All’interno di Activision è stato fondato nelle ultime ore un sindacato ad opera dei dipendenti dello sviluppatore di CoD Warzone
Trentaquattro tester di Raven Software, lo studio Activision Blizzard responsabile del suo popolarissimo battle royale, Call of Duty: Warzone, hanno annunciato la fondazione di un sindacato interno dopo settimane di sciopero per i licenziamenti recentemente annunciati nel loro dipartimento. Game Workers Alliance, questo il nome del sindacato, chiede al publisher, che è entrato a far parte di Microsoft, di essere riconosciuto pubblicamente. Vediamo tutti i dettagli al riguardo nelle prossime righe di questo articolo.
Activision: il publisher ha ricevuto dal sindacato Game Workers Alliance la richiesta di riconoscere quest’ultimo in via ufficiale
Arriva l’ufficialità, i dipendenti di Raven (lo sviluppatore di CoD Warzone) hanno fondato un sindacato presso Activision: “Oggi, sono orgoglioso di unirmi alla maggioranza dei miei colleghi per creare il nostro sindacato, Game Workers Alliance (CWA)”, ha dichiarato Becka Aigner, tester funzionale QA II di Raven, in un comunicato stampa.
Nell’industria dei videogiochi, in particolare presso Raven, le persone amano il proprio lavoro e i contenuti che stanno creando. Vogliamo assicurarci che la passione di questi lavoratori si rifletta accuratamente nel nostro posto di lavoro e nei contenuti che realizziamo. La nostra unione è il modo in cui le nostre voci collettive possono essere ascoltate da Activision.
We ask that Raven Software and Activision leadership voluntarily recognize our union and respect our right to organize without retaliation or interference. (7/8)
— Game Workers Alliance 💙#WeAreGWA (@WeAreGWA) January 21, 2022
La Game Workers Alliance si è formata con il supporto della campagna per organizzare i dipendenti digitali dei Communications Workers of America. Attualmente, questa ha il sostegno del 78% dei lavoratori ammissibili, questo è quanto riferito a Polygon un rappresentante di CWA. I tester del controllo qualità sono stati storicamente oberati di lavoro e sottopagati presso Activision Blizzard, come nella maggior parte degli altri publisher. La Game Workers Alliance ha indicato alla direzione che dovrà essere riconosciuta entro il 25 gennaio in modo ufficiale, prima che proponga le elezioni presso il National Labor Review Board:
Chiediamo che la direzione di Activision Blizzard rispetti i lavoratori del QA di Raven riconoscendo volontariamente la rappresentanza della CWA senza esitazione. In accordo di contrattazione collettiva, il sindacato darà voce ai dipendenti di Raven QA sul luogo di lavoro, migliorando i giochi che produciamo e rafforzando l’azienda. Il riconoscimento volontario è la via razionale da seguire.
Un portavoce di Activision Blizzard ha riferito a Kotaku in un’e-mail che l’azienda sta “esaminando attentamente la richiesta di riconoscimento volontario della CWA, che cerca di organizzare circa tre dozzine dei quasi 10.000 dipendenti dell’azienda”. Nel frattempo, i fan di Warzone e di altri giochi di Call of Duty hanno dovuto affrontare un numero crescente di bug e problemi di prestazioni, mentre la direzione avrebbe tuttavia rifiutato di incontrare i lavoratori in sciopero per discutere le loro richieste. Per quanto riguarda Microsoft, il colosso ha fatto intendere che non si occuperà in prima persona delle controversie in materia di abusi che hanno per protagonista proprio Activison.
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