Meglio giocare pochi titoli in maniera estensiva o gettarsi sul maggior numero di videogiochi possibile? Pochi ma buoni o avanti il prossimo ed anche in fretta?
Il mercato videoludico attuale è di gran lunga più ampio e variegato di quello che era in passato. Ogni mese escono decine di nuovi videogiochi ed il numero di piattaforme su cui giocare è alto. Si pensi poi a tutti i bundle di titoli che vengono proposti, a prezzi molto scontati, su vari siti (Humble Bundle) o ai saldi che ormai tutti gli store, on-line e non, propongono periodicamente: Natale, Pasqua, estate ecc. Inoltre non dobbiamo dimenticare i vari servizi in abbonamento come PS Plus e Xbox Live, solo per citarne 2 tra i più noti, che offrono gratuitamente giochi ogni mese.
Tutto questo si traduce nella possibilità di fruire di un catalogo videoludico notevolmente ampio a prezzi tutto sommato non eccessivi, ovviamente a patto di non volersi buttare a tutti i costi su videogiochi molto recenti o addirittura da Day One. Dal punto di vista dell’utente finale, del gamer di turno, questo è chiaramente un bene, non vi è alcun dubbio a riguardo. Quello che mi chiedo, e che mi ha spinto a scrivere questo articolo, è come si pone il giocatore di fronte a questa moltitudine di giochi. Mi spiego meglio, assodato che il parco titoli potenzialmente fruibile è così ampio, e dato per scontato che nessuno dispone di tempo infinito (ne avevamo già parlato), il gamer di turno dovrà decidere come ripartire la propria passione. Giocherà pochi videogiochi, quelli che più gli piacciono in base ai propri gusti, in maniera approfondita o cercare di provarne il maggior numero possibile, finendo inevitabilmente col viverli in maniera superficiale ed incompleta?
Il mercato offre costantemente nuovi videogiochi, così tanti che difficilmente si ha il tempo di provarli tutti
Cercare di scoprirne tutti i segreti di un gioco, magari ottenere tutti i trofei/obiettivi, richiede spesso molto tempo. Alcuni giochi presentano mondi vasti con centinaia di sottomissioni o attività secondarie, pensiamo ad esempio a The Witcher 3 o Skyrim, per citarne 2 ampiamente noti. Ci sono poi titoli che si basano fortemente sull’on-line e sulla formazione di comunità stabili e durature. Questi impegneranno quindi il gamer per mesi, pensiamo a giochi come Destiny 2, The Division, Call of Duty ecc. Infine ci sono giochi con trofei “stupidi”, che occupano il giocatore desideroso di ottenerli tutti in attività lunghe e spesso tediose. Mi viene in mente The Last Guardian con un trofeo che prevede di ascoltare tutti i suggerimenti in game della voce narrante. Informandomi ho scoperto che questi aiuti sono presenti in numero molto elevato e per sentirne alcuni è necessario rimanere fermi in determinate stanze per oltre 5 min. Chiaramente imbarcarsi in questi giochi toglie tempo alla possibilità di provarne altri.
Quantità o approfondimento, questo è il dilemma
Personalmente preferisco scegliere un numero ristretto di titoli, quelli che più incontrano i miei gusti, e cercare di godermeli al meglio. Chiaramente di fronte ad attività troppo ripetitive e tediose anche io passo la mano e mi rivolgo ad un altro gioco, ma in linea generale un paio di run le completo nel tentativo di scoprire tutto ciò che il titolo ha da offrire.
Al di là delle mie manie di completismo, ormai spesso frustrate dal poco tempo libero, capisco anche chi invece cerca di giocare il maggior numero di videogames possibile. In questo modo vivono tantissime esperienza diverse e possono godere, molto più di me, di tutto quello che il mercato videoludico può offrire. Va da sé poi che il mercato stesso spinge in questa seconda direzione dato che il fine ultimo dei produttori/sviluppatori è sempre quello di vendere più giochi possibile al fine di aumentare i profitti.
Chiaramente non c’è giusto e sbagliato ma solo modi diversi di vivere una passione comune. Ci sono persone che giocano ad un solo gioco per mesi, altri che in un anno provano decine e decine di giochi e chi vive nel mezzo. Io credo che questo tipo di scelta sia assolutamente personale e finisca inevitabilmente per riflettere il proprio carattere e modo di essere nella vita quotidiana.
E voi come vi regolare a riguardo? Siete giocatori voraci o più moderati? Fatemelo sapere nei commenti.
Cavaliere Nero
20 Febbraio 2018 alle 20:31Io ho commesso l’errore… non mi sono reso conto in tempo che il mondo videoludico fosse cambiato… ho comprato tanti titoli a prezzi stracciati senza tenere conto del fattore “tempo”… e mi ritrovo con una valanga di giochi ancora da giocare… mi sono reso conto dell’errore stanotte… insonne a causa dell’ansia…
Fabio Pompei
21 Febbraio 2018 alle 16:37Dai vedi il lato positivo: puoi non comprare niente per molto tempo ed avere comunque nuovi giochi da provare. Hai imparato la lezione!