Scopriamo insieme, in questa recensione dedicata, se e quanto ci abbia convinto The Menu, pellicola con protagonisti Ralph Fiennes e Anya Taylor-Joy disponibile nel catalogo di Disney Plus
TITOLO ORIGINALE: The Menu. GENERE: thriller, horror, commedia. NAZIONE: Stati Uniti d’America. REGIA: Mark Mylod. CAST: Ralph Fiennes, Anya Taylor-Joy, Nicholas Hoult, Hong Chau, John Leguizamo, Janet McTeer, Judith Light, Reed Birney, Rob Yang, Aimee Carrero, Paul Adelstein, Arturo Castro, Mark St. Cyr, Rebecca Koon, Peter Grosz, Alemarto. DURATA: 107 minuti. DISTRIBUTORE: Searchlight Pictures. USCITA CINEMA: 17/11/2022.
La cucina mi fa un po’ pensare alla bella musica: sono capace di apprezzarla, di goderne, ma non di farne.
Ed è con le parole del grande navigatore e scrittore francese Moitessier che apriamo questa recensione di The Menu, film con protagonista Ralph Fiennes (il famigerato Voldemort di Harry Potter), scritto da Seth Reiss e Will Tracy e diretto da Mark Mylod, arrivato a gennaio su Disney Plus dopo l’uscita al cinema di novembre dello scorso anno. Di critica culinaria, chi vi scrive, non sa assolutamente nulla anche se, come Moitissier, sa apprezzare la buona cucina tradizionale, un po’ meno gli archetipi moderni pieni di gelificazione e prodotti molecolari di varia natura. E, dopo aver visto The Menu, forse è anche meglio così.
Cena con Delitto? | Recensione The Menu
Una “Cena con delitto” atipica, quella che Mark Mylod riproduce su pellicola con The Menu. Ci troviamo su un piccolo atollo privato, isolato e senza copertura di rete (e già qui…), su cui sorge il ristorante Hawthorn, gestito dallo stravagante Chef Julian Slowik (Ralph Fiennes) e specializzato in cucina molecolare. Porzioni minuscole, sapori stravaganti e presentazioni alquanto peculiari, insomma. I commensali della cena a cui assisteremo sono sfaccettati e variegati.
Dalla giovane, affascinante e misteriosa Margot (una bravissima Anya Taylor-Joy) e il suo particolarmente fissato con la cucina accompagnatore Tyler (Nicholas Hoult), alla critica culinaria Janet McTeer (Lilian Bloom) accompagnata dal lacchè Ted (Paul Aldestein), per passare all’anziana coppia di sposi Anne (Judith Light) e Richard (Reed Birney) e diversi altri. Insomma, dicevamo: commensali variegati.
Surreale | Recensione The Menu
Una cena da 1200 dollari a testa, piena zeppa di porzioni minuscole e di strambi abbinamenti. Le stramberie, però, non finiscono solo nel piatto. Sin dai primi momenti, sia lo spettatore sia la giovane Margot, l’unica che sembra essere dotata di senno all’interno della pellicola (e che, infatti, quella sera non sarebbe neanche dovuta essere lì), percepiscono un forte senso di straniamento e di inquietudine, a partire dalla prima parte del film che funge da (fin troppo lungo) build-up dell’ansia. Inquietudine che raggiunge il suo climax quando, per una portata chiamata il Massacro, un giovane sous-chef prende una pistola e si spara in bocca, su ordine dello stesso chef Slowik. Bene così.
L’atmosfera surreale e marcatamente prosegue per tutta la durata del film, con avvenimenti e situazioni che risultano essere, a primo impatto, anche piuttosto stranianti. Le scene grottesche non si fermano al suicidio del sous-chef di cui sopra, ovviamente, ma di buono c’è che nulla è stato estremizzato, anzi. Anche la parte più satirica e chiassosa, quasi satirica, va a compensarsi con un’atmosfera generale tutt’altro che divertente. Insomma: un ottimo connubio che aiuta lo spettatore a non sentirsi a disagio, come in quasi tutta la cinematografia horror, e a godere di questa stramba cena.
Critica alla critica | Recensione The Menu
The Menu è una critica alla critica, una sorta di presa di coscienza da parte della cucina moderna in cui gli Chef sono, più che veri e propri artisti della natura, semplici personalità di spicco a cui tutto è concesso, tutto è lecito. A sottolineare questo fanatismo è lo stesso personaggio di Tyler, ossessionato dalla figura dello Chef Slovik, dalle sue parole, dalle sue opinioni e dai suoi gesti. Sulla stessa riga sono tutti gli altri commensali, che, nonostante alcune alzate d’ingegno nel corso della cena, accettano comunque tutto quello che accade davanti ai loro occhi, a prescindere da quelle che dovrebbero essere le normali reazioni legate alla sopravvivenza umana. Tentare di scappare? Di contrattaccare? Di ribaltare la situazione? C’è qualcuno che ci pensa, ma nessuno agisce.
Nessuno, tranne Margot. La ragazza è l’unico imprevisto che Slovik non aveva calcolato per quella sera, in quanto non sarebbe dovuta essere lì con Tyler, che avrebbe dovuto portare la sua storica fidanzata. Un elemento di disturbo, quindi, in un qualcosa completamente pianificato, programmato in ogni singolo dettaglio. Un elemento di disturbo che andrà, forse, a cambiare qualcosa. Ci fermiamo qui: il finale, per quanto deludente e anticlimatico sotto alcuni punti di vista, merita di essere goduto appieno.
Prove attoriali di grande valore | Recensione The Menu
Nonostante tutti gli attori abbiano saputo svolgere appieno il proprio lavoro, i due personaggi rappresentati da Anya Taylor-Joy e Ralph Fiennes fanno da traino per tutta la pellicola. Vuoi per le due ottime interpretazioni, vuoi per la stupenda alchimia antitetica che si è andata via via creando nel corso delle varie scene, vuoi perché, in fin dei conti, ci troviamo di fronte a due prove attoriali oggettivamente encomiabili, le loro figure sono senza alcun dubbio il “pro” maggiore di questo film.
Bisogna anche ricordare che, nel 2019, fu annunciato che ad interpretare la giovane Margot ci sarebbe stata la Premio Oscar Emma Stone e che The Menu sarebbe stato diretto da Alexander Payne. I due hanno però lasciato la pellicola nel 2020 perché impegnati con altri lavori. E, se da una parte la Taylor-Joy non ci ha fatto quasi rimpiangere Emma Stone, dall’altra anche il regista Mark Mylon, qui alla sua prima e vera prova su grande schermo (se escludiamo la commedia Sex List del 2011), ha saputo egregiamente svolgere il suo lavoro.
Teatro delle marionette | Recensione The Menu
Certo, bisogna ammettere che ambientare il tutto in un singolo, ristretto, ristorante aiuta molto il saper giocare con la regia, ma rimane il fatto che tutto in The Menu è stato registicamente studiato. Dalle inquadrature, ai colori, alla fotografia, passando per la meravigliosa vera e propria messa in scena della cena. Alcune scene, in cui lo staff si muove all’unisono per eseguire gli ordini dello Chef, sembrano vere e proprie coreografie danzate.
Una teatralità di fondo che ben si sposa con il mood della pellicola, che si propone quasi di essere un vero e proprio spettacolo in cui il pubblico è posto proprio lì, al di là di quella vetrata che dà sul mare. Le marionette (tutte tranne Margot), dallo staff ai commensali, si muovono esattamente come lo Chef desidera, quasi avvicinandone la figura a un Dio. Sebbene sia lui stesso ad ammettere la ben lontana perfezione e il danno che figure come la sua, o come quella di tutti i commensali presenti a cena quella sera, abbiano fatto al mondo della cucina.
Ottimo Menu
Una critica acre, dunque, quella mossa da The Menu alla cucina moderna e di cui volevamo assolutamente discutere in questa recensione. Una pellicola che ha saputo tenerci col fiato sospeso, nonostante dipinga una situazione quantomeno surreale e inverosimile, e che ci ha coinvolti complice anche una durata non eccessivamente lunga. Peccato per la parte iniziale, forse eccessivamente pomposa e lunga, ma considerando le due ottime prove attoriali di Ralph Fiennes e Anya Taylor-Joy possiamo tranquillamente perdonare tutto.
The Menu è attualmente disponibile nel catalogo di Disney Plus. Fateci sapere se avete visto il film qua sotto nei commenti e restate sintonizzati con noi di tuttotek.it per tutte le news a tema cinema e serie TV!
Punti a favore
- Anya Taylor-Joy e Ralph Fiennes eccezionali
- Regia azzeccata
- Una coreografica critica di morte
Punti a sfavore
- Build-up iniziale troppo lungo
- Forse, a tratti, troppo straniante
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