I Sony World Photography Awards 2020, specialmente per la categoria Open che raccoglie gli scatti di tutti i fotografi non professionisti, è uno dei concorsi più importante e largamente partecipati del mondo. E finalmente sono stati annunciati i vincitori che della categoria Open che andremo ad analizzare con voi
Quest’anno, la rosa selezionata nella categoria Open dei Sony World Photography Awards 2020 comprende oltre 100 fotografi e i dieci vincitori (uno per ciascuna categoria) riceveranno in premio un’attrezzatura fotografica digitale di ultima generazione di Sony per poter sviluppare la loro visione e si contenderanno il prestigioso riconoscimento finale: il titolo di Open Photographer of the Year e un premio in denaro di 5.000 dollari. Il vincitore assoluto del concorso Open sarà annunciato il prossimo 9 giugno sulle piattaforme online della World Photography Organisation e di Sony.
Sony World Photography Awards 2020, Open: tutti i vincitori
ARCHITETTURA | Sony World Photography Awards 2020, Open
Image Name: Emotional Geometry
Photographer Name: Rosaria Sabrina Pantano
Year: 2020
Image Description: Having returned to Sicily for the holidays, myself and a group of friends visited Fiumara d’Arte, an open museum showcasing sculptures made by contemporary artists, located along the banks of the Tusa River. Among these works is 38° Parallelo by Mauro Staccioli – a pyramid that stands at the exact point where the geographical coordinates touch the 38th parallel.
Copyright: © Rosaria Sabrina Pantano, Italy, Winner, Open, Architecture, 2020 Sony World Photography Awards
Rosaria Sabrina Pantano (Italia) per Emotional Geography, una fotografia in bianco e nero del 38° parallelo, una scultura piramidale di Mauro Staccioli, che sorge esattamente in corrispondenza delle coordinate geografiche del 38° parallelo. Il bianco e nero di questo scatto tende a mettere in risalto le texture del terreno brullo e soprattutto la geometri della scultura. Le linee prospettiche iniziano nella strada e vengono riprese dall’enorme piramide fino a convergere nel vertice in mezzo al cielo; l’effetto è di portare lo sguardo a percorrere l’immagine dal basso verso l’alto, un po’ come se fossimo dei viaggiatore che scalano la montagna per raggiungere l’opera d’arte.
CREATIVITÀ | Sony World Photography Awards 2020, Open
Image Name: Knot
Photographer Name: Suxing Zhang
Year: 2020
Image Description: This picture is from my series ‘Hua’, which means flower in Chinese. Flowers are often used as metaphors for life and eroticism in art. Hua explores the commonalities and connections between flowers and the feminine – in particular, emotional vulnerability and sensitivity. Qualities such as calmness, and emotions such as uncertainty, fear, anxiety and loneliness are translated into conceptual and artistic forms. In Knot, I use a combination of light and texture to create strong visuals that heighten the senses. I like to use symbolic and metaphoric ingredients in my work, which I hope allows the audience to blend their own subjectivity with the objectivity of the photograph, leading to different interpretations and emotions.
Copyright: © Suxing Zhang, China, Winner, Open, Creative, 2020 Sony World Photography Awards
Suxing Zhang (Cina continentale) per Knot, il ritratto di una giovane donna con un collage di elementi simbolici. L’immagine, anche in questo caso in bianco e nero, fa parte della serie Hua (“fiore” in cinese), che interpreta i fiori come metafore della femminilità. Sicuramente abbiamo un’opera un po’ diversa da quello cui siamo abituati, dalla classica fotografia. Molto spesso abbiamo detto che lo scopo di una fotografia deve essere raccontare una storia, ma non solo. Una bella fotografia è emozione, pura e cruda, senza fronzoli. Lo scopo è evocare delle sensazioni nell’osservatore. E voi che cosa provate guardate questo scatto? C’è un ragazza che tenta di nascondersi dietro un telo grezzo, ma che cosa nasconde in realtà?
CULTURA | Sony World Photography Awards 2020, Open
Image Name: Mark 5:28
Photographer Name: Antoine Veling
Year: 2020
Image Description: When audience members were invited on stage to dance at an Iggy Pop concert in Sydney Opera House, Australia, on 17 April 2019, it showed the warm welcome Aussies extend to overseas artists who travel long distances to reach them. A woman’s outstretched arm lunges to touch Iggy. He seems unaware of her approach as the crowd presses around him. One of Iggy’s assistants, Jos (in the grey checked shirt) tries to make some space around Iggy. The scene is reminiscent of a passage from the Bible: ‘Because she thought, “If I just touch his clothes, I will be healed.”’ (Mark 5:25-34, line 28). The image has been likened to religious paintings by Caravaggio, and his chiaroscuro technique. It went crazy on social media, making 40,000 people, including Iggy Pop, very happy.
Copyright: © Antoine Veling, Australia, Winner, Open, Culture, 2020 Sony World Photography Awards
Antoine Veling (Australia) per Mark 5:28, una foto del 17 aprile 2019, che immortala il momento in cui una parte del pubblico è stata invitata a ballare sul palco, in occasione del concerto di Iggy Pop al Teatro dell’Opera di Sydney. Lo scatto mostra Iggy Pop attorniato da una folla di fan in movimento, soffermandosi in particolare sul cantante, su una donna che cerca di toccarlo e su un’assistente di palco che cerca di mantenere l’ordine. La scena, quasi assimilabile a un dipinto di Caravaggio, ricorda un passaggio della Bibbia: «Perché diceva: “Se riesco a toccare almeno le sue vesti, sarò salva”» (Marco 5, 25-34, versetto 28).
La luce in questo scatto è utilizzata in modo “divino”. Il soggetto principale è ben illuminato e attira subito l’attenzione, mentre pian piano la luce va scemando sui ballerini. Lo sguardo è subito portato nel punto luce e poi tende a vagare nell’immagine a cercare i particolari nascosti nell’ombra: un volto, una gesto, un’emozione. La composizione semplice, basata sulla regola dei terzi, da stabilità allo scatto mentre il dinamismo è dato dalla miriadi di soggetti inclusi nello scatto.
PAESAGGIO | Sony World Photography Awards 2020, Open
Image Name: Ice Reflections
Photographer Name: Craig McGowan
Year: 2020
Image Description: A solitary iceberg, set against the fjord walls in Northeast Greenland National Park.
Copyright: © Craig McGowan, Australia, Winner, Open, Landscape, 2020 Sony World Photography Awards
Craig McGowan (Australia) per Ice Reflections, la rappresentazione di un iceberg che si staglia solitario sullo sfondo degli imponenti fiordi del Parco nazionale della Groenlandia nordorientale. L’iceberg e il paesaggio circostante si riflettono perfettamente nelle acque terse del fiume, dando vita a una fotografia astratta, quasi pittorica. Molto spesso nella fotografia di paesaggi ri rischia di cadere nella banalità. Ma non in questo caso assolutamente no. C’è un doppio dinamismo in questo scatto: il dinamismo dei colori e quello delle linee sinuosi che disegano sul terreno. L’iceberg è un elemento fondamentale, funziona come un ancora per lo sguardo che altrimenti rischierebbe di perdersi nella composizione molto astratta.
MOVIMENTO | Sony World Photography Awards 2020, Open
Image Name: Going Down!
Photographer Name: Alec Connah
Year: 2020
Image Description: Despite measuring 125 metres high, it took the four cooling towers of Ironbridge Power Station in Shropshire, England, just 10 seconds to be demolished on 6 December 2019. The towers had been a feature of the landscape for 50 years, but were brought down as part of a new development on the site. The demolition had been a long time coming – the towers were close to a river, railway line and protected woodland, so their destruction had to be precise. This picture was taken from my garden, which is on the hillside opposite the site.
Copyright: © Alec Connah, United Kingdom, Winner, Open, Motion, 2020 Sony World Photography Awards
Alec Connah (Regno Unito) per Going Down!, che documenta l’istante in cui le quattro torri di raffreddamento della centrale elettrica di Ironbridge, nello Shropshire, sono state demolite, il 6 dicembre 2019. Quando si dice “cogliere l’attimo”, io mi immagino uno scatto del genere. Sono davvero rari gli scatti dove si riesce a congelare il movimento, la deformazione di un avvenimento così estremo. Gli elementi di interessa sono distribuiti in modo longitudinale. Non si tratta una grande composizione, ma semplicemente di un momento unico nel suo genere.
NATURAL WORLD & WILDLIFE | Sony World Photography Awards 2020, Open
Image Name: Going Down!
Photographer Name: Alec Connah
Year: 2020
Image Description: Despite measuring 125 metres high, it took the four cooling towers of Ironbridge Power Station in Shropshire, England, just 10 seconds to be demolished on 6 December 2019. The towers had been a feature of the landscape for 50 years, but were brought down as part of a new development on the site. The demolition had been a long time coming – the towers were close to a river, railway line and protected woodland, so their destruction had to be precise. This picture was taken from my garden, which is on the hillside opposite the site.
Copyright: © Alec Connah, United Kingdom, Winner, Open, Motion, 2020 Sony World Photography Awards
Guofei Li (Cina continentale) per Tai Chi Diagram, un’immagine ambientata nel Botswana, che mostra due ghepardi intenti a ripulirsi a vicenda dopo una caccia proficua. La loro posizione nell’inquadratura ricorda il simbolo yin-yang. Uno scatto bello quanto tenero. La composizione è basata questa volta sulla spirale, due spirali che terminano sulle teste degli animali, il punto principale dell’immagine. Due parole anche sull’uso del colore, quasi un bicromatismo che amalgama l’immagine, come in un grande abbraccio.
RITRATTO | Sony World Photography Awards 2020, Open
Image Name: Black Francis
Photographer Name: Tom Oldham
Year: 2020
Image Description: Photographers for MOJO Magazine enjoy a rare degree of freedom and trust with what is usually an open brief. This allows us to capture our own experience with very high profile musicians. However, when photographing famous singers, we are often painfully aware of how many times the sitter has, well, sat. I like to acknowledge this and asked Charles (aka Black Francis) to show me the level of frustration photoshoots can generate. He offered up this perfect gesture of exasperation, and the image ran as the lead portrait for the feature.
Copyright: © Tom Oldham, United Kingdom, Category Winner, Open, Portraiture, 2020 Sony World Photography Awards
Tom Oldham (Regno Unito) per Black Francis, un ritratto in bianco e nero, commissionato dalla rivista Mojo, che ritrae il frontman dei Pixies, Charles Thompson (alias Black Francis). Quando ha accettato l’incarico, Oldham, ritrattista di lunga data, sapeva che il suo soggetto era un habitué dei servizi fotografici, perciò gli ha chiesto proprio di mostrare la sua insofferenza durante l’ennesima posa. L’immagine finale mostra il cantante nell’eloquente gesto di affondare le mani nel viso ed è stata l’immagine in evidenza dell’articolo.
Lo sfondo nero da molta profondità allo scatto e la rappresentazione in scala di grigi ad elevato contrasto mettono in risalto le mani e le pieghe del volto, enfatizzano il gesto del soggetto. Le due mani e le braccia tendono a portare l’attenzione verso il volto e gli occhiali. Uno scatto semplice che mette in risalto un gesto pieno di umanità.
NATURA MORTA | Sony World Photography Awards 2020, Open
Image Name: A Plastic Ocean
Photographer Name: Jorge Reynal
Year: 2020
Image Description: Each year, eight million tons of plastic end up in our oceans – equivalent to emptying a garbage truck into the water every minute. This is my protest against pollution.
In my language (Spanish), we use the words ‘Naturaleza Muerta’ to refer to still life, which ironically translates as ‘Dead Nature’.
Copyright: © Jorge Reynal, Argentina, Winner, Open, Still Life, 2020 Sony World Photography Awards
Jorge Reynal (Argentina) per A Plastic Ocean, la foto di un pesce morto che sembra cercare disperatamente di respirare, intrappolato in un sacchetto di plastica. L’opera vuole puntare l’attenzione sull’inquinamento provocato dalle materie plastiche, che sta compromettendo l’ecosistema degli oceani. In questo caso non ci sono molte parole da spendere sulla composizione che è praticamente inesistente. Ma possiamo sottolineare il fatto che non sempre la tecnica è fondamentale per produrre un buono scatto. Bisogna anche e soprattutto avere qualcosa da dire.
STREET PHOTOGRAPHY | Sony World Photography Awards 2020, Open
Image Name: Colombia Resiste
Photographer Name: Santiago Mesa
Year: 2020
Image Description: In recent years, a number of protests have broken out across Latin America. Reasons for this unrest range from a proposed end to fuel subsidies in Ecuador to a rise in metro fares in Chile, and feelings of inequality and a general lack of opportunity in Colombia. In Medellín, north-western Colombia, workers and street vendors were taking part in a march when the Medellin riot squad dispersed them.
Copyright: © Santiago Mesa, Colombia, Winner, Open, Street photography, 2020 Sony World Photography Awards
Santiago Mesa (Colombia) per Colombia Resiste, che mostra un manifestante nella città di Medellín durante una marcia organizzata da lavoratori e venditori ambulanti, dispersi dall’intervento della squadra anti-sommossa locale. Questa scena racconta una delle tante proteste sorte in America Latina negli ultimi anni per il costo sempre più elevato della vita, la disuguaglianza sociale e la mancanza di opportunità.
Anche in questo scatto riuscire a bloccare l’istante più significativo ha contribuito notevolmente al carico emozionale dello scatto. Tra i principali elementi compositivi troviamo l’uso degli agenti di polizia, tutti vestiti allo stesso modo, come cornice che porta l’attenzione sul povero manifestante.
VIAGGIO | Sony World Photography Awards 2020, Open
Image Name: Riding a Saharan Freight Train
Photographer Name: Adrian Guerin
Year: 2020
Image Description: At 2.5km long, the iron-ore train in Mauritania is one of the longest trains in the world. It covers over 700km on its journey from the coastal town of Nouadhibou to the Saharan wilderness of Zouérat. More than 200 carriages are loaded with rocks in Zouérat, before the train begins its long journey back to Nouadhibou. I rode the train in both directions in July 2019. On the first leg of the journey I learnt that in order to photograph the full length of the train I needed to stand on the rocks for height, position myself in a rear carriage to get the full view, and keep the sun behind me. Alas, none of this was possible until the morning of day three, at which point I had almost given up. This shot was taken as I balanced on my toes atop a mountain of rocks, trying to remain steady as the train jolted from side to side.
Copyright: © Adrian Guerin, Australia, Winner, Open, Travel, 2020 Sony World Photography Awards
Adrian Guerin (Australia) per Riding a Saharan Freight Train, un’immagine scattata in Mauritania dall’alto dell’ultimo vagone del “treno del ferro”, che viaggia lungo 700 km di binari dalla città costiera di Nouadhibou a Zouérat, nel deserto del Sahara. Con i suoi 2,5 km complessivi, questo convoglio è uno dei più lunghi al mondo e trasporta oltre 200 vagoni di minerali ferrosi. Questo scatto è sicuramente una perfetta metafora di un viaggio lungo, verso l’ignoto. L’immagine viene simmetricamene divisa in quattro quadranti dall’orizzonte e dal treno. Uno scatto semplice, fortmente prospettico che lascia lo sguardo sospeso nel vuoto.
Ulteriori dettagli
Una menzione speciale va alle seguenti immagini arrivate alla selezione finale: Pinball Pier di Stephen Tomlinson (Regno Unito, Architettura), una vista aerea del Brighton Palace Pier illuminato al crepuscolo; Metamorphosis di Stanislav Stankovskiy (Federazione Russa, Creatività), una rappresentazione cinematografica dei fari di un’auto che irrompono in una serata buia e nebbiosa; Rivers di Or Adar (Israele, Paesaggio), uno sguardo dall’alto dei fiumi e dei torrenti in un’area paludosa nei pressi di Venezia; That’s Nothing to Laugh About di Adam Stevenson (Australia, Naturalistica), la fotografia di un kookaburra solitario appollaiato sul ramo di un albero arso, intento a osservare i danni provocati da uno dei tanti, devastanti incendi boschivi che hanno tenuto sotto scacco l’Australia; e Mother Love di Ottavio Marino (Italia, Ritratto), un toccante racconto del legame profondo tra madre e figlio. Tutti gli scatti sono disponibili sul sito ufficiale del concorso.
Le candidature del concorso Open 2020 sono state giudicate da Gisela Kayser, direttrice generale e artistica della Freundeskreis Willy-Brandt-Haus e.V. di Berlino. Le immagini vincitrici e finaliste riceveranno il giusto tributo su tutti i canali e le piattaforme online della World Photography Organisation con contenuti dedicati, tra cui video, presentazioni e interviste. La decisione è stata presa a seguito della recente pandemia, che ha imposto l’annullamento della mostra dei Sony World Photography Awards 2020. Continuate a seguirci nella nostra sezione fotografia!
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