Se vuoi un gioco da tavola commercializzato fatto in casa, segui questa guida: scoprirai quanto è facile divertirsi senza spendere un euro
Vi siete mai trovati a voler sfidare qualcuno a un gioco da tavolo e a scocciarvi per non averlo tra le mani? Ecco un elenco di alcuni titoli commerciali facilmente ricreabili con pochi strumenti e gratuitamente: il gioco fatto in casa! Sono sicuro che, con un pizzico di fantasia, saprete inventarne altri.
Lupus in tabula – Gioco fatto in casa e poi commercializzato
Ricreabile con: un mazzo di carte.
Commercializzato da dV giochi, Lupus in tabula riprende un classico partygame spontaneo conosciuto anche come Lupus, Mafia, Licantropi, Streghe. Consigliatissimo per serate con numerosi partecipanti, risulta però noiosetto per tutti coloro i quali sono stati ammazzati all’inizio della partita.
Meccanica: in un villaggio tutte le notti qualcuno viene sbranato dai lupi mannari, così gli abitanti si organizzano per linciare ogni mattina un sospetto lupo. La partita è condotta da un giocatore speciale chiamato narratore (sindaco, capovillaggio) il quale detta le fasi della notte (quando i lupi si svegliano e mangiano qualcuno) e del giorno (quando gli abitanti discutono animatamente su chi possa essere un lupo mannaro e alla fine lo linciano). Ciascun giocatore ha con sé una carta che ne identifica il personaggio, segreta agli altri, e durante la notte tutti i giocatori tengono gli occhi chiusi, tranne quando il narratore ordina loro di svegliarsi e agire secondo le regole del proprio personaggio. Accanto ai lupi ci sono anche il veggente, la bambina, la guardia del corpo.
Altre versioni prevedono una presenza di mafiosi, streghe o altre entità che uccidono di notte, ma la meccanica è la medesima.
Lupus può essere degnamente fatto in casa con un semplice mazzo di carte e decidendo, ad esempio, che le carte picche siano i lupi, il fante sia il veggente e così via. Bisogna fare attenzione a mettersi d’accordo sulle regole e le abilità dei vari personaggi. In alternativa, scrivere dei bigliettini con i ruoli!
Nota: il partygame originario prevede la figura della donna di facili costumi, personaggio le cui regole sono state travasate nella guardia del corpo.
Mastermind
Ricreabile con: carta e penna.
Pubblicato nel 1970, Mastermind prende le sue origini da un gioco di carta e matita, che anche oggi può essere fatto in casa. Classificabile come gioco astratto di crittoanalisi, vede sfidarsi due giocatori: lo sfidante, o codificatore, crea un codice segreto che lo sfidato, o decodificatore, deve decodificare in un dato numero di mosse.
La versione commerciale prevede l’utilizzo di una serie di pioli colorati che il codificatore utilizza per creare un codice di 4 cifre (altre volte 5). I pioli vengono fissati in 4 buchi e poi coperti (solo il codificatore può vederlo). Lo sfidato tenta di indovinare il codice, mettendo altrettanti pioli in una linea di buchi. A quel punto, lo sfidante dichiara quanti pioli sono giusti al posto giusto e quanti giusti al posto sbagliato. La sfida continua: lo sfidato tenta un nuovo codice e via così finché O lo indovina O termina il numero di mosse possibili.Â
Ad esempio: lo sfidante crea il codice giallo-verde-nero-blu. Lo sfidato tenta con verde-rosso-viola-blu. Lo sfidante afferma “C’è un colore al posto sbagliato e un colore al posto giusto”, in riferimento al verde (presente ma in posizione sbagliata) e al blu (presente, in posizione corretta). Lo sfidante non dichiara A QUALI colori fa riferimento. La dichiarazione viene segnata con altri pioli più piccoli, a fianco della riga di tentativo. Lo sfidato tenta di nuovo: sospettando che sia il verde al posto giusto prova verde-giallo-viola-nero. La risposta sarà “Tre al posto sbagliato, nessuno al posto giusto” – beh, allora non era il verde al posto giusto. La sfida continua per un numero di passi, entro il quale vince lo sfidato se indovina, altrimenti vince lo sfidante.
Il gioco di carta e penna originale prevedeva l’uso delle 10 cifre arabe, ma ci si può mettere d’accordo sul numero di cifre da usare (magari proprio 6), il numero di cifre del codice e come segnare il risultato (magari GS e GG).
Peraltro… non è inquietante al giorno d’oggi l’immagine sulla scatola di Mastermind del 1970?
Forza 4… Gioco fatto in casa!
Ricreabile con: carta e penna.
Forza 4 è una sfida di attenzione ai dettagli, ed è semplicemente ricreabile su un foglio su cui si può disegnare un rettangolo, all’interno del quale, se il foglio non ne presenta, si dovrebbero disegnare i quadretti. E poi… sfida! Crocette contro pallini simulando la forza di gravità , tutto fatto in casa!
Per i più intrepidi, è sufficiente tirare la linea di base lasciando libero sfogo a larghezza e altezza dell’area di gioco.
Per gli estremi, nemmeno quella: si decide un punto di inizio, al centro del foglio, e si stabilisce la possibilità di spandersi su tutto il piano per creare la propria linea!
Tris semaforo
Ricreabile con: carta e penna.
Non è un gioco commercializzato, ma è possibile costruirlo per divertire adulti e ragazzini (sconsigliato per i piccoli). È necessario disegnare un tavoliere di 3×3 caselle (o costruirlo su cartoncino) e poi utilizzare oggetti di tre diversi colori come pedine (i tappi sono perfetti), possibilmente verde, giallo, rosso. Le pedine sono comuni.
Regole: ad ogni turno si può compiere una sola delle seguenti azioni:
- coprire una casella vuota con una pedina verde;
- sostituire una pedina verde con una pedina gialla;
- sostituire una pedina gialla con una pedina rossa.
No, non si può sostituire una pedina rossa con una verde.
La vittoria è assegnata a chi crea un tris di pedine del medesimo colore.
Per aver fatto in casa il tris semaforo con carta e penna è sufficiente disegnare lo schema (uguale al tris classico) e poi decidere tre simboli che siano coprenti l’uno sull’altro, ad esempio:
- / = verde;
- Ø = giallo;
- casella piena = rosso.
Oppure /, X e X cerchiata.
Insomma…
Spesso è davvero facile non cadere preda del consumismo, basta davvero un pizzico di ingegno per divertirsi con pochi materiali!
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