Questa settimana è il turno di uno dei film in assoluto più belli e particolari della filmografia dei fratelli Coen. Oggi il protagonista della nostra retro-recensione è Non è un paese per vecchi. Tratto dall’omonimo romanzo Cormac McCarthy per mano dei due registi è diventato quello che non è troppo definire un assoluto capolavoro. Scopriamo insieme perchè
TITOLO ORIGINALE: No Country for Old Men. GENERE: thriller. NAZIONE: Stati Uniti. REGIA: Joel e Ethan Coen. CAST: Javier Bardem, Josh Brolin, Tommy Lee Jones. DURATA: 122 min. DISTRIBUTORE: Universal Picture. USCITA CINEMA: 2007.
Non è un paese per vecchi è uno dei film che ha riscosso più successo dei fratelli Coen probabilmente per esser riusciti a creare uno dei villain più inquietanti e credibili della storia del cinema. Anche l’Academy ha riconosciuto il valore di questo film candidandolo a ben 8 premi Oscar e consegnandogliene 4, fra cui miglior film e miglior regia. Tratto dall’omonimo romanzo del premio Pulitzer, Cormac McCarthy, ve lo avevamo consigliato anche nella nostra guida dei migliori film tratti da romanzi.
Trailer e trama | Retro-recensione Non è un paese per vecchi
Dal romanzo scritto dal vincitore del premio Pulitzer, Cormac McCarthy. è nata una storia che affonda le proprie radici nella più oscura natura umana. I fratelli Coen tornano alle loro origini e raccontano una storia ambientata sul confine fra Texas e Messico. Una terra desolata, dimenticata da Dio, sconfinati paesaggi desertici nei quali si consumano delitti senza volto. I protagonisti della narrazione sono tre Llewel Moss, lo sceriffo Bell e Anton Chigurh. Il primo durante una battuta di caccia si trova nel pieno di un massacro avvenuto a causa di uno scambio di droga finito male. Trova anche una valigetta contenente due milioni di dollari che deciderà di tenere per sè ad ogni costo. Da questo esatto momento si innescheranno tutte le azioni conseguenti. Lo sceriffo risalirà a Moss indagando sulla scena del massacro e sugli altri strani omicidi della zona, ad opera dello spietato sicario Anton messo “a guardia” della valigetta.
Un traguardo cinematografico | Retro-recensione Non è un paese per vecchi
Non è un paese per vecchi è quello che molti definirebbero il film “di punta” dei fratelli Coen, nonostante siano stati in grado di creare titoli del calibro di Fargo e Il Grande Lebowski, il film che davvero è impossibile dimenticare è assolutamente questo. Non è inquadrabile in un genere preciso, non è un semplice thriller, ma nemmeno un western, l‘unico genere in cui si può inquadrare è il genere Coen. Uno spaccato sociologico profondo e importante traslato su schermo attraverso la costruzione di tre personaggi tanto diversi quanti simili l’uno all’altro. La maestria dello stile registico che racconta tre storie contemporanee senza mai accavallarle ma intrecciandole continuamente. La fotografia tanto incentrata sulla desolazione rurale che altro non è che il rimando ad una desolazione interiore che sta consumando l’uomo a causa della sua insana avidità. Il montaggio sonoro è perfetto, cadenzato, con attimi interminabili di silenzio totale che provocano in modo inconscio uno stato di attesa e tensione.
Ma il vero diamante del film è senza dubbio la sceneggiatura. Violenza, dramma, mistero, un condensato di passioni umane raffigurate con i personaggi che entrano in scena. La profondità e brutalità dell’animo umano viene impresso sullo schermo con maestria e notevole eleganza, anche grazie al personaggio incaricato di “raccontare” le efferatezze dei crimini. Lo sceriffo Bell infatti apre il film con un profondo monologo con l’alba nel deserto a fare da sfondo e immediatamente ci troviamo trascinati nella crudele realtà rappresentata dai fratelli Coen.
Anton Chigurh, il cattivo per eccellenza | Retro-recensione Non è un paese per vecchi
Ciò che rende indimenticabile Non è un paese per vecchi è il personaggio del sicario, Anton Chigurh interpretato da Javier Bardem che per questo ruolo infatti vinse anche l’Oscar come miglior attore non protagonista. Il suo destino è legato a doppio filo a quello degli altri due protagonisti, la cosa curiosa è che però nessuno di loro compare mai nemmeno in un’inquadratura dell’altro. Proprio come piace ai Coen nonostante le loro storie siano fatte di inseguimenti e violenza non si trovano mai nella stessa scena contemporaneamente, nemmeno quando arrivano praticamente ad uno scontro frontale. A partire dalla caratterizzazione del personaggio di Anton si percepisce l’assoluta noncuranza per ciò che è la vita umana, ma anzi una notevole brutalità senza alcun risentimento a riguardo. L’arma che utilizza è probabilmente il mezzo più geniale mai utilizzato da un sicario, nessuna arma da fuoco, bensì una pistola ad aria compressa.
Anton è negli anni diventato un personaggio icona, tanto da comparire come guest anche in un episodio dei Simpson, come supervisore a dir poco inquietante. La cosa curiosa di questo personaggio e dell’attore che lo interpreta è l’assoluta lontananza caratteriale dei due. Quando i Coen scelsero Bardem lui ci tenne a specificare che non guidava la macchina, parlava male inglese ed era contrario ad ogni forma di violenza, ma i due registi gli risposero che erano tutti motivi per cui volevano esattamente lui nel ruolo del sadico sicario pronto a togliere la vita a chiunque gli si parasse davanti semplicemente in base al risultato del lancio di una monetina.
Una parola: indimenticabile
Non è un paese per vecchi fa parte di quei film che una volta visti è assolutamente impossibile dimenticare. Se amate lo stile dei fratelli Coen e ancora non lo avete visto non vi resta che recuperare immediatamente. Il film è disponibile in streaming su Amazon Prime Video, quindi non avete più scuse, e fateci sapere cosa ne pensate nei commenti!
Punti a favore
- Regia
- Sceneggiatura
- Fotografia
- Sonoro
- Cast eccellente
Punti a sfavore
- Nessuno degno di nota
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