione Goodram IRDM PRO M.2. In questa recensione andremo a testare il recente top gamma del produttore polacco
Se leggete le nostre pagine conoscerete Goodram e non avrà bisogno di alcuna presentazione, abbiamo portato spesso i loro prodotti sotto e nostre attente disamine. Con il recente Goodram IRDM PRO M.2 il produttore con sede in Polonia si impone con forza sul mercato, producendo un SSD che nulla ha da invidiare ai più blasonati prodotti presenti in commercio.
Per fare un breve recap, siamo difronte ad un prodotto che vanta dichiarati 7000 MB/s in lettura e/o scrittura, dotato di un ottimo controller, parlaimo del Phison PS5018-E18, e ottime memorie di alta qualità Micron, come le NAND 3D TLC. Entriamo nel dettaglio della recensione per scoprire di più su questo prodotto, che a differenza dei classici SSD, arriva anche con un kit completo dotato di ben due Dissipatori extra aggiuntivi.
Unboxing e specifiche | Recensione Goodram IRDM PRO M.2
Package di alto profilo per questo prodotto, proprio quello che ci si aspetterebbe da un top gamma quale il Goodram IRDM PRO M.2. Un elemento certamente da sottolineare in quanto la cura ed il materiale presente, non lo si vede così facilmente per questo tipo di prodotti.
Abbiamo all’interno del package, oltre a ritrovare le solite info riportate e alcuni simpatici adesivi, abbiamo diversi strati di gommapiuma a protezione degli elementi presenti. Troviamo subito il Drive, un heatsink o dissipatore in alluminio davvero ben realizzato, dal consistente peso e con una struttura degna di nota.
Qualora voleste installare il Drive su di una scheda madre senza utilizzare l’heatsink thermal armor (se presente) proprietario solitamente parte integrante per modelli di fascia media ed alta, o semplicemente sfruttare il massimo in termini di prestazioni dissipative, questo fa al caso vostro. Il dissipatore integrato possiede una struttura a corpo lamellare di buona consistenza, abbiamo 8 elementi per uno spessore importante, è poi presente il pad termico integrato pronto all’uso. Bello anche esteticamente, con il logo riportato. Vi è inoltre la possibilità di essere fissato con 3 fori per lato.
Abbiamo poi un secondo heatsink, ben più classico, si tratta di un blocco a carrello in alluminio, che potrebbe fungere da alternativa qualora lo spazio sia ridotto, fa il suo, e sostituisce il classico dissipatore passivo presente sulle schede madri, noti come thermal armor. Troviamo infine 6 viti per l’installazione, ed un cacciavite piccolo.
Il drive è compatibile ovviamente con tutti gli slot M.2, avendo lo standard PCIe 4.0, è poi da 80 millimetri ovvero di tipo 2280. Se lo installerete su schede madri con PCIe 3.0 ovviamente ridurrete le prestazioni non godendo della potenza di questo Goodram IRDM PRO M.2.
Uno sguardo alle specifiche tecniche
Continuiamo con la recensione di questo Goodram IRDM PRO M.2 parlandovi delle specifiche di questo prodotto, che sono di tutto rispetto e posizionano il Drive direttamente tra i prodotti di fascia alta del mercato.
Il nuovo Goodram IRDM PRO M.2 basa la sua forza sul controller PS5018-E18 con ultima revisione, parliamo di un recente controller di fascia alta che troviamo per l’appunto solo su prodotti importanti. Realizzato da TSMC a 12nm, trasferisce con protocollo NVMe rev. 1.4, integra una memoria DRAM interna DDR4, e supporta 8 canali per 1600 MT/s di velocità di trasferimento. Insomma, un Controller di tutto rispetto e molto prestante che assicura abbastanza longevità al Drive.
Il produttore Europeo ha poi optato per memorie NAND Micron 3D TLC, sono di tipo 176L, e vengono denominate B47R Fortis Max, che per struttura e dotazione, rappresentano semplicemente il Chip migliore che si può trovare al dettaglio ad oggi. Sono addirittura fornite di memoria Cache DRAM interna di 1 GB, il rapporto con il Controller, porta questo drive a spingersi fino a 2666 MT/s. Ben sopra la media degli SSD presenti in commercio.
I nostri test | Recensione Goodram IRDM PRO M.2
Test Bench utilizzata;
- Case: Be Quiet! Silent Base 802
- Scheda Madre: MSI MPG B550 Gaming Plus
- Dissipatore: Be Quiet! Silent Loop 2 360mm
- CPU: AMD Ryzen 7 3800X
- GPU: Gigabyte 1050 TI
- RAM: GOODRAM IRDM Pro H.W. 16GB 3600MHz
- SSD: //
L’azienda dichiara per questo prodotto circa 7000 MB/s in lettura e 5500 MB/s in scrittura, sarà vero? Abbiamo condotto approfonditi test per determinarlo ed ora ve li mostreremo.
Prima di immergerci nei testi è bene ricordare che le prestazioni degli SSD o Hard Disk vengono classificate usando due parametri principali e differenti: la velocità sequenziale, che indica la velocità massima teorica con cui vengono letti o scritti i dati sul disco in maniera sequenziale e le IOPS (operazioni di input/output per secondo) che invece indicano la velocità con cui i dati vengono letti o scritti in maniera casuale, usando piccoli file di 4KB. La velocità sequenziale viene espressa in MB/s (Megabyte per secondo) o GB/s (Gigabyte per secondo), mentre le IOPS vengono espresse in numero (cioè il numero massimo di operazioni in input e output che l’unità riesce a “reggere” ogni secondo). Nell’utilizzo quotidiano di un SSD o Hard Disk è poi molto importante il valore delle IOPS sia come indicatore di performance reali che come durata del drive. L’utilizzo di alcuni determinati software restituisce valori molto attendibili in questo campo.
Test di trasferimento
Prima di immergerci nei test sintetici ovvero i benchmarks, andiamo ad effettuare i soliti test reali, simulando una situazione di uso quotidiano. Questi test hanno senso in quanto attualmente alcuni controller beneficiano di file compressi, mentre altri no. Alcune unità di archiviazione difronte a file di piccole dimensioni hanno performance minori, altre funzionano bene con esse.
Ho preparato una cartella compressa contenente file per circa 30GB, tra documenti vari (PDF, file Word ecc), foto, video e film, per circa 6.000 file ognuno con un peso diverso, da pochi MB a tanti GB. La fase di scrittura come possiamo notare è ben fluida e costante, e non sono presenti importanti drop in negativo ne preoccupanti curve che potrebbero mostrare instabilità. Monitorando il passaggio le prestazioni erano sempre attestate sulla media che vedete nel grafico, 1,13 GB/s rappresentano comunque un ottimo risultato.
Goodram IRDM PRO M.2 in azione con CrystalDiskMark
Il prossimo test è stato eseguito con CrystalDiskMark, per misurare le massime prestazioni teoriche in lettura/ scrittura sequenziale con dati casuali di varie dimensioni.
GOODRAM SSD IRDM M.2 si è comportato decisamente bene, con performance di tutto rispetto e che lo posizionano certamente nella fascia alta del mercato. Parliamo infatti di un valore di 7365 MB/s in lettura, e di ben 3548 MB/s in scrittura.
Goodram IRDM PRO M.2 in azione con Atto Disk Benchmark
Ho sottoposto poi IRDM M.2 al software Atto Disk Benchmark. Uno dei migliori strumenti disponibili per misurare le prestazioni di archiviazione. Famoso perché molto affidabile, produce risultati molto accurati. Con ATTO possiamo testare dimensioni di blocchi predefiniti. Quindi possiamo testare con una sequenza di 32 MB di file da 4 KB, ma anche 32 MB in file da 1 MB. Che rappresenta poi il compito più importante e difficile per qualsiasi unità di archiviazione, ovvero scrivere velocemente file di dimensioni molto ridotte.
Anche qui i dati ottenuti sono di alto profilo, sul fronte della lettura abbiamo prestazioni elevate, con tutti i tagli di file utilizzati. In scrittura possiamo osservare con file da 32 KB delle velocità in scrittura di 1.25 GB/ s. Segno di ottima stabilità prestazionale nell’utilizzo quotidiano. Sono le prestazioni in lettura che sorprendono, davvero elevate, impressiona poi la coerenza di accesso alle celle di memoria.
Goodram IRDM PRO M.2 in azione con HD Tune Pro
L’ultimo test che ho effettuato è stato con HD Tune Pro, un tool professionale utilizzato anche da aziende nel settore. Permette di scansionare i dischi rigidi ed SSD per rilevare errori e analizzare approfonditamente diversi dati e aspetti sulle prestazioni, provenienti dall’unità di archiviazione in esame.
Il primo test è stato effettuato nella sezione File Benchmark, per misurare le prestazioni in lettura e scrittura di file con blocchi di dimensioni diverse che vanno da 0,5 KB a 8192 KB (asse x), test molto impegnativo per queste unità. Ancora una volta ci troviamo difronte a prestazioni incredibili.
Con file di 512 KB abbiamo in lettura/ scrittura rispettivamente valori di circa 5300 MB/s e 5000 MB/s circa, e con file di 8192 KB in lettura/ scrittura rispettivamente valori di circa 6600 MB/s e 5800 MB/s. Possiamo poi osservare nel grafico superiore (sempre nella sezione File Benchmark) una fase di scrittura e lettura nel complesso efficiente in termine di prestazioni e indirettamente sui consumi. Le oscillazioni presenti sono piuttosto normali per prestazioni di questo calibro, non significativo il drop in negativo visibile nello slot del test effettuato tra 249 e 299 mB, picchi (ng.v) così sono regolari. Test passato con il massimo dei voti direi.
Il secondo test è stato effettuato nella sezione Random Access, per misurare il valore IOPS. In questo test vediamo che per file da 1MB il valore IOPS è pari a 5710, con un relativo avg. speed pari a circa 1.533 ms. Prestazioni assolutamente eccezionali, che denotano garnde potenza specie in lettura. Non sono presenti anomalie nell’accesso al Chip della Cache.
Infine, ultima nota parliamo dei gradi raggiunti dal Drive. I test sono stati effettuati senza alcun dissipatore installato su di esso, questo per renderci conto di quanto possa effettivamente la curva, era solo presente l’AirFlow del Case a sostegno. Durante l’utilizzo quotidiano i gradi non hanno mai superato i 40/45 gradi, con utilizzo Office, e suite Adobe occasionalmente. I gradi sono saliti a 48/50 durante Benchmakrs ed uso intensivo di Premiere. Dati che comunque nel complesso sono accettabili, vista la potenza del Drive, e che dunque con Dissipatore installato ribalterebbe la condizione.
Conclusioni e prezzo
In conclusione, siamo rimasti sorpresi da questo prodotto, di come si è comportato in tutti gli scenari a cui è stato sottoposto, e soprattutto dalla coerenza ottenuta durante i nostri test. Nell’utilizzo quotidiano poi, non ha mai mostrato segni di esitazione, rallentamenti, neppure con il Drive riempito sino al 50% circa. Motivo per il quale ci sentiamo di consigliarvelo.
Un drive, quanto riempito oltre la sua metà di capacità, riduce le prestazioni e si può apprezzare un declino nelle scritture casuali ed accessi a determinate celle di memoria, in questo caso le curve sono state davvero minime, e non è stata registrata una marcata deplezione.
Utilizzando a fondo questo Drive ci sentiamo di consigliarlo sicuramente per operazioni di Editing con totale fluidità, ma anche per il Gaming può essere adoperato, per godere dei ridotti caricamenti e latenze minori. Il Drive è disponibile in differenti tagli, da 1, 2 e 4TB, e possiede 5 anni di garanzia. Per quanto riguarda i prezzi, attualmente non è ancora entrato in commercio in Italia, come invece nel resto d’Europa, ma vi sono svariati rivenditori (solo) autorizzati sul territorio presenti su Amazon e siti terzi, il costo per questo taglio si aggira sui 200 Euro. Sale ovviamente per i tagli superiori.
Un costo sicuramente elevato, che per quanto tale comunque si attesta nella sua categoria, ed offre per certi aspetti, anche di più. Questo era tutto per la recensione dell’SSD IRDM PRO M.2 Goodram, e giunti a questo punto non ci resta che salutarvi, se volete continuare a conoscere le ultime novità dal mondo hardware continuate a seguirci. Un saluto da tuttoteK.
Punti a favore
- Prestazioni in Lettura/ Scrittura
- Dotazione Premium
- Qualità generale
- Stabilità in fase scrittura
Punti a sfavore
- Prezzo leggermente alto
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