L‘abbiamo attesa con grande curiosità fin dal suo annuncio, e finalmente abbiamo avuto modo di provarla. La nuova Fujifilm X-T200 è la protagonista della nostra recensione. Pronti a scoprirla con noi?
Testare una macchina fotografica in periodo di quarantena è un’esperienza molto particolare. Fuori dalla routine giornaliera, spesso limitati a un piccolo spazio, ci si trova per forza di cose stimolati a reinventarsi, a far viaggiare la fantasia per catturare qualche scatto anche dove non avremmo mai pensato di poterne ottenere. Per me, le prime settimane di recensione della Fujifilm X-T200 sono state un po’ questo: una riscoperta del fascino del cogliere l’attimo, dello scovare dettagli che, molto probabilmente, nella routine di tutti i giorni sarebbero andati perduti.
Una camminata in giardino per respirare un po’ d’aria, una passeggiata appena più lunga per raggiungere il supermercato più vicino. Sono diventate tutte occasioni per riscoprire la bellezza di affidarsi a una fotocamera, di lasciare che fosse lei a raccontarsi. E di farlo attraverso le piccole cose che, in quel momento e in quel luogo, erano proprio quelle giuste. Anche quando le prime attività hanno cominciato a riaprire e sono stata costretta a tornare nel centro città per lavoro, la Fujifilm X-T200 è diventata una finestra dalla quale guardare il mio mondo con colori e sfumature diverse.
Armata di una fedele lente kit, ovvero il Fujinon XC15-45mm f3.5-5.6 OIS, e di un bellissimo Fujinon XF 23mm F2 R WR, ho girato per le strade semi-deserte di Pisa guardando il mio mondo sotto un’ottica del tutto nuova. E l’esperienza non sarebbe mai stata la stessa, se non avessi avuto a tracolla questa incredibile macchina fotografica.
Ma lasciate che vi racconti meglio come sono state queste tre settimane in compagnia della Fujifilm X-T200.
Specifiche tecniche | Recensione Fujifilm X-T200
- Sensore: 24.2 Mp, 23.5mm x 15.7mm (APS-C) CMOS with primary color filter
- Sensibilità ISO: Standard ISO200-12800 (1/3 step); Extended ISO100 / ISO25600 / ISO51200
- Compensazione dell’esposizione: -5.0EV – +5.0EV, 1/3EV step (movie recording : -2.0EV – +2.0EV)
- LCD Monitor: touchscreen 3.5inch, aspect ratio 16:9, approx. 2,760K-dot vari-angle type, TFT color LCD monitor
- Mirino: 0.39-in., Approx. 2,360K-dot OLED color viewfinder, Coverage of viewing area vs. capturing area : Approx. 100%
- Supporto di memorizzazione: SD Card (-2GB) / SDHC Card (-32GB) / SDXC Card (-256GB) UHS-IÂ *2
- Video 4K: (3840 x 2160):29.97P/25P/24P/23.98P Registrazione continua fino a 15 min.
- Durata della batteria: Standard: Approx. 270 frames; Economy: Approx. 450 frames
- Dimensioni:121.0(W) mm x 83.7 (H) mm x 55.1(D) mm / 4.8 in.(W) x 3.3 in. (H) x 2.2 in. (D)
- Peso: 370g inclusa batteria e scheda
- Prezzo: 791€ solo corpo
Il corpo macchina | Recensione Fujifilm X-T200
La prima cosa che mi ha colpita della nuova Fujifilm X-T200 è il corpo macchina. Leggerissimo, nemmeno 400gr compreso di batteria e scheda SD, è compatto e al contempo dotato di un’ottima ergonomia. Di forma comoda, ha l’impugnatura facilitata e ghiere di regolazione esterna perfettamente accessibili anche per chi, come la sottoscritta, ha la maledizione di avere mani davvero molto piccole. Sulla parte superiore della scocca troviamo la ghiera per i tempi e una ghiera per i diaframmi in caso si usino ottiche non dotate di regolazione esterna. Ghiera per la modalità di ripresa, tasto di scatto, accensione e avvio della registrazione completano il lato destro della fotocamera; mentre a sinistra, un’altra ghiera esterna consente di modificare la simulazione di pellicola in modo rapido e assai comodo.
A stupire più di tutto di questa Fujifilm X-T200 è però lo schermo LCD, un chiaro segno della scelta di Fujifilm per questo modello amatoriale. La X-T200 è infatti dotata di Monitor LCD OLED da 3.5 pollici touchscreen orientabile, che permette sia lo scatto dal basso e dall’alto che il selfie o l’autoripresa. Con una risoluzione di cerca 2,760K punti, offre una definizione e una luminosità impareggiabili, rese ancora più gradevoli dalla grandezza quasi unica. Il touchscreen è inoltre preciso e reattivo e permette scatto e messa a fuoco rapida anche direttamente dal monitor. Un modo comodo e piacevole di transitare dal cellulare alla macchina fotografica, che rende questa X-T200 una delle migliori alternative per chi vuole inoltrarsi per la prima volta nel mondo delle mirrorless.
Il mirino da 2360 punti è un altro elemento prezioso di questa macchina. Ultra-definito e luminoso, permette (come il monitor) di visualizzare l’anteprima diretta dell’esposizione e del bilanciamento del bianco; nonché lo scatto appena eseguito e il menù di regolazione dei parametri principali. Il passaggio da monitor touchscreen a mirino è facilitato da un sensore di prossimità che spegne il monitor quando si usa il viewfinder.
Connettività e memorizzazione
La Fujifilm X-T200 è dotata di trasmettitore Wireless e di Bluetooth 4.2 e può interfacciarsi allo smartphone attraverso l’app Fujifilm Camera Remote per il caricamento rapido degli scatti sui social network. Il corpo presenta inoltre un’entrata USB Type C 3.1, un uscita micro HDMI e il connettore ⌀3.5 mm 3-pole mini jack per il microfono e il controllo remoto. Come molte altre mirrorless di questa fascia non è dotata di slot per doppia scheda sd; inoltre, lo slot è posizionato sul fondo, nel vano della batteria, e diventa difficilmente accessibile quando si monta la fotocamera sul treppiede.
Â
Impressioni di utilizzo | Recensione Fujifilm X-T200
Alla ricerca dello scatto perfetto
Come vi dicevo, la nuova Fujifilm X-T200 mi ha tenuto compagnia per diverse settimane di questa quarantena. Avere la possibilità di sfogare la creatività repressa attraverso di lei è stata quindi una delle fortune più grandi alle quali potessi aspirare. Nei primi giorni, bloccata in casa, ho dovuto infatti mettere in moto tutta la mia fantasia; ed è cominciata così la caccia allo scatto che potesse mostrarmi le potenzialità della macchina e al contempo potesse dare libertà alla mia ispirazione trattenuta.
Ed è proprio qui che è scattata la prima scintilla. La capacità della X-T200 di restituire scatti brillanti e vibranti già da schermo, la reattività e l’ultra-leggerezza mi hanno spinta a portarla con me in cerca dei particolari più avvincenti; è così che ho trovato questi piccoli segni della vita che continuava a fluire regolare nonostante tutto quello che stavamo vivendo.
A stupirmi più di tutto, mentre scattavo in giro per il giardino, è stata proprio la sua reattività . In modalità selfie o in scatto normale, la Fujifilm X-T200 risponde con prontezza e dà tantissima soddisfazione. L’autofocus è rapido e mostra segnali di esitazione solo se sottoposto a condizioni molto stressanti (passaggio rapido tra elementi vicini ma su piani diversi, luce non ideale etc). Anche la transizione tra mirino e monitor è piacevole; l’unica cosa che non convince del tutto è l’accesso al menù rapido dal mirino, che si dimostra a volte scomodo e spinge a ricorrere al monitor per le regolazioni più complesse di sensibilità e gamma dinamica.
Ma salvo questo dettaglio, l’esperienza di scatto è stata unica e mi ha spinta a tornare pomeriggio dopo pomeriggio, in cerca dello scatto perfetto per raccontare quello che stavo vivendo.
Cristallizzare l’attimo
La vera e propria esperienza di scatto è arrivata però dopo, quando la fase due ha permesso la lenta ripresa della routine e il lavoro mi ha spinta a uscire di nuovo da casa. Osservare una Pisa quasi deserta con gli occhi della Fujifilm X-T200 è stato quasi magico; e mi sono trovata spesso a soffermarmi su un ponte o al centro di una piazza per fermare quell’attimo quasi alieno e conservarlo per il futuro.
Anche in questo caso, la macchina si è rivelata la migliore delle alleate possibili. Portata a tracolla senza quasi sentirne la presenza, ho potuto scattare inosservata e cristallizzare momenti che, c’è da sperare, potremmo non rivedere mai più. La simulazione di pellicola nella ghiera esterna è stata utilissima per dare quel tocco di gusto allo scatto, e per vedere direttamente nel mirino ciò che poi sarebbe risultato in camera chiara. È per questo che ho scelto di condividere con voi alcuni scatti direttamente nel jpeg della camera, per permettervi di apprezzare la definizione che la Fujifilm X-T200 è stata in grado di regalarmi.
Liberare la creativitÃ
Fossi stata anche una discreta videomaker, avrei potuto mostrarvi la città attraverso lo splendido 4K che questa macchina restituisce. Ma purtroppo quell’aspetto ancora mi manca, e quindi mi sono dovuta affidare agli scatti per rendere viva e vibrante questa Pisa ancora immota, assonnata eppure bellissima. Nel corso delle settimane in cui la Fujifilm X-T200 mi ha tenuto compagnia, tra noi si è creata una splendida sinergia. Che girassi per le strade in bici o a piedi, sembrava quasi invitarmi a fermare il passo per catturare il momento; e mi sono spesso affidata totalmente a lei, impostando la macchina sulla funzione automatica per darle pieno potere decisionale.
Il risultato non mi ha mai delusa, e questo perché per quanto piccola e di fascia entry-level, questa macchina possiede una fantastica capacità di interpretare la luce. Precisa, silenziosa e affidabile, ha sempre restituito l’esatta immagine che mi era venuta alla mente. Scoprire le sue potenzialità e sfruttare ogni automatismo implementato è stato quindi un passatempo divertente, nonché un modo per conoscere più a fondo lei e tutte le sue funzionalità .
Precisione e resa perfetta
Non mi capitava da tempo di affezionarmi così tanto a una macchina fotografica. C’era stata affinità anche con la Fujifilm X-Pro3, certo, ma non si era sviluppata la stessa incredibile sinergia. Forse perché questa Fujifilm X-T200 è arrivata in un momento delicato, in cui scattare era diventato una forma di espressione e di libertà estreme. O forse perché, per un’apprendista e piccola (almeno di taglia) fotografa come la sottoscritta, avere tra le mani una macchina così leggera, comoda e al contempo performante era la migliore delle scelte possibili.
Qualunque sia la ragione, la Fujifilm X-T200 non mi ha delusa mai nemmeno una volta. Non ci sono stati momenti in cui ho desiderato avere un’altra macchina tra le mani, né giorni in cui ho scelto deliberatamente di non portarla con me. A tracolla o dentro la borsa, mi ha accompagnata in ogni uscita e perfino a lavoro.
Poter scattare in modo istintivo, affidandosi completamente alla macchina, è stata la migliore delle scelte possibili in questo momento. Poter ottenere un jpeg dalla resa ottima, già così ricco di colori, già così vivo, mi ha permesso di riscoprire tutto il fascino del fotografare per il semplice desiderio di conservare il ricordo. E di poterlo rivedere in seguito per rammentare quello che è stato.
Guardare attraverso la lente giusta
In queste settimane di utilizzo della Fujifilm X-T200 mi sono trovata a cambiare lente molto spesso. Ci sono state situazioni e stati d’animo che sembravano richiedere di essere espressi attraverso il Fujinon XF 23mm F2 R WR; ed altre in cui la lente kit, il Fujinon XC15-45mm f3.5-5.6 OIS era la lente giusta dalla quale osservare il mondo. La verità è che mi sono trovata a usare le due lenti in maniera quasi parallela. La luminosità e la nitidezza del 23mm si è rivelata preziosa in molte occasioni, certo. Ma si è combinata alla perfezione con la versatilità e la leggerezza del 15-45mm, elementi che mi hanno spinta a rivolgermi a questa lente in più situazioni di quante avrei ritenuto possibile.
Come potete osservare anche dagli scatti, le due lenti si sono dimostrate impeccabili in ogni situazione. E anche se la lente kit ha sofferto forse di qualche difetto più accentuato (tra tutti una leggerissima aberrazione cromatica), è stata una compagna preziosa e fedele quanto il 23mm. Cosa che mi ha spinta a portarla con me pressoché ovunque.
In conclusione | Recensione Fujifilm X-T200
Rileggendo le parole scritte fin qui, mi rendo conto che questa recensione della Fujifilm X-T200 potrebbe essere la più personale e intima che io abbia mai creato. Forse dipende dal periodo così strano che stiamo vivendo o forse (e io preferisco questa versione) dipende tutto dalla macchina che ho avuto tra le mani. Questa è la prima volta che concludo una recensione con il desiderio ardente di recarmi nel negozio più vicino per acquistare la macchina fotografica che sto per rendere. Tutto, in questa Fujifilm X-T200, è riuscito a conquistarmi.
Dall’aspetto ridotto e incredibilmente comodo allo schermo LCD così definito e brillante; dall’autofocus reattivo alle bellissime simulazioni di pellicola integrate. Fino alla pura e semplice estetica di una macchina che ha tutto il sapore dell’antico in una pura e performante anima moderna.
La Fujifilm X-T200 è una macchina per fotoamatori, per persone che amano e ricercano la pura essenza della fotografia. Potrebbe non essere adatta ai professionisti, certo, d’altronde le mancano alcuni elementi essenziali come il doppio slot per la scheda SD o la possibilità di montare un battery grip. Ma la realtà è che non cerca nemmeno di essere tale. Si accontenta di conquistarti con la sua resa brillante, con la sua leggerezza e con il puro e semplice fascino dello scattare lasciando fluire libera tutta la tua creatività .
Punti a favore
- Corpo ultra-leggero ed ergonomico
- Schermo LCD touch-screen orientabile ad alta risoluzione
- Mirino OLED ad alta risoluzione
- Comode ghiere esterne per le regolazioni
- Ottima resa del jpeg in camera
- Simulazioni di pellicola dai colori brillanti
- Connettività wifi e bluetooth integrate
- Uscita mini jack e uscita HDMI
Punti a sfavore
- Menù rapido dal mirino poco intuitivo
- Vano della batteria e della SD non accessibile da treppiede
Lascia un commento