Il mondo dei filtri fotografici è immenso, molto tecnico, ricco di varianti e richiede investimenti importanti. Ma anche in questo ambito, fotografare in low cost, si può
Entriamo nel vivo del tecnicismo quando parliamo di filtri fotografici, perché ci troviamo di fronte a lenti molto diversificate con costi di realizzazione importanti e conseguentemente anche di acquisto. C’è un’idea di fondo nel mondo della fotografia secondo cui possedere dei filtri fotografici da avvitare al proprio obiettivo sia indispensabile per fotografare.
I filtri sono però tantissimi, ci sono i filtri polarizzati, filtri UV, filtri neutri e ND Neutri Digradanti. Per ogni obiettivo che possediamo il filtro dovrà essere diverso di diametro per potersi avvitare e così, anche per ogni esigenza che possiamo avere, i filtri dovranno avere diverse caratteristiche.
Un fotografo dovrà quindi possedere tanti filtri e pensare anche di portarseli in ogni occasione… oppure c’è sempre l’alternativa del post editing fotografico.
I filtri fotografici, meglio acquistarli o fidarsi della post produzione?
Software come Adobe Photoshop o Lightroom permettono d’inserire gli effetti dei filtri fotografici in post produzione, con dei risultati qualitativi impressionanti, anche se non identici a quelli che si avrebbero al momento dello scatto. E’ possibile scaricare Adobe Photoshop gratuitamente per applicare filtri, sovrapposizioni, trame, pennelli e utilizzare altri plug-in di Photoshop per rendere le tue foto incredibili in più clic.
Oltre ad esserci un mondo di professionisti e amatori che non apprezza la post produzione, è vero che non si possono sostituire i filtri fotografici per avere certi effetti di densità della materia, limitazione di riflessi e di entrata di luce. Però possiamo sostituire alcuni effetti creativi dei filtri anche senza software, ad esempio i colori o gli effetti ottici.
Filtri fotografici: la colorazione | Fotografare low cost
Un grande classico dei filtri fotografici, al contempo semplice da replicare, è la colorazione creata direttamente durante lo scatto. In questo caso, ci possiamo procurare quelle che in gergo sono chiamate “gelatine colorate”. Non sono le caramelle gommose a forma di orsacchiotto, ma sono dei fogli di carta plastificata colorata che solitamente si accostano ai fari per creare le colorazioni durante gli shooting così come anche le illuminazioni in teatro.
Applicarle sull’obiettivo fotografico è molto semplice perché è sufficiente accostarlo davanti alla lente e agganciarle con un elastico, in modo che possa aderire alla lente e rimanervi ben salda.
Qui possiamo dare libero sfogo alla creatività e al gusto, comprando una serie di gelatine colorate di diversi colori, spendendo solo un paio di euro.
Gli effetti creativi sfocando la luce che abbiamo a disposizione | Fotografare low cost
Sempre applicando dei materiali alla lente possiamo fornire degli effetti di sfocatura e controllo di luce. Uno degli esempi è quello dell’utilizzo delle garze di stoffa. La tipica garza bianca medica può essere ritagliata dal suo rotolino lievemente sfilacciata ai bordi e accostata alla lente, sempre agganciandola con l’elastico. L’effetto che si otterrà soprattutto se si fotografa un soggetto è quello di uno sfuocato sui bordi, di colore lievemente bianco.
Un altro effetto che si può creare totalmente in low cost è quello che sfrutta in realtà un limite della nostra macchina fotografica: ovvero il flash pilota. Nello scorso capitolo di questa rubrica si è parlato di come il flash pilota sia sconsigliabile, perché limitato, nel tipo di luce che emana, compressa e con la tendenza a rimbalzare sulla lente e poi sul soggetto da fotografare. Però, se si vuole creare un effetto artistico, si può enfatizzare il limite del flash pilota usando sempre il nostro ingegno.
Possiamo utilizzare ad esempio un sacchetto trasparente o bianco leggero da avvolgerlo sul flash pilota, lasciandolo in questo caso morbido e gonfio. In questo caso riusciremmo a trasformare i limiti del flash pilota in un potenziale, che va ad avvicinarsi all’effetto di un flash cobra professionale. Lo stesso lavoro si può fare con le mani o l’utilizzo di piastrine colorate o sempre le tanto care gelatine colorate.
Così si può giocare su un effetto ombroso e al tempo stesso anche colorato, basandosi sempre sulle potenzialità della nostra fotocamera. Un altro effetto che si può facilmente ricreare è quello dell’amatissimo formato Polaroid, tornato in auge negli ultimi dieci anni.
Alcuni spunti per stimolare la creatività
La Polaroid piace non solo per il suo formato minimal e artistico, ma per il tipo di colorazione che fornisce alle immagini. Poca nitidezza, sfocatura, colori tenui, un prodotto decisamente vintage e malinconico. Questo stesso effetto anche in digitale, con reflex o mirrorless si può replicare con l’aiuto della carta velina. Quei fogli di carta leggerissima e semi trasparente che se accostiamo all’obiettivo, con la solita tecnica dell’elastico, possono aiutare a dare alle foto quell’effetto vintage di una produzione fotografica che non esiste più.
Si può dire in conclusione che i filtri fotografici sono una spesa da fare se si vuole fotografare a certi livelli, perché sono non replicabili. Ma gli altri effetti più creativi che alcuni tipi di filtri possono conferire, si possono replicare in low cost sempre con creatività ingegno. E una volta dato qualche spunto, potete liberare la creatività e creare il vostro personale filtro fotografico.
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