Fujifilm è uno dei produttori storici di fotocamere e la sua serie X nel tempo ci ha abituato a prodotti eccezionali. Nella recensione di Fujifilm X-T4 vedremo le nuove vette raggiunte dal formato APS-C, proprio grazie a questa nuova fotocamera dell’azienda giapponese
Siamo davanti ad una macchina che unisce il meglio di X-T3 alle funzionalità della precedente X-H1. Fujifilm con X-T4 ci propone una fotocamera leggera, molto appagante da utilizzare e dal cuore prettamente professionale. Fujifilm X-T4 è la seconda macchina fotografica della serie Fujifilm X ad offrire lo stabilizzatore su sensore, questo la rende perfetta in abbinamento alle ottiche fisse non stabilizzate che compongono la gamma Fujifilm. Per questa recensione abbiamo provato la Fujifilm X-T4 in abbinamento alle ottiche Fujifilm XF 10-24mm f/4 R OIS e Fujifilm XF 50mm f/2 R WR.
Caratteristiche tecniche | Recensione Fujifilm X-T4
La Fujifilm X-T4 è una fotocamera mirrorless con sensore APS-C (1.5x) da 26.1 megapixels prodotta dal 2020. La gamma di sensibilità, inclusa estensione, è 80 – 51200 ISO e può scattare a raffica di 20 FPS x 36 RAW, 79 JPEG. Le specifiche nel dettaglio sono le seguenti:
- Sensore Formato: APS-C
- Risoluzione: 26.1 Mpx
- Sensibilità ISO: 80-51200 (inclusa estensione)
- Formati file: RAW, JPG
- Tempi di scatto: 15′- 1/32000
- Compensazione Esposizione: +/- 5 stop
- Modalità esposizione: M, S, A, P, Scena
- Tipi di esposimetro: Multi-Area, Semi-Spot, Spot
- Mount: Fujifilm X
- Stabilizzazione: Si
- Autofocus (n. aree AF): 425
- Live View: Si
- Anti-polvere: Si
- Modalità video: 4k @ 30fps + mod 4k 60p
- WiFi: Si
- GPS: No
- USB: Si – Type-C
- Touchscreen: Si
- Display: 3.0″, 1024 x 680 pixels, articolato
- Mirino: Elettronico, copertura 100%, 0.75x, 1280 x 960 px
- Flash incorporato: no
- Memoria: SD, SDHC, SDXC (UHS-II) (doppio Slot)
- Otturatore: Meccanico ed Elettronico
- Batteria: Li-Ion. Fujifilm NP-W235
- Simulazione pellicola: 18 modalità (PROVIA/Standard, Velvia/Vivid, ASTIA/Soft, Classic Chrome, PRO Neg.Hi, PRO Neg.Std,
Monocromatico, Monocromatico+Filtro Y, Monocromatico+Filtro R, Monocromatico+Filtro G, Sepia, ACROS,
ACROS+Filtro Y, ACROS+Filtro R, ACROS+Filtro G, ETERNA/Cinema, Classic Neg, ETERNA BLEACH BYPASS)
Monochromatic Color
Corpo macchina | Recensione Fujifilm X-T4
Fujifilm X-T4 è un corpo macchina professionale. Si tratta dell’evoluzione di X-T3 che va a recepire anche tutto quel che la casa aveva introdotto con X-H1 ma non solo. In un corpo piccolo, molto maneggevole, avremo a disposizione ogni comando in un attimo. Ogni pulsante è poi personalizzabile: cosa chiedere di più? Il doppio slot, la tropicalizzazione, la cura estrema per i dettagli e il display totalmente articolato (ancora meglio di X-H1). Appena presa in mano si avverte subito una sensazione premium, tuttavia (chi ha le mani grosse) sente un po’ la mancanza di un appoggio per il mignolo. Poco male, esiste un bel battery grip che sopperirà a questa mancanza, come anche alla mancanza del jack dedicato alle cuffie. Il corpo è quindi una fantastica via di mezzo fra le precedenti X-Tx e X-H1: davvero niente male.
Il touchscreen è stato implementato in maniera molto efficiente dando mondo di accedere a dei comandi rapidi tramite gesture, quali ad esempio l’istogramma o la livella (tutto comunque personalizzabile). Oppure, tramite la pressione, il display touch consente di mettere a fuoco o addirittura scattare una foto. La navigazione delle foto scattate beneficia ampiamente del tocco su schermo, per una gestione davvero rapida che prescinde dalla pressione di altri tasti. Tutto come da manuale, così come Fujifilm ci ha sempre abituato.
Come anticipato in breve, Fujifilm X-t4 è una fotocamera resistente a polvere, umidità e basse temperature. Superiormente trovano posto, ben 5 ghiere. Le due superiori servono a gestire tempi ed ISO e possono essere bloccate e sbloccate all’occorrenza, quella a livello del corpo gestisce la compensazione esposizione. Le ghiere inferiori invece servono alla gestione del tipo di area esposimetrica ed al passaggio fra foto e video. Se ciò non dovesse bastare, sono poi disponibili altre due ghiere di tipo classico che consentono di scegliere gli altri parametri a seconda di come imposterete la macchina.
Questo si unisce alla scelta dei diaframmi sugli obiettivi, tipica del sistema Fuji X. Se ciò non dovesse bastare, le due ghiere sopra citate, se premute, si comportano come un tasto extra che può anche essere personalizzato con la funzione che più vi aggrada. La parte posteriore è molto classica e proprio per questo estremamente funzionale. Da segnalare la grande qualità del tasto di scatto che supera persino la X-H1. Molto utile il collegamento via Bluetooth e Wi-Fi Direct che consente alla fotocamera di connettersi al telefono e di essere gestita da quest’ultimo oltre che l’invio rapido allo smartphone delle foto. Le novità però non terminano qui. Il punto più interessante riguarda la batteria e di conseguenza l’autonomia. La nuova Fujifilm NP-W235 garantisce una autonomia da record, la macchina nei nostri test non ci ha mai lasciato a piedi: persino in uno shooting durato diverse ore, che ha consumato ben 2 schede da 64GB, siamo riusciti a scendere appena sotto 2 tacche. Unico neo? Il caricatore che, benché Type-C, carica necessariamente la batteria quando questa è collegata alla macchina. Avremo gradito un caricatore a parete a parte in aggiunta a quello già in dotazione.
Lo stabilizzatore | Recensione Fujifilm X-T4
Se da un lato abbiamo sempre il sensore APS-C X-Trans CMOS IV su X-T4 la vera novità è il sistema in-body image stabilization (IBIS) di nuovo design che dichiara su 18 delle 29 lenti del sistema ben 6.5 stop di stabilizzazione ed una precisione superiore di 8 volte rispetto ad X-H1. Tutto ciò, sul campo, si traduce in un sistema di stabilizzazione più efficace e meno rumoroso che, sopratutto in video, riesce ad offrire il meglio di sé. Così come dicemmo per X-H1, il mosso non sarà mai colpa della fotocamera ma del fotografo che, in taluni casi, avrà sbagliato ad impostare il tempo di scatto per soggetti in movimento!
Sistema di messa a fuoco, raffica e otturatore | Recensione Fujifilm X-T4
L’autofocus a bordo di X-T4 risulta essere una versione migliorata di quanto visto su X-T3. Abbiamo ben 425 punti di messa a fuoco che, grazie all’evoluzione del software di gestione ed il potenziamento al processore che gestisce la messa a fuoco, presenta prestazioni davvero incredibili e mai viste prime sulla serie X. Nell’uso pratico non abbiamo mai riscontrato nessun problema, tuttavia siamo riusciti a mettere il sistema in difficoltà con delle raffiche dove abbiamo camminato in modo rapido verso la fotocamera. Salvo questa prova in una condizione creata artificiosamente le sole incertezze che abbiamo incontrato si sono manifestate in video su soggetti multipli (più avanti troverete la clip incriminata). Così come eravamo abituati dai modelli precedenti, disponiamo del doppio otturatore meccanico più elettronico. Le modalità di funzionamento sono come di consueto:
- Otturatore meccanico
- Otturatore elettronico
- Prima tendina a comando elettronico
- Otturatore meccanico + elettronico
- Otturatore meccanico + Prima tendina a comando elettronico
La modalità che vi consigliamo di usare è “Otturatore meccanico + elettronico” in modo da utilizzare l’otturatore meccanico per i tempi più “lunghi” e quello elettronico per i tempi più corti di 1/8000 ed avere cosi tutti i vantaggi in termini di funzionalità offerte.
Funzionalità video | Recensione Fujifilm X-T4
Fujifilm X-T4 dispone di una parte video molto solida. Si seguito le specifiche video della fotocamera:
- Formati video:
- MOV (MPEG-4 AVC/H.264, HEVC/H.265 Audio: Linear PCM / campionamento Stereo 24bit / 48KHz)
- MP4 (MPEG-4 AVC/H.264, Audio: AAC)
- Compressione filmato
- All Intra/Long-GOP
- Dimensione file
- [DCI 4K(4096 x 2160)] 59.94p/50p/29.97p/25p/24p/23.98p 400Mbps/200Mbps/100Mbps 59.94p/50p: fino a circa 20min. 29
- [4K(3840 x 2160)] 59.94p/50p/29.97p/25p/24p/23.98p 400Mbps/200Mbps/100Mbps 59.94p/50p: fino a circa 20min. 29.97p/25p/24p/23.98p: fino a circa 30min
- [Full HD(2048 x 1080)] 59.94p/50p/29.97p/25p/24p/23.98p 200Mbps/100Mbps/50Mbps fino a circa 30min.
- [Full HD(1920 x 1080)] 59.94p/50p/29.97p/25p/24p/23.98p 200Mbps/100Mbps/50Mbps fino a circa 30min.
- [Full HD(1920 x 1080) High Speed rec.]
- 240p / 200p 200Mbps(registrazione) fino a circa 3min.
- 120p / 100p 200Mbps(registrazione) fino a circa 6min.
Questo comparto video si accompagna poi con la simulazione film ETERNA ed al F-log. La simulazione Eterna, espressamente pensata per i video, restituisce un file estremamente lavorabile ed è stata la nostra scelta preferita in tutte le occasioni per semplicità di utilizzo. Chiaramente non è un log e nel video che mostriamo di seguito lo si nota in alcune clip dove le alte luci sono “perse”. La colpa però non è da ricercare nella fotocamera quanto in noi stessi che, vista la situazione di registrazione particolarmente dinamica ed il poco tempo per gestire i parametri nel contesto, ci siamo affidati alla fotocamera per la scelta della sensibilità. Usando F-log avremmo sicuramente evitato di bruciare le luci in quelle clip. Infatti il file F-log è adatto proprio a queste riprese che necessitano del massimo in termini di gamma dinamica. Un file registrato in F-Log risulta estremamente piatto e con una grande quantità di informazioni, sopratutto grazie ai nuovi contenitori a 400 e 500mbs. Lo stabilizzatore nei video riesce a svolgere bene il suo lavoro; gli aggiornamenti e le migliore presenti rispetto a X-H1 si vedono tutti. Anche qua non siamo al livello di uno stabilizzatore esterno, ma raggiungiamo una nuova vetta rispetto a quanto visto in passato.
Lasciamo a voi il giudizio in merito alla qualità finale del video ottenuta, nel nostro caso, esclusivamente tramite la simulazione pellicola Eterna – Cinema (che ribadiamo è a nostro avviso il miglior compromesso fra praticità e qualità finale). Sottolineamo infine un ultimo aspetto molto spesso ignorato: il microfono interno. Come potete notare nelle clip iniziali del video l’audio registrato è di una qualità sorprendente per un microfono integrato nel corpo. Anche in condizioni più difficili (vedasi vento e rumori di sottofondo) questi restituisce comunque un ottimo risultato, sicuramente superiore alla concorrenza.
Analisi IQ | Recensione Fujifilm X-T4
Il formato APS-C è attualmente quello più utilizzato dai fotografi dotati di fotocamere ad ottica intercambiabile. Le due criticità di questo formato, rispetto al Full Frame ed al Medio Formato, sono la resa ad alti ISO e l’incidenza della diffrazione nelle foto. Avevamo già analizzato il sensore X-Trans di precedente generazione in modo prettamente numerico ed analitico arrivando a risultati davvero molto soddisfacenti. Con X-T4 siamo ad un livello ancora superiore rispetto al passato, con prestazioni soprendenti rispetto alla concorrenza di pari formato. Inutile nascondersi dietro un dito, nel panorama APS-C il sensore di Fujifilm è il migliore attualmente sul mercato. Vi lasciamo i RAW di alcuni scatti a diverse sensibilità ISO per mostrarvi inoltre l’ulteriore progresso nella gestione del rumore di questo sensore da 26.1 MPX. A voi le valutazioni, oggettivamente il risultato fra ISO 160 (nuova sensibilità base ribassata rispetto ai 200 ISO della generazione precedente) e ISO 12800 è davvero sorprendente.
Prova sul campo | Recensione Fujifilm X-T4
Dopo aver studiato per qualche giorno la macchina e aver preso confidenza con tutte le funzionalità della stessa abbiamo organizzato le nostre uscite di test al fine di coprire un po’ tutti i generi coinvolgendo anche un gruppo di musicisti per una sessione di ritratto. Nel particolare abbiamo affrontato questi generi:
- Paesaggio naturale e urbano
- Street e Reportage
- Still Life
- Ritratto
Aver utilizzato la fotocamera sul campo in generi così diversi fra loro ci ha aiutato a comprendere a fondo il comportamento della stessa ed individuare i punti di forza e debolezza che abbiamo esposto mano a mano nel corso di questa recensione. Prima di scendere nei dettagli dei singoli generi, vogliamo soffermaci su come abbiamo post prodotto gli scatti.
Sviluppo con Capture One | Recensione Fujifilm X-T4
Per lo sviluppo dei RAW abbiamo utilizzato l’ultima versione di Capture One disponibile nel momento in cui scriviamo la recensione, la 20. Non abbiamo effettuato una post produzione eccessivamente pesante, ci siamo limitati ad un utilizzo molto basilare delle potenzialità di Capture One per fornire dei risultati facilmente replicabili da chiunque. Con uno sviluppo più accurato dei RAW sarà possibile ottenere dei risultati migliori. Proprio per tale ragione vi lasciamo a disposizione i RAW delle foto che allegheremo a questa recensione in modo che ognuno di voi possa farsi un’idea della lavorabilità degli stessi. In merito alla piattaforma di sviluppo, abbiamo utilizzato il seguente hardware:
- CPU: AMD 2950X
- RAM: 64gb DDR4
- Scheda madre: MSI X399 MEG Creator
- Scheda video: GTX 1080
- Monitor: Asus Pro Art PA248Q (2 monitor)
- Calibratore monitor: X-rite i1 Display Pro
Segnaliamo che il software Capture One lavora in modo perfetto in RAW Fujifilm senza soffrire di nessuna delle problematiche di cui erano pieni i forum fino a qualche anno fa. I RAF risultano essere sempre lavorabili salvo vistosi errori di esposizione (ombre o luci persi) effettuati direttamente in fase di scatto per imperizia del fotografo. Il software poi riesce ad essere, come da abitudine di Capture One sempre veloce e reattivo e con un’interfaccia altamente personalizzabile. All’interno dello stesso sono presenti tutte le calibrazioni di colore che la fotocamera consente di scegliere in fase di scatto e, inoltre, le impostazioni con cui avevamo scattato la foto vengono conservate all’apertura del file. Il lavoro svolto da Fujifilm in collaborazione con Phase One risulta essere perfetto, rendendo Capture One la scelta ideale per sviluppare i RAF. Piccola nota, qualora non foste interessati all’uso dei programmi di sviluppo RAW i JPG che escono da questa X-T4 rasentano la perfezione. Con i giusti parametri nella maggior parte dei casi non noterete alcuna differenza fra scatto post prodotto e JPG sapientemente esposto: le simulazioni pellicola fanno davvero un ottimo lavoro che nessun competitor è in grado di eguagliare ad oggi.
Fotografia di paesaggio | Recensione Fujifilm X-T4
La fotografia di paesaggio è uno dei generi più impegnativi per il sensore ed uno dei più vasti in quanto a possibilità creative. Noi abbiamo avuto a disposizione il 10-24 e 50 in questo genere e abbiamo adattato di conseguenza i nostri scatti. Ancora di più rispetto al passato abbiamo puntato ad ottiche leggere estremante poco ingombranti per sposare ancor meglio la filosofia del sistema. Inutile dire che dal punto di vista pratico tutto il corredo stava nella nostra normale borsa di viaggio (opportunamente imbottita con un fodero apposito per fotocamere) portandoci ad avere sempre a disposizione X-T4.
I risultati ottenuti nelle varie prove, ci hanno portato a confermare la bontà del sensore e delle ottiche che ad esso abbiamo abbinato. Nel particolare ci siamo spinti oltre quanto di solito facciamo con le nostre prove tentando lo scatto alla via lattea. Tale scatto necessita di alcune premesse:
- il 10-24 è “solo” f/4 quindi non è la lente più adatta a questo scatto;
- l’umidità in loco era prossima al 100% a causa di una fitta nebbia che è calata a più riprese mentre stavamo scattando;
- a casa della nebbia intermittente abbiamo potuto eseguire solo scatti singoli e non abbiamo utilizzato le tecniche che di solito si utilizzano per la via lattea
Il risultato ottenuto, al netto di questi problemi indipendenti dal corpo macchina, è davvero di ottimo livello:
Vi invitiamo ad osservare il RAWed i JPG ad alta risoluzione che trovate a questo link. La compressione delle immagini sul sito non rende giustizia agli scatti.
Fotografia Street e Reportage | Recensione Fujifilm X-T4
La fotografia street è a nostro modo di vedere quella in cui, un corpo del genere, riesce a dare il meglio di sé, abbiamo utilizzato il 50 f/2 per rubare qualche attimo di quotidianità in centro Roma.
In nessun caso abbiamo avuto difficoltà a catturare l’attimo, il sistema di MAF e la macchina si sono dimostrate all’altezza di ogni situazioni. Questi due scatti che proponiamo riassumono in modo semplice ed efficace l’efficienza del corpo: otturatore silenzioso e corpo piccolo rendono X-T4 una macchina perfetta in questo genere.
Fotografia Still Life | Recensione Fujifilm X-T4
Nella fotografia Still Life il sensore è messo spesso a dura prova a causa delle caratteristiche dei soggetti. Normalmente avremmo utilizzato un set molto meglio costruito con luci migliori, ma nel corso di questa prova ciò ci è risultato impossibile per una serie di problemi logistici. Per tale ragione abbiamo studiato uno scatto che potesse mettere in crisi il sensore su tutta la linea proprio a causa della mancanza di mezzi di supporto che comunemente si utilizzano in questo genere.
Nonostante tali premesse la fotocamera si è mostrata ampiamente in grado di riuscire ad offrire un file con un ottima lavorabilità al netto di qualche luce bruciata che purtroppo dipende più che altro dalla pessima luce a nostra disposizione per il set. Trovate qui RAW e file post prodotto a piena risoluzione.
Fotografia di Ritratto | Recensione Fujifilm X-T4
Il genere ritratto è uno dei generi più impegnativi sopratutto nell’eccezione moderna in cui grazie alla raffica ed all’inseguimento del soggetto si vanno a ricercare pose atipiche e modi di lavorare diversi dal passato. Facendo ampio uso delle raffiche abbiamo scattato ai nostri musicisti mentre gli stessi suonavano liberamente. Il sistema di AF non è mai stato veramente in crisi e il numero di raw per ogni raffica ci ha consentito di scegliere poi con calma le pose migliori. Un pregio poi alla silenziosità dell’otturatore meccanico che non ha disturbato minimamente gli artisti durante le loro esibizioni.
L’ottica principe per questo shooting è stata il 50 f/2. Piccolo, distreto e di qualità estrema si è rivelato perfetto per gli scatti che siamo andati a chiedergli. Lo schermo articolato ci ha molto facilitato per lacune pose sopratutto quelle in mezzo alla lavanda. Al solito trovate a questo link i RAW e le foto post prodotte a piena risoluzione.
I recuperi del sensore | Recensione Fujifilm X-T4
Di solito i sensori di tipo APS-C non offrono recuperi incredibili ed anzi, spesso i recuperi offerti sono sottotono e tendono a creare del banding. Già con la Fujifilm X-H1 ci eravamo spinti molto in la, ed ora con X-T4 siamo addirittura ad un livello ancora più alto. La foto che mostriamo a seguire è esplicativa di quanto estesa sia la dinamica di questo sensore.
Trovate il RAW, ed il JPG a piena risoluzione a questo link.
Galleria foto varie | Recensione Fujifilm X-T4
Di seguito una serie di foto che racconta in parte la varietà di luoghi che abbiamo visitato durante la nostra prova. Si tratta sempre di scatti lavorati poco/nulla. Un lavoro più accurato in post produzione avrebbe sicuramente fornito risultati migliori visto l’ampio margine di lavorabilità del RAW. Trovate tutti i RAW qui assieme alle foto post prodotte a piena risoluzione.
Una piacevole sorpresa
Giunti in coda a questa recensione è facile comprendere che il nostro giudizio per X-T4 è nettamente positivo. Il corpo è in ogni suo punto vicino alla perfezione, consentendo un uso a 360 gradi in tutti i generi. Da sottolineare l’altissima resa in video oltre che in foto. Questo rende la Fujifilm X-T4 la macchina perfetta per chi cerca un corpo tuttofare. L’offerta è quindi completa, la simulazione “Eterna” riesce a fornire file ampiamente lavorabili in video nella maggior parte delle occasioni, dove questo non basta c’è F-Log (il tutto disponibile anche in combo con eventuali registratori esterni). Infine la presenza del doppio slot strizza l’occhio ad un uso professionale del corpo e garantisce una estrema sicurezza dei dati.
Fujilim X-T4 porta a nuove vette il formato APS-C e si impone come leader del segmento che va a ricoprire essendo un corpo che, praticamente, non ha rivali su tutta la linea. Se volete il top che oggi il mercato offre questo è il corpo che fa per voi, non fatevelo scappare.
- Fujifilm X-T4 Fotocamera Digitale Mirrorless 26 MP, Sensore X-Trans CMOS 4, Stabilizzatore IBIS, Filmati 4K 60p, Mirino EVF, Schermo LCD 3" Touch Vari-Angle, Solo Corpo, Argento
Punti a favore
- Nuovo sensore da 26mpx
- Stabilizzatore
- Simulazioni pellicola
- Comparto video
- Mirino
- Autofocus
- Schermo articolato
- Durata batteria
- Costruzione
Punti a sfavore
- Assenza del caricatore a muro
- Assenza del jack cuffie nel corpo
Alessandro
2 Novembre 2020 alle 22:26Bel corpo macchina in video veramente bella
Le foto JPEG già pronte
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